13 commenti su “nessun titolo”

  1. Uno dei tanti problemi nel mondo è stato ed è ancora oggi la fame.
    Tutti sappiamo che senza il cibo e l’acqua noi ma anche tutti gli altri esseri viventi non possiamo sopravvivere e nonostante ciò milioni di persone muoiono ogni giorno.
    Questi uomini sembrano una nuova “razza” con occhi enormi, costole trasparenti, pance rigonfie, tormentati sempre dalle mosche, immobili e stesi per terra.
    Molti si pongono domande sulle cause di questo fenomeno della fame e gli scienziati rispondono dicendo che la terra è scarsa di cibo.
    Invece alcune indagini in India e in Messico hanno dimostrato che il cibo è più che sufficiente e che viene sequestrato dai paesi più ricchi o destinato all’ allevamento.
    Questo problema secondo me rimarrà fino a quando i Paesi più sviluppati non smetteranno di sfruttare quelli più poveri.

  2. ciao Carla, che ne dici di dare la possibilità ai tuoi ragazzi di postare nel mio blog? Non credi sia più funzionale allo scambio in atto?
    Fammi sapere.
    Con affetto, Leila.






  3. A proposito del problema della fame nel mondo sono state proposte diverse soluzioni.

    Ago, per esempio, ha scritto che basterebbe che ognuno di noi donasse un euro e tutto si risolverebbe; Gloria, invece, sostiene che la donazione di un euro non risolverebbe la condizione delle migliaia di persone che ogni giorno soffrono la fame, ma servirebbe a contenere il problema e potrebbe rappresentare un buon inizio.
    Brutto, nel suo commento, afferma che il problema non potrà essere risolto, fino a quando i Paesi sviluppati, non smetteranno di sfruttare i Paesi poveri.
    Se ho ben capito, Brutto sostiene che noi dei paesi ricchi siamo responsabili della povertà e della fame in diverse zone del mondo.
    Voi cosa ne pensate?

    carla

  4. secondo ma è in parte vero che i paesi ricchi sfruttano quelli poveri e penso che invece dovrebbero aiutarli.Secondo me anche i paesi ricchi che non sono responsabili dello sfruttamento di quelli poveri dovrebbero sentirsi in dovere di dare almeno un piccolo aiuto e rendersi utili come possono.

  5. Elena, secondo te, quali sono i paesi ricchi che non sono responsabili dello sfruttamento di quelli poveri?
    carla

  6. forse un po’ tutti i paesi ricchi sono responsabili ma credo che alcuni lo siano un po’ di più..anche se non so esattamente quali siano.In ogni caso, secondo me, non c’è nessuna differenza e tutti i paesi che possono permetterselo dovrebbero aiutare quelli più poveri.

  7. secondo me i paesi più ricchi sono responsabili della maggior parte dei problemi che si presentano nei paesi più poveri.Sfruttano bambini,adulti sapendo che sono disposti a fare anche questo pur di guadagnare qualcosa.Infine penso che i paesi più ricchi dovrebbero aiutare i più poveri. polly90

  8. Gli anziani sono considerati dei pesi morti di cui disfarsi perchè improduttivi e oggi spesso si spengono lentamente nell’indifferenza delle persone.
    I vecchi sono tristi e malinconici ma la loro è una malinconia dolce e piena di tenerezza.
    Con gli anziani ci vuole tanta pazienza, ripetono sempre le stesse cose ma solo perchè dimenticano di averle già dette.
    Cambiano umore velocemente e amano raccontare le loro grandi storie e in quei momenti sono felici.
    Soprattutto vogliono che i loro nipoti, i giovani che li circondano sappiano che non sono stati sempre così abbandonati.
    Gli anziani non hanno solo bisogno di assistenza, ma hanno bisogno soprattutto di affetto dai loro familiari.
    Essi sono deboli, incapaci di reagire e sono terrorizzati dalle violenze del mondo.
    Spesso si ha l’abitudine di lasciarli in casa da soli oppure abbandonarli in case di riposo dove molti soffrono.
    I figli si giustificano dicendo che non hanno tempo e pazionza di stare con loro e inventando scuse per uscire con gli amici.
    Per migliorare la situazione basterebbe metterli accanto una persona con cui parlare e che li aiuti a fare più movimento e lasciarlli nel loro ambiente dove si sentono più sicuri.
    I figli poi dovrebbero essere più presenti perchè gli anziani hanno bisogno di protezione.

  9. Ciao Brutto, ti dispiace inviarmi un’e-mail? Non risulti iscritto al Blog ed io non ho modo di mettermi in contatto con te 🙁 carla

  10. continuo la discussione sui paesi ricchi che sfruttano i più poveri:secondo me un po’ tutti i paesi ricchi sono responsabili dello sfruttamento di quelli poveri perché, anche se solo alcuni hanno la sede di certe imprese che utilizzano il lavoro dei bambini(come la Nike),anche gli altri paesi ricchi poi comprano i prodotti di queste imprese contribuendo così allo sfruttamento. a proposito del nuovo articolo di brutto volevo dire che anche io mi trovo perfettamente daccordo…anch’io sono convinta che gli anziani vadano protetti, aiutati e circondati di affetto…penso che nessuno di noi desideri essere abbandonato durante la vita…nemmmeno quando non potrà più aiutare nessuno, ma ha solo bisogno di essere aiutato…Elena90

  11. Nel 1956 iniziano le trasmissioni televisive in Italia.
    Da allora, la TV ha assunto un ruolo di primaria importanza: essa porta nelle case spettacoli e fatti, propone personaggi, rivaluta la parola e fa trionfare l’ immagine.
    Ora la sua presenza è predominante per la vastità del pubblico che raggiunge è l’ attenzione che esercita.
    Molte sono le influenze della televisione: positive e negative.
    La TV ha il merito di aprire orizzonti culturali a molti ascoltatori, altrimenti privi di occasioni e di stimoli, permette a tutti di accostarsi a diversi spettacoli (teatro, circo, opera, cinema) avvicina tra loro i popoli favorendo la reciproca conoscenza.
    Sul piano dell’informazione, fornisce filmati, presenta spesso cronache dirette dei fatti e permette agli spettatori di seguire contemporaneamente eventi storici.
    In fatto di spettacoli, oltre a produrne di originali, contribuisce a far conoscere meglio opere musicali, commedie, film di particolare valore.
    Pertanto la TV costituisce una presenza significativa nella società, operando nei settori dell’informazione e del sapere in genere.
    Tra gli aspetti negativi, vanno segnalati: la possibilità di trasmissioni a “basso livello” per accontentare parte del pubblico, il rischio di offrire come modelli di comportamento solo i divi della canzone, del cinema, del varietà; il rischio di trasmettere scene di violenza.

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