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Boicottaggio Nestlè


uno dei problemi che affligge il mondo è il lavoro che svolge la nestlè una delle più importanti e famose multinazionali del mondo.
Rispetto ad altri, ma comunque di una sua importanza.
Noi tutti sappiamo che per la fame e le malattie muoiono migliaia di bambini all’anno ma nessuno fa caso che di questi bambini 4000 al giorno muoiono per l’uso improprio di latte in polvere delle nestlè.
Tutto questo accade perché la nestlè fornisce gratuitamente agli ospedali il latte in polvere per i neonati, le madri credendo sia meglio del proprio danno ai bambini.
Questi ne diventano dipendenti e non vogliono più quello delle madri e una volta che escono dall’ospedale le madri devono pagare somme altissime per comprarselo e perché non finisca subito lo diluiscono con l’acqua, che come sappiamo in Africa non è molto pulita anzi è sporca e piena di malattie, cosi mischiata al latte è nociva per i bambini e nella maggior parte dei casi anche mortale.
Sono state fatte migliaia di accuse e cause giuridiche contro la nestlè per questo, ma essa continua a distribuire il latte agli ospedali dando ogni volta il via a questa catena di conseguenze, per non dire inoltre che distribuisce in tutto il mondo prodotti contenenti O.G.M. (organismi geneticamente modificati).
Per questo io voglio dire ‘Boicottiamo la nestlè’ non compriamo più i suoi prodotti e facciamo si che si spezzi questa oscena catena di terribili morti.

BY Amy Lee


 








13 commenti su “nessun titolo”

  1. Si credo anch’io che in africa ci sia il problema Nestlè da risolvere perchè se un cosi grande numero di neonati muore e la popolazione invecchia credo che il continente non riuscirà mai a svilupparsi e a tornare al passo degli altri contineni, comunque l’idea di boicottare la Nestlè sia buona ma non dovremmo farlo noi ma bisognerebbe riuscire a informare la popolazione africana delle cause di tutte queste morti e quando loro avranno iniziato a boicottare la Nestlè, anche noi qui in Italia e poi in Europa lo faremo in modo che la Nestlè subisca un durissimo colpo.
    Shamanking

  2. Il ricercatore

    Amy Lee ci invita a boicottare la Nestlé.
    …ma che cos’è il boicottaggio? Da dove arriva questa parola?
    carla

  3. Il termine boicottaggio deriva dal nome del capitano Charles Cunninghan Boycott, un proprietario terriero inglese del 1800. I suoi dipendenti subivano soprusi: le condizioni di lavoro e il salario erano da fame, le terre venivano confiscate; i lavoratori cercarono di farsi forza attraverso varie strategie: riunendosi in una “Lega della terra”, interrompendo i rapporti con Boycott e la sua famiglia. Infine un ufficiale del reverendo O’Malley in un discorso esortò la popolazione a comportarsi con Boycott come la regina d’Inghilterra si comportava verso i contadini. Così, in seguito, un giornalista coniò il verbo “boicottare”.
    by topolina & seno
    Da
    http://web.tiscali.it/svilupposost/Globalizzazione.htm

  4. boicottaggio è l’azione di chi reca danno ad altri per vendicarsi di un torto subito, vero o presunto, impedendogli di svolgere tranquillamente il proprio lavoro, creandogli ostacoli d’ogni sorta, mettendogli mille bastoni tra le ruote.Questo vocabolo E’ nato da un nome proprio, quello del capitano inglese Boycott, che verso il 1880 era l’ amministratore di beni di un ricco proprietario di terre della contea di Mayo, in Irlanda, il conte di Erne. Dipendevano da questo Capitano Boycott distese immense di poderi ed un esercito folto di contadini e di fattori;lui si comportò con estrema severità verso queste persone,tanto da essere messo al bando dalle associazioni e consorterie locali, non solo, ma fu stabilito che nessun Irlandese dovesse da quel giorno avere con lui ogni pur minimo rapporto d’affari, nel senso che non doveva più vendergli merci, né fornirgli alcun mezzo di sussistenza. Furono tutti d’un pezzo,tutto il popolo Irlandese fece blocco contro il capitano Boycott. Così avvenne che le terre del conte di Erne s’avviarono a diventar deserto, e il capitano Boycott fu, si capisce, licenziato. Intervenne perfino il governo a difesa , non solo delle sconfinate terre languenti, ma anche di quello sciagurato amministratore messo al bando da tutto un popolo, al punto da non trovar neppure il cibo che servisse a sfamare lui e la sua famiglia. Niente: non valsero a smuovere questo popolo deciso a tutto, né i fucili dell’esercito, né le leggi strordinarie varate per l’occasione:” O Boycott lascerà l’Irlanda o egli morirà di fame. Non gli torceremo un capello, ma morirà di fame”.Gli Inglesi,misero nel vocabolario: to boycott, ecco nato il verbo.Gli altri popoli europei non si lasciarono scappar l’occasione: i Francesi furono i primi a creare boycot-
    ter e poi boycottage, da dove poi noi traemmo i nostri boicottare e boicottaggio. I due termini entrarono nel nostro lessico alla fine dellOttocento.
    Queste informazioni sono state prese dall’enciclopedia “LA BIBLIOTECA DI REPUBBLICA”, terzo volume e dal motore di ricerca google,che ha cercato nell’intera rete mondile.

  5. Il potere del consumatore

    Ogni volta che andiamo a fare la spesa ricordiamoci che siamo noi i potenti mentre le imprese sono in una posizione di profonda dipendenza dal nostro comportamento di consumatori.
    Infatti le imprese ci bombardano di slogan e pubblicità per tentare di dominare la nostra volontà, proprio per questo dobbiamo riappropriarci della nostra volontà decisionale e valutare il nostro potere di far salire o scendere i profitti delle imprese. Questo piccolo potere di ogni singolo consumatore moltiplicato per milioni di persone può davvero condizionare le imprese.
    Gli strumenti d disposizione del consumatore per fare ciò sono: il boicottaggio e il consumo critico.

    Il boicottaggio

    ETIMOLOGIA STORICA:
    Il termine deriva dal nome del capitano Charles Cunninghan Boycott, un prepotente proprietario terriero inglese del 1800. I contadini che lavoravano sotto di lui subivano soprusi: le condizioni di lavoro e il salario erano da fame, le terre venivano confiscate; i lavoratori cercarono di farsi forza attraverso varie strategie: riunendosi in una “Lega della terra”, interrompendo i rapporti con Boycott e la sua famiglia. Infine un ufficiale del reverendo O’Malley in un discorso esortò la popolazione a comportarsi con Boycott come la regina di’Inghilterra si comportava verso i contadini. Così, in seguitò, un giornalista coniò il verbo “boicottare”.
    SIGNIFICATO:
    Per migliorare le condizioni dei lavoratori bisogna agire contemporaneamente sulle imprese e sui governi. Le primi perché sono responsabili del lavoro in fabbrica e dei salari, mentre i secondi regolano i sindacali e la sicurezza sociale. Possiamo protestare attraverso il voto, le denuncie, le manifestazioni e lo sciopero.
    Ecco due esempi di boicottaggio ancora oggi in corso.
    NESTLE’:
    Un boicottaggio in corso è quello contro la Nestlè, in quanto promuove nel Sud del mondo l’uso di latte in polvere, nonostante sia ben noto che in quei paesi l’allattamento artificiale uccide una strage di bambini (quasi tre al minuto).
    MITSUBISHI:
    Un altro boicottaggio in corso è quello contro la Mitsubishi, perché è la più grande multinazionale che abbatte e commercia legno tropicale proveniente dalle foreste asiatiche e sudamericane. Queste operazioni procedono senza interruzioni 24 ore su 24.

  6. Boicottaggio significa danneggiare economicamente un imprenditore o uno stato produttore di determinati beni sottraendoli elementi indispensabili alla produzione o impedendo la vendita delle merci prodotte.
    Questo sistema economico viene usata come arma di intimidazione di recente è stata usata contro Saddam ma ha danneggiato molto la popolazione irachena.
    Quindi è un problema economico che si riperquote contro la popolazione dello stato che è stato boicottato.

  7. boicottaggio= (dal francese “boycottage” e questo dall’inglese “to boycott”, dal nome del capitano inglese J. Boycott che per primo provocò da parte dei dipendenti tale rappresaglia per i supi metodi inumani). Rappresaglia attuata mediante una serie di atti tendenti a isolare un dato soggetto o una data entità, paralizzandone le attività e sfruttandone gli scopi o la diffusione. la sua caratteristica consiste nel fatto che è realizzato prevalentemente mediante atti di resistenza passiva, o comunque, con omissioni e ricusazioni, quasi mai con iniziative violente. Strumento di ogni lotta (sociale politica storica commerciale) il boicottaggio è antico come il mondo e spesso vietato o limitato in molte legislazioni. In Italia fu attuato durante le dominazioni straniere come mezzo patriottico:celebre nell’episodio genovese che portò al gesto di Balilla.

  8. secondo noi questo articolo sulla Nestlè è molto giusto e bisognerebbe smettere di comprarne i prodotti perchè finalmente si spezzerebbe la catena dei morti!!! by manzogirl araik & pucci

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