nessun titolo

Benefici solo per pochi?

Con il post “Quanta strada nelle mie scarpe” e la discussione che ne è seguita abbiamo compreso che la globalizzazione, offre grandi opportunità all’umanità, ma al momento riserva i suoi benefici solo a pochi.
Noi dei paesi ricchi viviamo nell’abbondanza, ma anche nello spreco, come ci ricorda Grifo, sfruttando i paesi poveri.
Dai vostri commenti emerge in modo chiaro la volontà e l’urgenza di porre fine alla disuguaglianza, allo sfruttamento, alla povertà e alla fame….
Ma come?
Alcuni di voi sono convinti che questi problemi non troveranno mai soluzione, altri, invece, suggeriscono delle timide risposte.
Oggi per la prima volta nella storia umana abbiamo la possibilità di eliminare la povertà: ci sono le condizioni economiche e tecnologiche per farlo.
Possibile che gli Stati del mondo non si siano preoccupati di risolvere problemi così urgenti e drammatici? Oppure l’hanno fatto? Se l’hanno fatto, a che punto siamo?
E noi singoli individui, cosa mai potremmo fare per risolvere problemi che investono l’intero pianeta?

A voi la parola….
… ma prima documentiamoci!!!

carla

21 commenti su “nessun titolo”

  1. secondo me la disuguaglianza non finirà mai. soprattutto perché le categorie potenzialmente sono infinite. basta trovarne una a cui non si appartiene – o sembriamo non appartenere – che si trova qualcuno che appartiene alla suddetta categoria. nel caso degli europei-occidentali la cosa è ancora più semplice, visto che siamo da sempre chiusi nel pensare in termini dualistici – con/senza, io/tu – e non più complessi e polimorfi. secondo me è tutto nell capocce.

  2. ehehe… stai diventando sempre più brava con l’html Carla! Anche la radiolina di Heracleum!!! Wow, proprio un bell’assetto, hai dato al blog. Complimentoni!

  3. Grazie, Ipanema
    Sono fortunata, ho due fans: tu e Leila
    Grazie al cielo, dio ha inventato le amiche
    carla

  4. Purtroppo sta sempre più aumentando la diseguaglianza tra ricchi e poveri, sia tra Stati, sia all’interno degli stessi.
    L’egoismo sta aumentando sempre più, i valori stanno diventando sempre più frivoli, i giovani sembra che pensino solo ad apparire in televisione e i mass media non fanno altro che spingerli a fare questo

  5. Soprattutto in questo ultimo secolo i vari governi hanno iniziato a preoccuparsi di problemi così grandi come la fame, l’analfabetismo e molte altre questioni che intertessano tutto il mondo.
    Lo sviluppo che è avvenuto è dato anche dalle nuove tecnologie. La rivoluzione tecnologica non è una minaccia, come alcuni possono pensare, ma una opportunità per lo sviluppo dei paesi più poveri.
    Le nuove tecnologie, non solo elettroniche ma anche mediche, hanno fatto si che, per esempio, in Africa, Asia e America Latina i tassi di mortalità diminuissero in maniera consistente. Altre opere per lo sviluppo non sono state fatte dai paesi più ricchi ma anche dai più poveri come Niger, Nigeria, Camerun, Ciad e Centroafrica i quali si sono impegnati essi stessi a risolvere alcuni problemi che interessano il paese.
    Ma l’uomo ha ancora molti passi avanti da fare per poter dire di aver veramente migliorato la situazione mondiale.
    Anche se la tecnologia contribuisce molto allo sviluppo di una nazione, alla fine sono sempre i governi che permettono a uno stato di svilupparsi, sono loro che mandano avanti ogni stato e se il governo non è buono non lo è neanche la nazione. E anche se la nazione ha avuto uno sviluppo non è detto che tutti gli abitanti siano benestanti, anzi ci sono posti dove a 2 km di distanza da una città vive della gente senza niente.
    E allora come si potrebbe fare?
    Aumentando i salari a tutti?
    Creando dei grandi fondi per questa povera gente?
    L’ONU ha dettato alcune condizioni basi per poter incrementare lo sviluppo:
    -creare fondi dedicati alla ricerca e allo sviluppo
    -prezzi differenti da paese a paese
    -uso corretto di proprietà intellettuale.
    Ora arriva la parte più difficile:trasformare queste condizioni in realtà e iniziare a costruire su queste basi…..ci riusciremo?
    Orlish

    Tatto da:web.margheritaonline.it
    http://www.democraticicristiani.it

  6. Le nazioni Unite stanno lavorando molto tenacemente per cercare di risolvere questi problemi.

    Nel 2000, durante il Millennium Summit, i governi di 189 paesi si sono impegnati a lavorare insieme per costruire un mondo più sicuro, più prospero ed equo entro il 2015, dandosi otto Obiettivi che richiedono l’attuazione di un modello di sviluppo che ponga le PERSONE al centro delle politiche locali, nazionali e globali. Questi Obiettivi impegano i paesi ricchi e poveri a sradicare povertà e la fame, eliminare le disuguaglianze , assicurare l’istruzione, la sanità ed acqua potabile entro il 2015. Per raggiungere questi Obiettivi, sia i paesi ricchi che quelli poveri devono realizzare azioni concrete.
    I nostri governi sono chiamati ad assumersi la propria responsabilità di fronte agli impegni sottoscritti.
    Gli obiettivi del Millennio sono tecnicamente ed economicamente realizzabili, manca la volontà politica di porli al Centro delle politiche nazionali e internazionali.
    I paesi poveri si sono impegnati a migliorare le loro istituzioni e a riformare le loro politiche, destinando le proprie risorse al raggiungimento dei primi sette obiettivi. Mentre i paesi ricch hanno promesso di garantire un aiuto maggiore, di assicurare una maggiore riduzione del debito, di garantire più opportunità commerciali e regole di mercato più eque e di incrementare il trasferimento di tecnologie verso i paesi poveri .I paesi poveri non possono raggiungere i propri obiettivi se i paesi ricchi non fanno la loro parte ben in anticipo rispetto al 2015.
    Gli Obiettivi di Sviluppo del Millennio:
    1. Sradicare l’estrema povertà e la malnutrizione;
    2. Assicurare l’istruzione primaria e tutti i bambini e le bambine;
    3. Promuovere l’equità di genere e combattere le discriminazioni;
    4. Ridurre di due terzi la mortalità infantile;
    5. Ridurre di tre quarti la mortalità materna;
    6. Fermare e invertire la diffusione di HIV/AIDS, malaria ed altre malattie;
    7. Assicurare la sostenibilità ambientale;
    8. Sviluppare un’alleanza globale a favore dello sviluppo
    Che cosa possiamo fare noi perchè tutto ciò si realizzi ? Possiamo cominciare firmando la petizione per fare pressione sui nostri governi a non perdere di vista questi obiettiv: POSSIAMO DAVVERO ESSERE LA PRIMA GENERAZIONE CHE PU0′ RISOLVERE LA POVERTA’ , LA FAME E LE DISUGUAGLIANZE.
    http://www.Millenium Campaign.it
    http://www.onu.it

  7. Fantastica Prof !!!!!!!!!!!!!!!! Non mi ero accorto che sei tra i firmatari della petizione No Excuse 2015 già da tempo , prima che ne avessi scoperto l’esistenza .

    Yata 21

  8. Piano piano sta sempre aumentando la disuguaglianza tra il popolo povero e il popolo ricco e anche fra i vari stati e questo secondo noi è una cosa molto grave. by Stefano & Jacopo

  9. é un grosso problema quello delle disuguaglianze, e anche se si potrebbe rimediare,gli Stati più ricchi non faranno mai nulla,perchè stanno bene e alla maggioranza di loro non interessa questo problema.
    Sbobba,F.C.

  10. secondo noi questo articolo è molto giusto ed è verissimo che la globalizzazione riserva i suoi benefici solo a poche persone quindi bisogna cercare di fare tutto il possibile per fare ciò che essa aiuti anche i paesi sottosviluppati.
    manzo girl-genna & joe

  11. Lei ha pienamente ragione, i vari problemi delle nazioni e dei suoi popoli stanno formando una grande disuguaglianza tra i popoli ricchi e poveri. è vero che la globalizzazione ha favorito molta gente, ma è anche vero che molta gente non ne ha risentito per niente.
    Polly90,carota,shamanking

  12. Faccio presente a Polly, Carota, Shamanking, Manzo girl, Genna & Joe
    che nel mio articolo c’è un bel

    carla

  13. faccio presente che nell’articolo di carla c’è un bel
    punto interrogativoooooooo!!!
    gallots

  14. secondo me la disuguaglianza è una tra le cose brutte della vita, se potessi eliminerei questo problema perchè tutti dovrebbero essere uguali quindi non ci dovrebbero essere differenze

  15. Secondo me solo alcuni degli Stati che detengono il potere si sono preuccupati della crisi economica delle nazioni più povere,altri di questi Stati, pur conoscendo molto bene la situazione, l’hanno ignorata o peggio hanno fatto in modo chei mass-media non fossero a conoscenza di questo grosso problema. Come ha già detto la prof., in questo momento si ha sia la conoscenza tecnologica,chimica e farmaceutica sia la possibilità economica per soddisfare sufficentemente i problemi degli individui meno abbienti; ciò che manca però, è la collaborazione di un numero sufficiente di persone unite sotto l’ideale di un mondo senza diseuguaglianze dal punto di vista economico.
    Secondo il mio parere credo che se le persone fossero meno egoiste e facessero sentire la loro voce riguardo a questa situazione ci sarebbe la possibilità di modificare le cose e rendere migliori le condizioni di vita di tutti. Sivu

  16. Penso che tante persone vogliano porre fine a questa disuguaglianza tra i paesi ricchi o comunque benestanti e il terzo mondo che da troppo tempo soffre di una grande distanza socio-economica da altri paesi che si sono sviluppati come quelli occidentali.Quando a volte ci poniamo questo problema ci viene da pensare che noi,singolarmente non possiamo fare molto per risolvere questo problema,ma è proprio quì che ci sbagliamo,perchè,per esempio se tutti noi con le nostre famiglie adottassimo un bambino a distanza,avremmo già salvato più di una vita e se tutti lo facessero(adottare un bambino)salveremmo una parte di persone che soffrono la miseria.Sono già esistenti molte associazioni che cercano di aiutare i bisognosi in tante parti del mondo.Quindi ci sono tantissime persone che cercano di ridurre la povertà sparsa per tutto il mondo,anche la mia classe, partecipa mandando un tributo mensile a una bambina del terzo mondo.Credo che per dare uguaglianza a tutte le persone ci sia bisogno della partecipazione di tutti.

  17. utente anonimo

    il commento qui sotto è di Vittoria,mi ero ero dimenticata di firmare.
    vittoria

  18. Sono sempre stata contraria al maltrattamento degli animali, e dei bambini, ma abbandonarli… Supera ogni limite. Che senso ha abbandonare il proprio animale domestico che ci tiene sempre compagnia fedelmente, se non si può portarlo in vacanza con noi si potrebbe lasciare ad un amico disposto a tenerlo d’ occhio e a dargli da mangiare, ma se proprio non lo si vuole più almeno lasciarlo ad un canile, invece di lascirlo in mezzo alla strada, cioè alla morte sicura.

    Mastrogepp

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