I grandi marchi sportivi sfruttano i lavoratori dei Paesi poveri
L’Oxam, organizzazione non governativa (ONG), nel rapporto “Gioca pulito alle Olimpiadi”, che ha realizzato insieme a ll’organizzazione Labour Behind the Label e ad una rete di sindacati, denuncia: Nike, Adidas, Reebok, il puma, Fila, ASICS, Mizuno, Lotto, Kappa ed Umbro.
Le grandi marche sportive sfruttano i lavoratori dei Paesi poveri costringendoli a massacranti orari di lavoro e violando ogni loro diritto.
Le imprese, interpellate dal quotidiano inglese Guardian, hanno risposto in maniera molto diversa.
La Nilke, l’azienda, che in passato ha subito un boicottaggio a livello mondiale e che è stata oggetto di pesanti critiche da parte di gruppi di pressione, si è detta «interessata» al rapporto, dichiarando che sta lavorando per migliorare le condizioni di lavoro dei suoi lavoratori insieme all’organizzazione non profit Global Alliance for Workers and Communities.
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Sarebbe interessante, se Amylee, che si è dichiarata disponibile a procurarci informazioni riguardanti la Nike, potesse fornirci qualche notizia più precisa su questa nuova vicenda.
carla
Fonte: Vita