“Nel novembre del 19…

“Nel novembre del 1994 nasceva nell’acqua un bimbo che dopo pochi giorni presentò una rara malattia.
I suoi genitori dopo lunghi contatti in tutta Italia trovarono un centro specializzato a Brescia dove il bambino a 42 giorni di vita subì un lungo intervento.
Sono passati diversi anni, ora quel bimbo gioca serenamente e i segni della malattia sono quasi scomparsi anche se necessita di controlli periodici.”

Bambi é nato così.  Un punto d’incontro dove sono accessibili a tutti informazioni così preziose in momenti particolari nei quali si deve decidere per un altra persona.


ciao by Sbobba



2 commenti su ““Nel novembre del 19…”

  1. MOLESTIE SESSUALI
    Per molestia sessuale si intende ogni atto o comportamento indesiderato, anche verbale, a connotazione sessuale, arrecante offesa alla dignità e alla libertà della persona che lo subisce, oppure atto che possa creare ritorsioni o un clima di intimidazioni nei suoi confronti.
    I resoconti giornalistici e radiotelevisivi ci propinano quotidianamente episodi di violenza tanto che è quasi impossibile prendere un quotidiano, sfogliare un settimanale o ascoltare un notiziario senza venire a conoscenza di nuovi e spaventosi atti di violenza pubblica e privata, verso le cose e verso le persone. Proprio per l’importanza che la violenza ha raggiunto nella vita quotidiana in vari ambiti della vita sociale dobbiamo rassegnarci a considerarla come una delle espressioni, purtroppo sempre più numerose, dell’interazione sociale.

    Le molestie e le molestie sessuali costituiscono una forma di discriminazione in base al sesso e sono pertanto espressamente vietate, in tutti i Paesi dell’Unione europea.
    Secondo una recente stima della Commissione europea, infatti, il 40%-50% delle donne e il 10% degli uomini nei Paesi dell’Unione ha subito molestie almeno una volta nel corso della sua vita lavorativa.
    Senza arrivare allo spettro di una violenza fisica evidente la molestia sessuale è pur sempre violenza, una violenza psicologica, insidiosa, strisciante, sempre più diffusa e sempre più sommersa che intacca la dignità personale dei soggetti socialmente più vulnerabili.
    Pur tuttavia l’ambito della molestia si allarga pure al rapporto tra pari nell’ambiente di lavoro fino a portarsi sulla strada ed in certi ambienti pubblici dove prevale la convinzione maschilista, in tutti i casi il molestatore (quasi sempre di sesso maschile) conta sulla complicità del silenzio di una vittima psicologicamente indifesa. Infatti chi subisce la molestia solitamente è impreparata a difendersi al primo, inatteso, attacco.

    La legge viene oggi in aiuto anche a chi, a vario titolo, sta subendo molestie sessuali in quanto ogni atto che disturba anche in minima parte la sfera sessuale altrui costituisce un reato penale. Attraverso la presentazione di una querela di parte che in tali casi, non può più essere revocata, l’interessata inizia così il suo atto difensivo con facoltà di essere pure risarcita di danni psicologici (biologici e morali) correlati alla molestia subìta.
    Non so se un articolo come questo può andare bene,ma oggi ho letto su un giornale un articolo di una ragazza di 16 anni che chiedeva aiuto per un problema di questo tipo,sono rimasta molto colpita dalla sua triste storia così ho deciso di pubblicare questo articolo.
    Le informazioni le ho prese da: http://www.salutedonna.it & http://www.provincia.torino.it/sportellosociale/pariopp/sp08
    Pulce90

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