L’abisso cresce, non si riduce.
La differenza di entrate tra i paesi più ricchi e quelli più poveri, che era di 37 volte nel 1960, è oggi di 74 volte. Si è arrivato a estremi tali che le tre persone più ricche del mondo possiedono attivi pari al PIL combinato dei 48 paesi più poveri. Nel 2001 il numero di persone con fame fisica raggiunse la cifra di 826 milioni; 854 milioni di adulti analfabeti; 325 milioni di bambini che non vanno a scuola; 2 miliardi di persone che mancano di medicine essenziali a basso costo; 2,4 miliardi di persone che non dispongono di condizioni elementari di risanamento. Non meno di undici milioni di bambini sotto i cinque anni muoiono ogni anno per cause evitabili, e 500 mila restano definitivamente ciechi per mancanza di vitamina A. Gli abitanti del mondo sviluppato vivono 30 anni in più di quelli dell’Africa Subsahariana. Un vero genocidio! Non si può attribuire la colpa di questa tragedia ai paesi poveri. Essi non conquistarono e saccheggiarono durante secoli interi continenti, né stabilirono il colonialismo, né ristabilirono la schiavitù, né crearono il moderno imperialismo. Ne furono le vittime.
By AGO & GINGO L. FONTE