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Nel rapporto The State of the World’s Children 2003 l’Unicef comunica la buona notizia che anche negli anni Novanta la mortalità dei bambini al di sotto dei 5 anni è mediamente diminuita nel mondo, scendendo dal 93 per mille del 1990 all’82 per mille del 2001. Il progresso, però, non è stato ovunque omogeneo: il miglioramento più marginale è stato quello dell’Africa sub-sahariana, dove nei dodici anni considerati la mortalità è diminuita soltanto del 4%; il miglioramento più sostanziale è stato quello dell’America latina, dove la diminuzione è stata del 37%, passando dal 54 al 34 per mille. Con un dato complessivo dell’89 per mille, i Paesi in via di sviluppo sono ancora molto lontani dai Paesi industrializzati (7 per mille).
In un certo numero di paesi (30 su di un totale di 193 analizzati) poi, non si è registrato alcun miglioramento, ma addirittura un aumento della mortalità o una stasi del dato del 1990. I 10 che hanno registrato le performances peggiori sono tutti paesi dell’Africa sub-sahariana afflitti da Aids e guerre, più l’Iraq sottoposto all’embargo, la Cambogia, paese asiatico particolarmente colpito dall’Aids, e il Kazakistan post-sovietico.


Governatore, Shamanking e Mengofra


Fonte: www.tempi.it


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