DEBITO ESTERO IRACHENO
Durante un incontro con la stampa tenutosi presso il National Press Club di Washington la scorsa settimana, il presidente della Banca Mondiale James Wolfesnsohn ha dichiarato che gli Stati Uniti e gli altri paesi ricchi creditori dell’Iraq, dovrebbero trovare un accordo per cancellare almeno i due terzi del debito estero iracheno, al fine di dare all’Iraq una concreta possibilita’ di ripresa economica.
Secondo la Banca Mondiale, il debito estero iracheno si aggira intorno ai 120 miliardi di dollari. Di essa, circa 40 milardi sono debiti nei confronti di Stati uniti, Francia, Germania, Giappone, Russia e altri paesi che aderiscono al Club di Parigi. Mentre almeno 80 miliardi di dollari e’ la stima del debito nei confronti dei paesi arabi e degli altri paesi che non aderiscono al Club di Parigi.
Un possibile modello di riferimento per la cancellazione del debito iracheno – ha aggiunto Wolfensohn – e’ rappresentato dall’accordo del Novembre 2001, raggiunto in seno al Club di Parigi, per di ridurre il debito di 4.5 miliardi di dollari della ex-Yugoslavia.
Riguardo all’entita’ della cancellazione, Wolfensohn si e’ auspicato che la cifra sia “superiore ai due terzi del debito”. E’ presumibile che i negoziati per la remissione del debito includano varie forme di trattative, compresa la ricerca di contropartite e accordi di trade-off in base ai quali si potranno ipotizzare disponibilita’ a rinunciare a qualcosa in cambio di possibili contratti e appalti in loco.
Alla questione del debito estero, stimato in 120 miliardi di $, si aggiunge anche il problema e l’onere rappresentato da possibili richieste di danni di guerra, stimati tra i 30 ed i 40 miliardi di dollari.
Nell’ambito dei paesi aderenti al Club di Parigi, il Giappone, la Russia, la Francia e la Germania risultano di gran lunga piu’ esposti rispetto agli Stati Uniti, che finora e’ stato il maggior fautore dell’ipotesi della cancellazione. La scorsa settimana il Cancelliere tedesco Schroeder, ha ribadito la sua opposizione ad un ipotesi di totale cancellazione del debito, ma si e’ dichiarato favorevole a prendere in considerazione l’idea di una ristrutturazione dei 5.2 miliardi di dollari che la Germania vanta nei confronti dell’Iraq. Ha infatti dichiarato un portavoce del governo tedesco che: “ La Germania reputa che una totale cancellazione del debito estero iracheno non puo’ essere presa in considerazione, perche’ le enormi riserve petrolifere, collocano l’Iraq in una condizione differente rispetto a quella delle nazioni piu’ povere ” .
Diversa la posizione del Giappone che, con 7 miliardi di dollari, e’ tra i membri del Club di Parigi il maggior creditore nei confronti dell’Iraq. Secondo quanto riportato dall’agenzia Reuters, sarebbe stato diffuso un rapporto secondo il quale il Giappone sarebbe disposto a cancellare i 7 miliardi di dollari di crediti vantati nei confronti dell’Iraq.
fonte: ICE New York / www.edilportale.com
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