Nello Sri Lanka oltre 7.500 pescatori sono stati uccisi dallo tsunami e più di 5.600 sono ancora dispersi. Dieci dei dodici porti più importanti del paese sono stati devastati dalla furia delle acque che ha distrutto i moli per l’attracco, i magazzini, le celle frigorifere e gli impianti per la produzione del ghiaccio. In Indonesia, nella provincia di Nanggeroe Aceh Darussalam dove vivono circa 42 mila famiglie di pescatori è andato distrutto il 70% dei pescherecci. Per assistere i governi nella ricostruzione dei porti e dei pescherecci che rappresentano un pilastro dell’ economia la FAO ha inviato numerosi esperti del dipartimento pesca.
(da LA STAMPA 15/01/05) montdj91