"Nell’immane tragedia del Sud-est asiatico, i bambini sono i più colpiti: si stima che il maremoto ne abbia uccisi 55.000 e feriti 170.000. Un’intera generazione in un’area enorme è stata decimata. E per i sopravvissuti la tragedia non è finita. I più piccoli sono segnati dallo Tsunami con choc e traumi psichici: c’è chi trascorre la notte insonne per un terrore che non dà pace, c’è chi non vuole più avvicinarsi al mare e scoppia a piangere appena vede la spiaggia. E poi ci sono gli orfani. Solo nello Sri Lanka 31.000. L’ Unicef, il fondo dell’ Onu per l’infanzia, lancia l’allarme: se nell’isola di Sumatra sono già stati rapiti dagli ospedali 300 senza famiglia per sfruttarli come manodopera o nei giri di accattonaggio, prostituzione, adozioni illegali o addirittura traffico d’ organi. L’ Unicef segnala casi anche in Thailandia, Malasia e Sri Lanka. Il Governo indonesiano e quello cingalese hanno vietato a ogni bambino sotto i 16 anni di lasciare le città distrutte se non accompagnato dai genitori e proibito, temporaneamente le adozioni. L’ Unicef apprezza ma frena:<i bambini devono restare là. Hanno già vissuto un trauma incancellabile. Adottandoli sarebbero sottoposti a un secondo abbandono: quello della loro terra, della loro cultura, delle loro abitudini> meglio per ora le adozioni adistanza.
Questo è ciò che ho letto su "Tv Sorrisi e Canzoni". A voi la parola.
MOMO_NALY