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In questi giorni si è sentito parlare di una donna di 67 anni rimasta incinta di 2 gemelle.Cosa ne pensate?

 

1 commento su “nessun titolo”

  1. Adriana Iliescu, sessantasettenne docente universitaria rumena, è appena diventata “mamma”, battendo, a occhio e croce, ogni precedente record in materia. Le virgolette sono obbligatorie: per ottenere il suo discutibile primato e coronare, come ha dichiarato in una delle tante interviste rilasciate prima del parto, “il sogno di una vita”, la signora ha dovuto infatti far ricorso a una donatrice di ovuli e imbottirsi di ormoni per i nove mesi precedenti all’impianto degli embrioni prodotti in vitro, prima, e poi per tutto il periodo della gravidanza, che si è conclusa prematuramente con la nascita di due gemelle.

    Una è morta subito, l’altra, un chilo e quattrocento grammi, è sopravvissuta e probabilmente ce la farà, sia pure a carissimo prezzo. I prematuri di quelle dimensioni sono destinati a mesi di incubatrice e a molta sofferenza, come documentano i più aggiornati studi di neonatologia. Ma poco importa, per la volitiva signora Iliescu, primatista mondiale del desiderio. Quel desiderio di maternità di una donna quasi settantenne, suscitato e ben radicato nella disponibilità di una tecnica che si propone onnipotente, ha qualcosa di mostruoso, di cupo, di contrario alla vita che pure dichiara di voler “generare”.

    Rimane, a uno sguardo di buonsenso, la sensazione di una violazione, meglio ancora, di una cancellazione: la cancellazione del figlio come oggetto di amore vero, altruista, di cui immaginare la vita oltre la generazione, da considerare qualcosa di più di diverso dal diritto a un gadget, bambolotto di carne per bambine mai diventate veramente adulte, alleate con i soliti ginecologi pronti a far miracoli pur di entrare nel Guinness dei primati.

    giogallots;chri91&sissi91

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