La storia della robotica è strettamente legata a quella dell’esplorazione spaziale: infatti le applicazioni spaziali della robotica sono molte, a volte anche famose. Le sonde spaziali che ci hanno fornito, negli anni, preziose informazioni sul nostro Sistema Solare non sono altro che robot.
Il robot della NASA chiamato Sojourner, atterrato su Marte il 4 Luglio 1997 (o la missione su Marte dei robot Viking nel 1976) è rimasto in funzione per circa 3 mesi sulla superficie di quel pianeta!
Il legame tra esplorazione spaziale e robotica ha una ragione semplice: gli esseri umani, non sono adatti ad operare in condizioni ambientali che non siano della Terra: non sono adatti né allo spazio vuoto né agli altri pianeti del Sistema Solare. Al contrario, un robot, progettato dall’uomo, può essere realizzato in modo da adattarlo alle specifiche condizioni di qualsiasi ambiente, (naturalmente entro i limiti che la tecnologia ci pone).
Per mantenere in vita un uomo è necessario portarsi dietro un piccolo pezzetto di ambiente terrestre (aria, acqua, cibo) e prevedere sistemi per gestire tutte le necessità fisiologiche umane cioè un’astronave o, per brevi periodi di tempo, una tuta spaziale.
Inoltre gli esseri umani non sono affatto adatti a radiazioni, forti accelerazioni, temperature estreme, pressioni psicologiche. Il progettista di un’astronave con equipaggio umano utilizza perciò la maggior parte delle proprie energie a ideare sistemi per proteggere gli astronauti, e solo in secondo luogo può occuparsi del problema di come far funzionare l’astronave realmente.
Per queste ragioni l’esplorazione spaziale ha utilizzato spesso i robot. Un robot può essere progettato ad hoc per l’ambiente in cui deve lavorare, è molto più robusto di un uomo, può essere spento (e quindi non consuma risorse) quando non serve, e se per caso qualcosa va storto… è sacrificabile.
Un altro motivo per cui i robot vengono preferiti è il costo. Finito il periodo della Guerra Fredda, nel quale l’esplorazione dello spazio era diventata una competizione di immagine tra i due blocchi (chi avrebbe mai potuto identificarsi con un astronauta-robot?), ora le varie agenzie spaziali mondiali si trovano a lavorare con budget ben più ristretti, e di solito si preferisce quindi ricorrere a missioni robotiche. Potrebbe sembrare che sia più conveniente mandare un uomo nello spazio; costruire un robot costa molto, me bisognerebbe costruire per l’uomo adeguati mezzi di sopravvivenza nello spazio.
Uno dei motivi principali per cui si utilizzano i robot invece degli uomini è che i viaggi spaziali sono molto lunghi, possono essere necessari anni per arrivare a destinazione anche se si è all’interno del nostro stesso Sistema Solare. Gli astronauti invecchiano, si possono presentare problemi di salute senza pensare alla forte sofferenza fisica e psicologica.
Fino a oggi l’esplorazione dello spazio da parte degli esseri umani (o dei loro robot) si è limitata al Sistema Solare. le distanze nel Sistema Solare sono enormi, quelle tra il Sole e altre stelle sono di molti anni-luce (o anche parsec*). Ad esempio, la stella più vicina alla Terra, ovvero Alfa Centauri, si trova a circa 4 anni-luce da noi. Dunque per raggiungere Alfa Centauri la luce, che viaggia alla velocità massima secondo la teoria della relatività di Einstein, impega quattro anni!E considerate che la luce per arrivare dal Sole alla Terra impiega circa 8 minuti. Perciò quando gli uomini decideranno di inviare sonde verso le altre stelle si tratterà sicuramente di robot; ed i risultati di queste esplorazioni potranno essere ricevuti soltanto dai nostri discendenti (se si deciderà di esplorare parti dell’Universo che distano più anni-luce le informazioni verranno ricevute tanti anni dopo quanti sono gli anni-luce di distanza tra la Terra e il luogo in cui si trova la sonda)
*se non avete capito da Wikipedia la spiegazione di parsec ve lo spiegherò io molto più semplicemente: un parsec è il raggio di un cerchio nel quale un angolo al centro misura 1" (1/3600 di grado) sottende un arco che misura una UA (unità astronomica: la distanza tra la terra e il Sole). Potete immaginarveo…un angolo al centro di 1" e un arco che è lungo come la distanza dalla Terra al Sole…il raggio di quel cerchio è un parsec. Un parsec corrisponde a 3,262 Anni luce (30 860 miliardi di Km), un Anno-luce è 63,300 Unità astronomiche (9 460 miliardi di Km) e un’Unità astronomica è 149 597,870 Km (come faccio ad essere una donna così acculturata? Ho portato questa roba all’esame di quinta elementare!)
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Grazie per aver letto ancora una volta uno dei miei post…
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