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Il predecessore (e non, come si potrebbe pensare da noi, il "nipote") del Grande Mazinga, questo robot ha avuto grande successo nel nostro Paese, a cominciare dalla sigla, ma soprattutto per il fatto che arrivó in un periodo in cui qualsiasi cosa che sparasse pugni atomici e raggi gamma era ormai destinata al successo. Caratterizzato dalla simpatia dei protagonisti e anche del robot, che non sembrava mai veramente troppo "serio" (dico, ma dove si é mai visto un robot guidato da un aliante slittante?), é stato trasmesso per soli 51 degli originali 92 episodi, per cui solo grazie agli OAV abbiamo saputo quello che é successo nelle puntate finali della serie, in cui si realizza la congiunzione con la serie di Mazinga.
LA STORIA  

Due scienziati, il dottor Juzo Kabuto e il dottor Inferno, durante una spedizione archeologica presso l’isola di Rodi ritrovano manufatti meccanici appartenuti ad un’antica civiltà. Sfruttando questa scoperta, Kabuto crea una lega artificiale resistentissima, il Japanium, con cui costruisce un robot meccanico destinato a difendere la Terra da qualsiasi nemico, Mazinga Z. Il Dottor Inferno vuole sfruttare l’invenzione di Kabuto per creare il suo personale esercito di robot con cui conquistare il mondo: invia quindi i suoi fedeli soldati, le maschere di ferro, ad assassinare il professore. Prima di morire, però, il dottor Kabuto riesce ad affidare al nipote Ryo (o Koji che dir si voglia..), accorso purtroppo troppo tardi in suo aiuto, il potente robot combattente. Il giovane porta il robot presso l’Istituto per la ricerca dell’energia fotoatomica, un laboratorio di ricerche guidato dal professor Yumi, un collega ed allievo del nonno morto.

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