Possibili pericoli
Nella narrativa, la preoccupazione che i robot potessero competere con l’uomo o addirittura sterminarlo è molto comune: nella serie di racconti Io, Robot, Isaac Asimov enunciò le Tre Leggi della Robotica nel tentativo di controllare la competizione fra robot ed esseri umani:
- Un robot non può arrecare danno a un essere umano, o, per inazione, permettere che un essere umano subisca danno.
- Un robot deve eseguire gli ordini che riceve dagli esseri umani, ma non quando tali ordini inteferiscono con la Prima Legge.
- Un robot deve proteggere se stesso, finché la sua autodifesa non interferisce con la Prima o la Seconda Legge.
Purtroppo la soluzione del problema non è così semplice: Asimov stesso ha basato molti dei suoi racconti e romanzi sull’applicabilità e sufficienza delle Tre Leggi. Le leggi che potrebbero o dovrebbero applicarsi ai robot o ad altro "capitale autonomo" in cooperazione o in competizione con gli esseri umani ha stimolato l’indagine macroeconomica di tale competizione da parte di Alessandro Acquisti che si è basato su un lavoro molto più vecchio di John von Neumann.
Le macchine attualmente chiamate robot sono dei semplici meccanismi automatici, capaci di muoversi ma solo in base alle precise istruzioni fornitegli. Non hanno né volontà, né coscienza di sé o del mondo che li circonda. Quindi gli eventuali incidenti che possono essere successi (come a Jackson nel Michigan, il 21 luglio 1984, un robot industriale schiacciò un operaio contro una sbarra di sicurezza) non sono concettualmente diversi dagli incidenti provocati dal crollo di un pavimento. Gli scenari fantascientifici di "rivolta" dei robot contro gli esseri umani non sono impossibili, ma dovranno aspettare
E con questo anche io sono blogger aspetto commenti
Miki
rimango in attesa degli scenari fantascientifici di rivolta
Hai rovinato un buon post con lo scudetto juventino
CroWordsFires
LO SCUDETTO JUVENTINO è IL TOP DEL TOP…..KRIPPI