nessun titolo

Esistono pochi luoghi in cui si possono ammirare allo stesso tempo animali che normalmente popolano habitat naturali diversi. L’unico posto al mondo dove i visitatori hanno la possibilità di entrare in contatto con ‘rappresentanti’ di specie tanto differenti è The Robot Zoo, un giardino zoologico itinerante in viaggio negli Stati del Nordamerica. Gli esseri che popolano questo fantasioso zoo non sono altro che animali robotici, automi realizzati dalla statunitense BBH. Le funzioni biologiche delle creature naturali, dall’apparato digerente a quello sensoriale, sono simulate nelle loro controparti robotiche mediante l’utilizzo di dispositivi tecnologici di uso comune. Il camaleonte, per esempio, è completamente rivestito di schermi televisivi che permettono di riprodurne il mimetismo: tramite un programma eseguito dal ‘cervello elettronico’ di cui è dotato, infatti, il camaleonte robotico è in grado di riconoscere il colore proiettato su uno schermo alle sue spalle e di riprodurlo sui televisori che lo rivestono. Ma le meraviglie di questo modello, lungo quasi tre metri, non si limitano alla sua capacità mimetica. Al posto degli occhi, due telecamere, montate su giunti e collegate al computer tramite fibre ottiche, possono direzionarsi indipendentemente l’una dall’altra e localizzare con precisione la preda: una mosca, ovviamente robotizzata. Presa la mira, il camaleonte fa scattare la propria lingua artificiale e la mosca resta intrappolata. Il meccanismo può anche essere manovrato direttamente dai visitatori.

 

 

Altra attrazione di The Robot Zoo è il modello di una comune mosca domestica. Con un’apertura alare di oltre tre metri, l’insetto robotico è molto complesso: una miriade di recettori visivi ne forma gli occhi, due spazzole, montate sulle zampe posteriori, sono utilizzate dal robot per la pulizia delle proprie parti esterne, ma l’elemento più curioso è l’apparato boccale, riprodotto mediante un aspirapolvere casalingo tradizionale.

 

 

L’idea è nata da un libro, in cui gli animali sono rappresentati come macchine: sulla base dei disegni, utilizzati per illustrare il libro, sono stati creati al computer gli scheletri di base dei robot. Gli scultori hanno quindi ricavato degli stampi e da questi hanno poi ottenuto i modelli di dimensioni reali. Questi ultimi, a loro volta, sono stati ricoperti di un sottile strato di plastica, una sorta di pelle. Le varie parti sono state infine montate sugli scheletri, e completate da pistoni per i muscoli, giunti per le articolazioni e così via. Le ‘creature’, rifinite in ogni dettaglio, sono pronte per l’esibizione.

 

 

Una delle creature più bizzarre del regno animale è sicuramente l’ornitorinco, con il suo becco d’anatra, la coda da castoro e le zampe palmate. Nel parco non ne poteva certo mancare un esemplare, coperto di pelo e con il becco fitto di sensori per la ricerca del cibo nell’acqua fangosa. Ispirati dalla strana anatomia di questo animale, che pare riunire in un corpo solo parti provenienti da animali diversi, gli organizzatori hanno pensato a un gioco per i più piccoli: l’assemblaggio di una creatura di fantasia, realizzata implementando su un telaio di base parti meccaniche provenienti dal corpo di altri animali robotici. Le attrattive, però, non sono ancora finite: poco distante dall’ornitorinco, un massiccio ma innocuo rinoceronte aspetta i visitatori. Questo robot è interamente coperto da un’armatura di cuoio e borchie metalliche, due microfoni gli spuntano dalle orecchie, in grado di percepire anche il minimo rumore. Gli animali che si aggirano per il Robot Zoo, dunque, sono veri e propri robot e, come tali, interessanti dal punto di vista didattico, ma anche da quello più propriamente tecnologico.

Secondo me questo parco è un po’ esagerato, ma divertente. Visitate anche voi il sito:

.

CroWordsFires

2 commenti su “nessun titolo”

  1. io non riesco mai ad aprire i link che voglio vedere!…perchè?! che scatole…adesso faccio la prova e clicco su tutti i link che vedo nelle ultime due pagine! poi vi saprò dire

    By SnoopyLixxxx

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.