Robogat, il pompiere

Robogat si chiama così perché ha l’agilità di un felino. E’ già in produzione e costa un milione di euro. E’ stato pensato per gli incendi nelle gallerie, ma potrà essere utilizzato in tutte le aree a rischio incendio.
Robogat, una specie di drago metallico a tre teste, è lungo tre metri, pesa trecento chili, corre ad una velocità di 80 chilometri orari, “spara” acqua da un cannone a tre lance rotanti e, nonostante le sue dimensioni, può essere contenuto in una nicchia di 40 cm per 40.
Ha una struttura in acciaio, titanio e fibre ceramiche, è dotato di un doppio computer e di una termocamera a raggi infrarossi che invia immagini in diretta ad una cabina di controllo. E’ dotato di due fari, di uno scudo termico e di altoparlanti per comunicare direttamente con l’area interessata dall’incendio.
Robogat è progettato per monitorare le gallerie 24 ore su 24 e per intervenire automaticamente. Quando i sensori gli segnalano un principio di incendio, scorrendo su una monorotaia, arriva sul luogo dell’incidente a “sparare” acqua e comunica informazioni su quello che sta succedendo ai soccorritori in carne ossa.
Il robot è stato pensato dall’ingegnere Domenico Piatti che sta lavorando con un team di trenta persone fra operai specializzati, ingegneri informatici ed elettronici.

Fonte: Il Venerdì. Supplemento de La Repubblica, 5 maggio 2006. N. 916, pp. 80-83.

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