I robot ‘Da Vinci’ al San Paolo di Savona

Dato che sono rimasto indietro con i post m affretto a scrivere il mio sesto post e grazie al cielo ho trovato una notizia altrettanto interessante,

L’Ospedale San Paolo di Savona ha arricchito il proprio ventaglio di opzioni chirugiche con l’acquisizione della Chirurgia Laparoscopica Robotizzata.

Si tratta di una strumentazione innovativa che associa alla laparoscopia classica l’utilizzo di un Robot, chiamato Da Vinci. Tale Sistema robotico, distribuito in Italia da AB Medica SpA di Milano e prodotto in esclusiva dalla ditta Intuitive Surgical – California, è stato noleggiato dalla ASL2 savonese nel 2005 per un anno con facoltà di rinnovo per 4 anni. Lo strumento che pesa oltre una tonnellata è dotato di 3 bracci meccanici ed il suo valore è di circa 1.000.000 di euro.

Agli ormai noti aspetti positivi della laparoscopia, si aggiungono quelli derivanti dall’impiego del Robot Da Vinci che, attraverso una tecnologia sofisticata, fornisce al chirurgo una reale immagine tridimensionale del campo operatorio e traduce i movimenti della sua mano in precisi movimenti degli strumenti posti all’interno del corpo del paziente.

La ricostruzione tridimensionale delle immagini, la visione decisamente ingrandita rispetto a quella della chirurgia “a cielo aperto” e la precisione dei movimenti mettono quindi il chirurgo in grado di attuare un intervento in modo mai provato prima, praticando soltanto tre o cinque minuscole incisioni.

La tecnologia Robotica è attualmente sviluppata in pochi Centri in Italia e nel Mondo. In Italia sono operativi 20 Sistemi Robotici Da Vinci e, tra di essi, quello installato presso l’Ospedale di Savona è l’unico presente in Liguria.

Sono due le equipe savonesi che utilizzano ormai abitualmente il Robot Da Vinci: l’equipe del Reparto di Urologia diretta dal prof. Claudio Giberti e quella di Chirurgia Generale diretta dal Dr. Angelo Schirru.

In campo urologico, l’applicazione robotica é ideale nel trattamento chirurgico del tumore della prostata a basso stadio, dove si richiede una particolare accuratezza nel risparmio dei fasci vascolonervosi (preservazione della potenza sessuale) e del collo vescicale (preservazione della continenza urinaria).
Il robot é inoltre indicato e utilizzato nella chirurgia renale d’elezione (plastica del giunto pieloureterale, pielolitotomia, tumorectomia renale, surranelectomia) e nella chirurgia del prolasso della cupola vaginale.

In chirurgia generale trova un efficace e sicuro utilizzo nella chirurgia colon rettale, gastrica, esofagea e, sempre più spesso, anche nella chirurgia epatopancreatica, dove permette di eseguire demolizioni e ricostruzioni con la massima precisione.

L’obiettivo prefisso dalle equipe del prof. Claudio Giberti è quello di eseguire il 30-50% degli interventi urologici a media ed alta complessità utilizzando il Robot da Vinci.
L’obiettivo dell’equipe del Dr. Angelo Schirru é quello di trasformare il 15-20% degli interventi di laparoscopia tradizionale in laparoscopia robotica.

La chirurgia robotica rappresenta il futuro della chirurgia; l’Ospedale San Paolo di Savona si conferma ancor una volta all’avanguardia nell’acquisizione delle tecniche chirurgiche più innovative e continuamente impegnato nell’attività formativa dell’utilizzo di tali tecniche.

In questo senso si rivolge il prossimo corso di formazione “Corso di Laparoscopia e Telerobotica nella Chirurgia Urologica della Pelvi” che si svolgerà nei giorni 11 e 12 maggio presso l’Aula Magna del San Paolo di Savona. Al corso parteciperanno circa 40 allievi chirurghi provenienti da tutta Italia per apprendere l’utilizzo della tecnica laparoscopica.

Francisco

Tratto da:http://www.savonanotizie.it

Fonti:Asl

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