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Ragazzi si avvicina l’esame e io ho una paura bestiale. Avete poco da dire che sono paranoica perché credo che anche voi abbiate una certa fifa… forse un po’ paranoica lo sono. Comunque questi saranno gli ultimi due post che farò quest anno! Sono disperata! Beh, oggi vi volevo parlare dell’ultimo robot della NASA, che non vi dico che cos’è perché lo sapete meglio di me… buona lettura.  

Nei laboratori del Johnson Space Center di Houston (Texas, USA), la divisione Robot Systems Technology della NASA ha intensificato gli studi e i collaudi di “Robonaut”, il robot-astronauta, progettato per sostituire e/o affiancare gli astronauti umani nelle attività extraveicolari nello spazio, quali il montaggio, la manutenzione e la riparazione delle stazioni orbitanti.

Robonaut, di cui sono stati realizzati finora due esemplari (Robonaut A e Robonaut B, entrambi attualmente impiegati nelle sperimentazioni), è antropomorfo, ma privo degli arti inferiori, assolutamente inutili nelle operazioni EVA (Extravehicular Activity). La struttura umanoide del tronco e degli arti superiori è dovuta comunque al fatto che gran parte della tecnologia hardware dei veicoli spaziali è stata finora realizzata in funzione degli interventi diretti degli astronauti, e che pure gli strumenti e gli utensili sono stati concepiti per la manualità umana.

300 sensori coordinati da un sistema autonomo oltre che dai dispositivi per il telecontrollo remoto azionano le due braccia e le rispettive mani (a cinque dita) di Robonaut, ai cui movimenti si aggiungono quelli di torsione del tronco.

Le capacità operative di Robonaut, realizzato secondo i livelli più avanzati della scienza robotica, potranno superare in molti casi quelle degli astronauti, sia nelle missioni troppo lunghe e rischiose sia in ogni caso per la forza, la delicatezza, la regolarità e la precisione delle prestazioni nell’uso degli strumenti.

 

Gli ultimi test effettuati in questi giorni allo Johnson Space Center di Houston, in una Stazione Spaziale simulata, sono stati tutti superati brillantemente. Robonaut ora ha anche una “gamba spaziale”, dimostrando di sapersi muovere e maneggiare oggetti perfino meglio di un umano. Il test con la nuova gamba, lo ha visto esibirsi in “spacewalking” all’esterno del veicolo spaziale, guidato da un singolo teleoperatore in grado di controllare simultaneamente la mobilità del robot e la sua destrezza con un sistema di comunicazione wi-fi.

Si tratta di un controllo remoto molto sofisticato, ottenuto tramite una combinazione tra una interfaccia di realtà virtuale e comandi verbali, che permette di gestire tutti i movimenti del robonauta. “Il test ha provato che Robonaut può esssere comandato con successo anche in un ambiente spaziale”, ha detto il Dr. Robert Ambrose della JSC’s Automation, Robotics and Simulation Division. Non resta che aspettare di vederlo all’opera nelle prossime missioni sulla Luna e su Marte.

Ciao belli! Baciotti!!!!! Krippy, non fregarmi il termine baci8 perché c’è il copyright! Benny!!!

Fonte: www.spacedaily.com

 

1 commento su “nessun titolo”

  1. BEEEENNNNNNY!!!!!!

    LO HO GIA’ FATTO IO QUESTO POST!!!

    SU QUESTO ROBOTTINO!!!!

    gaudenzio

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