Antonio Russo era un giornalista italiano abituato a vivere in prima persona gli eventi più scottanti. Non aveva voluto inscriversi all’Ordine dei giornalisti e aveva rifiutato offerte di testate blosonate, poichè cosi si sentiva libero di raccontare senza veli le realtà delle guerre!
Quest’uomo è stato assasinato tra la notte del 15/16 in Georgia, dove si trovava in qualità di inviato di Radio Radicale per documentare la guerra in Cecenia. Il suo corpo fu trovato ai bordi di una stradina, torturato e pieno di lividi, con tecniche riconducibili a reparti specializzati militari. Il materiale che aveva con sè, videocasette, appunti, articoli, non fu ritrovato; anche il suo alloggio fu ritrovato svagliato da appunti e video. Il cosidetto “ladro” però non aveva toccato niente di valoroso.
Le circonstanze della sua morte non furono mai chiarite, ma molti hanno avanzato pesanti accuse al governo di Vladimir Putin! Antonio Russo aveva infatti cominciato a tramettere in Italia notizie scottanti circa la guerra e aveva parlato alla madre, due giorni prima della sua morte, di una certa videocasetta scioccante contenente torture e violenze dei reparti speciali russi ai danni della popolazione cecena. Secondo i suoi amici, Russo aveva raccolto materiale dell’utilizzo di armi non convenzionali contro bambini ceceni!
Questo è uno dei tanti giornalisti morti perchè cercavano di dire la verità!