Le ferrovie
Le Ferrovie dello Stato furono istituite con la Legge n. 137 del 22 aprile 1905 assumendo a totale carico dello Stato la proprietà e l’esercizio della maggior parte delle linee ferroviarie nazionali fino ad allora in mano a varie società private. Per i primi due anni, operò un Comitato d’amministrazione, presieduto dal direttore generale Riccardo Bianchi. Le cariche di presidente del Comitato di amministrazione e di direttore generale coincisero, mentre il Consiglio di amministrazione, composto da otto consiglieri, iniziò a funzionare solo nel 1907. La sua struttura rimase sostanzialmente inalterata fino al Regio d.L. n. 130 del 2 febbraio 1920 con il quale il Consiglio di amministrazione passò da otto a sedici membri, cinque dei quali erano rappresentanti del personale dell’azienda. Fu stabilito che il presidente fosse nominato dal governo e la carica di direttore generale fu trasformata in quella di amministratore generale. All’interno del Consiglio di amministrazione, veniva istituito un Comitato per trattare la normale amministrazione.
Le ferrovie nel dopoguerra
Il periodo del dopoguerra si apre all’insegna della modernizzazione delle ferrovie italiane, che dovevano affrontare il problema della ricostruzione della rete, che già nel 1952 si poteva dire conclusa. Nel 1953 la Breda consegnava i due Elettrotreni 300 ed 250 Elrttrotreni, destinati a riproporre e innovare i servizi celeri e di lusso come rapidi e TEE. Mentre si ricostruiva la nuova Direttissima Firenze-Roma continuavano le elettrificazioni (la Milano-Venezia nel 1957,la Milano-Torino nel 1961) e il “vapore” abbandonava così la rete fondamentale. Iniziò l’epoca dei raddoppi, il più emblematico il raddoppio sulla Tirrenica meridionale, di 360 km.
Trenitalia – è la società che gestisce il trasporto delle merci e dei passeggeri; partecipata al 100%;
Sogin (SITA) – è la società che gestisce i servizi complementari per i viaggiatori; partecipata al 55%;
RFI (Rete Ferroviaria Italiana) – è la società che gestisce l’infrastruttura ferroviaria (binari, manutenzione); partecipata al 100%;
TAV – è la società che si sta occupando di realizzare in Italia la maggior parte della rete ad Alta Velocità-Alta Capacità (AV-AC); partecipata al 100% tramite RFI;
Grandi Stazioni – è la società che gestisce le 13 principali stazioni ferroviarie italiane; partecipata al 59,99%, altro capitale in mano ai privati;
Centostazioni – è la società che ha l’obiettivo di gestire e riqualificare 103 stazioni ferroviarie di medie dimensioni; partecipata al 59,99%, altro capitale in mano ai privati;
Italferr – è la società di ingegneria ferroviaria che si occupa di progettazione e direzione lavori per nuovi appalti; partecipata al 100%;
Ferservizi – è il “Centro Servizi” del Gruppo; partecipata al 100%;
Fercredit – è la società di servizi finanziari del Gruppo; partecipata al 100%.
Esistono poi diverse joint-venture e accordi, tra cui:
Allegro con l’austriaca ÖBB, che si occupa dell’offerta di treni per i collegamenti tra l’Austria e l’Italia.
Artesia con la francese SNCF, che si occupa dei collegamenti dalla Francia all’Italia via Parigi tramite il TGV e alcuni treni con carrozze letto.
Cisalpino e TiLo con la svizzera SBB CFF FFS, che si occupano rispettivamente dei collegamenti veloci e regionali tra la Svizzera e l’Italia
TSF con Finsiel (partecipata al 40%), che si occupa della gestione del “Sistema Informativo” delle FS S.p.A. Lo scorporo è avvenuto nel 1994 a seguito di una cessione di ramo d’azienda finalizzata all’amministrazione esternalizzata dell’intero patrimonio informatico della società