Mai dimenticherò quella notte, la prima notte nel campo, che ha fatto della mia vita una lunga notte e per sette volte sprangata.
Mai dimenticherò quel fumo.
Mai dimenticherò i piccoli volti dei bambini di cui avevo visto i corpi trasformarsi in volute di fumo sotto il cielo muto.
Mai dimenticherò quelle fiamme che consumarono per sempre la mia Fede.
Mai dimenticherò quel silenzio notturno che ha tolto per l’eternità il desiderio di vivere.
Mai dimenticherò quegli istanti che assassinarono il mio Dio e la mia anima, i miei sogni, che presero il volto del deserto.
Mai dimenticherò tutto ciò, anche se fossi condannato a vivere quanto Dio stesso. Mai.
Elie Wiesel – La notte
Pubblicato sul sito: www.crrs-veneto.it
è una poesia che fa riflettere…mi fa pensare al mondo d’oggi dove noi abbiamo tutto e loro rischiavano di morire perchè appartenevano ad una razza che non era la razza ariana
C ome dice dalla questo articolo mi ha fatto riflettere sui cambiamenti che si sono avuti nel tempo. Infatti “ieri” le persone non avevano quasi niente e non si lamentavano mentre oggi noi abbiamo tutto e non siamo felici lo stesso!!!
non so come certe persone riescano a dire che i campi di concentramento non siano maiesistiti…..se leggessero questi documenti o le o i video che ci sono rimasti su questi ORRORI cambierebbero sicuramente idea …..