Usare avventatamente Facebook, ad esempio per sostenere che i disabili dovrebbero essere gettati dalla Rupe Tarpea, può costituire un suicidio sociale con effetti a lungo termine. Da un caso specifico, una riflessione sul potere e i rischi dei social network
Mi piacerebbe sapere da cosa nasce questa sua certezza assoluta di non denigrare un innocente. Ha dei dati oggettivi? Perche’ da qui, da lettrice, a me e’ sembrato che il trattamento riservato a questo povero cristo sia stato di una barbarie inaudita. Ho seguito in diretta su FB il dispiegarsi degli eventi quasi in stato di choc. Nel giro di poche ore e’ scoppiato il finimondo: Nicoletti che lo condanna con cadenza oraria sulla sua pagina FB, a martello, poi i giornali, poi l’intervento del Ministro. Nemmeno quando Gentilini urlava in piazza di sterminare i bambini dei Rom ho visto un’escalation a questi livelli.
Che le affermazioni di questo uomo fossero a dir poco controverse non c’e dubbio, ma chi sa con che umore, con che tono e con che fine ha scritto queste cose? Perchè non affrontarlo direttamente prima di condannarlo sulla fiducia e rovinarlo definitamente? Ci saranno sicuramente mille modi meno roboanti per sincerarsi dell’effettivo danno che un soggetto come questo puo’ provocare nello svolgimento delle sue mansioni.
E lei si stupisce perche lui non rilascia commenti? Ma secondo me questo non parlera’ mai piu se non in presenza di un avvocato!
Mai vista tanta spietatezza e disprezzo per la vita di un essere umano impiegate per salvaguardare una causa giusta. Un paradosso agghiacciante.