ENERGIA DA BIOMASSE
Premessa
Le fonti energetiche o fonti di energia, rappresentano le sorgenti di energia a disposizione dell’umanità che possono essere utilizzate per eseguire un lavoro, produrre calore e comunque ottenere una utilità.
Fin dai tempi antichi, e per un lungo periodo della storia umana, le uniche fonti di energia utilizzabili dall’uomo furono la forza umana e animale per produrre lavoro, nonché la combustione di legno o più in generale biomassa, per la produzione di calore.
Una classificazione importante che dobbiamo fare è quella tra fonti esauribili o non rinnovabili di energia (oggi essenzialmente i combustibili fossili come petrolio, carbone, gas naturale – e nucleari – come uranio); e fonti non esauribili o rinnovabili: al presente si tratta essenzialmente delle biomasse (es. legna da ardere), l’energia idroelettrica, energia eolica, geotermica e solare. Le rinnovabili a loro volta possono essere distinte in rinnovabili classiche, ovvero le biomasse, idroelettrico e il geotermico, già da tempo sotto sfruttamento; e le non convenzionali, ovvero l’eolico e il solare, sulle quali si concentrano i maggiori e più recenti sforzi di sviluppo in molti paesi.
Le fonti energetiche oggi più utilizzate sono le fonti non rinnovabili, petrolio, carbone e gas naturale. La disponibilità di queste fonti è attualmente ancora discreta, ma si tratta per definizione stessa di energia non rinnovabile, parliamo perciò di riserve finite. Dove andremo a parare? Come faremo? E’ una inquietante preoccupazione quella che riguarda la loro disponibilità futura, e di conseguenza la crescita del loro prezzo sul mercato negli anni futuri. L’uomo deve pensare a questo ed inoltre (non cosa da poco) alla salvaguardia ed al rispetto dell’ambiente. Ecco perché in questi ultimi anni in particolare si studiano molto le energie alternative, le cosiddette energie pulite.
Uno sguardo in modo più approfondito alle biomasse.
BIOMASSE
Cosa sono le biomasse?
Tutti i materiali direttamente o indirettamente provenienti dalla fotosintesi delle piante sono definiti “biomasse”.
• legna
• residui agricoli e agroindustriali
• residui animali
Da questi materiali può essere prodotta energia. La diversità dei materiali comporta, comunque, diverse tecniche per ricavare energia elettrica.
Qualcuno potrebbe dire che forse si ricava poca energia dalle biomasse. Non si direbbe. Oggi una centrale elettrica basata sulle biomasse ha una potenza fino a 80 MW. La fiducia sulle biomasse da parte degli studiosi è talmente alta che si prevede una copertura fino al 40% del fabbisogno energetico mondiale entro il 2050 (questo è stato detto alla conferenza mondiale sulle biomasse nel 2004).
Chiediamoci quali sono i vantaggi delle biomasse.
• L’uso delle biomasse è “neutro” sulle emissioni di biossido di carbonio CO2, perchè sono facilmente riassorbite dalle stesse piante.
• Il materiale organico spesso non utilizzato è rivalutato dalla filiera stessa delle biomasse. Alcuni boschi possono trovare un motivo in più per essere tutelati e preservati rispetto agli altri utilizzi.
• Le biomasse sono un motivo per dare occupazione alla gente nelle zone tipicamente a rischio di spopolamento, come le comunità montane.
• Qualsiasi materiale di natura organica può essere facilmente “stoccato” per essere utilizzato quando necessario.
L’Italia ha un patrimonio di boschi notevole, purtroppo spesso oggetto di abusi e degrado. La produzione di energia elettrica dalle biomasse potrebbe diventare una grande fonte di energia per il nostro paese se gestita in modo razionale e sostenibile.
ENERGIA DALLE BIOMASSE
Trarre energia dalle biomasse consente di eliminare rifiuti prodotti dalle attività umane, produrre energia elettrica e ridurre la dipendenza dalle fonti di natura fossile come il petrolio. La biomassa è una fonte di energia pulita su cui l’Unione Europea ha deciso di investire al pari dell’eolico.
I biocombustibili sono un’energia pulita a tutti gli effetti, perché liberano nell’ambiente le sole quantità di carbonio che hanno assimilato le piante durante la loro formazione ed una quantità di zolfo e di ossidi di azoto molto inferiore a quella rilasciata dai combustibili fossili.
Il fatto che l’energia dalle biomasse si basi soprattutto sugli scarti di produzione delle attività produttive è un’ulteriore vantaggio economico e sociale, perchè il settore riutilizza e smaltisce rifiuti in modo ecologico.
Le opere di riforestazione in zone semi-desertiche consentono poi di recuperare terreni, altrimenti abbandonati, da destinare alla produzione di biomasse e contemporaneamente migliorare la qualità dell’aria che respiriamo. Le piante svolgono infatti un’importante funzione di “polmone verde” del pianeta, riducendo l’inquinamento e l’anidride carbonica contenuta nell’aria. Le coltivazioni dedicate esclusivamente a produrre biomasse per la produzione elettrica non fanno eccezione a questa naturale caratteristica delle piante.
La Finlandia rappresenta un esempio significativo per descrivere l’importanza delle biomasse e le possibilità di utilizzo. Gran parte degli scarti della lavorazione della carta e del legno dell’industria finlandese sono destinati alle centrali termiche per produrre energia dalle biomasse. Si evita in questo modo di dover stoccare gli scarti in discariche o pagare per il loro incenerimento.
Va comunque fatta attenzione al concetto di biomassa, per non confonderlo con quello della termodistruzione dei rifiuti. Le biomasse sono solo scarti di origine vegetale e non vanno confusi con i rifiuti delle attività umane. Per ridurre l’impatto ambientale è inoltre necessario che le centrali siano di piccole dimensioni e devono utilizzare biomasse locali, evitando in questo modo il trasporto da luoghi lontani (trasporti che sarebbero altamente inquinanti per l’ambiente).
Lucia Adele Nanni III^A