Robert Hooke nacque a Freswater, in Inghilterra, nel 1635 , morì nel 1703 a Londra. Hooke è uno dei più grandi scienziati del 600 e una delle figure chiave della rivoluzione scientifica.
La sua prima invenzione fu la pompa pneumatica che progettò e realizzò, perfezionò il microscopio avvalendolo di nuovi sistemi ottici e di illuminazione, in un tappo di sughero scoprì delle cavità separate da pareti che chiamò “cells”(cellule). Nella scienza ottica era sempre in scontro con Newton, il quale fece una teoria sull’ottica corpuscolare, invece Hooke fu uno dei fondatori dell’ottica ondulatoria e scoprì quei fenomeni di interferenza che oggi chiamiamo anelli di Newton.
Hooke perfezionò anche strumenti astronomici e grazie ad essi scorì la Grande macchia rossa su Giove, che gli permise di dimostrare la rotazione di Giove intorno al suo asse e la misura del periodo si rotazione su Marte. Nel 1670 Hooke propose di spiegare il moto dei pianeti e delle comete con una nuova meccanica basata su tre ipotesi : Tutti i corpi celesti si attraggono tra loro; che i corpi si muovano di moto rettilineo uniforme se non sono deviati da forze; che le forze di attrazone decrescano con la distanza.
Hooke è l’inventore del barometro a ruota, dell’anemometro,dell’ignometro e di altri apparecchi utili per la meteorologia.
Hooke ha pubblicato nel 1678 una legge sull’elastica che afferma: L’allungamento subito da una molla è direttamente proporzionale alla forza applicata e alla costante di proporzionalità, detta costante elastica, che dipende dalla molla.
Hokke era molto interesato ai fossili che a quel tempo erano considerati “scherzi della natura”, ma lui ipotizzò che si trattavano di specie estinte che la loro distribuzione era causata da mutamenti geologici.
Maldini Andrea