Gli scienziati cinesi avrebbero inventato una nuova tecnologia per un nuovo modo per sfruttare il combustibile nucleare che stà diventando sempre più raro.
Si sa soltanto che la nuova tecnologia esce dai laboratori della China National Nuclear Corporation, nel deserto del Gobi, dopo decenni di sperimentazioni.
l’avanzamento tecnologico, consentirà all’industria nucleare cinese di soddisfare il fabbisogno di combustibile nucleare per secoli. “La Cina ha riserve accertate di uranio che dovrebbero durare solo da 50 a 70 anni”, ma con questa scoperta la durata si allunga “a 3.000 anni”.
Pechino vorrebbe raggiungere una capacità nucleare da 70 a 80 gigawatt entro il 2020, equivalente a tutta la capacità elettrica installata in Italia. E se va avanti a questo ritmo, è probabile che centrerà l’obiettivo: i tempi normali di costruzione di un reattore sono 4-5 anni.
E’ quindi comprensibile la preoccupazione del governo di Pechino per il bisogno di combustibile: la Cina produce attualmente circa 750 tonnellate di uranio l’anno, ma la domanda potrebbe aumentare fino a 20.000 tonnellate entro il 2020.
Se davvero gli scienziati cinesi sono riusciti a mettere a punto una tecnologia di riutilizzo del combustibile nucleare più avanzata di quelle già sfruttate in Occidente per me sono stati veramente dei geni
il modo per produrre combustibile, infatti, è un sistema già conosciuto e praticato dall’industria nucleare occidentale: solo il 3-4% del combustibile usato una volta non si può più riutilizzare, il restante 96% .
Non si sa ancora se i cinesi sono andati oltre, in Occidente, l’industria nucleare lavora già da anni a vari tipi di macchine progettate per produrre più reazioni a catena di neutroni al loro interno di quanto ne consumino.
Per adesso non si sa molto del lavanzamento dei fatti ma sappiamo solo che ci stanno lavorando
adesso vediamo un video che c’e lo mostra il combustibile fossile