«Mi sento metà aquila metà bradipo: questa convivenza mi devasta, mi uccide dentro…Sono vento e sono onda che va e viene, va e viene e si trascina la sabbia dal mio cuore». Firmato Letizia. Letizia è una delle più assidue frequentatrici di «Matti per il blog», il neonato diario online gestito dagli inquilini della comunità Lighea: 25 in tutto distribuiti in tre appartamenti a Milano. Inquilini particolari: li chiamano «ospiti» ma loro qui si sentono a casa. Non hanno scelto con chi convivere, ma c’è qualcosa che li unisce: la voglia di stare meglio, di imparare a convivere con il proprio lato oscuro, tenere a bada paure, deliri, allucinazioni. Lavorano, fanno sport, vanno al cinema, dipingono e ora si confidano anche su Internet: palpitazioni («che emozione riascoltare i B-Gees»), testimonianze, confessioni («sto leggendo Ammaniti..la lettura mi aiuta ad avere un po’ di ricambio nei miei pensieri ossessivi»), qualche annuncio ( «domenica si inaugura la nostra mostra fotografica»), le richieste dei tifosi («chiedo l’intervento di un moderatore milanista onde evitare accumuli di messaggi Anti-rossonero»). C’è anche chi gioca a capovolgere i miti: «era Penelope, con la sua passione per la tessitura a tenere lontano Ulisse, così in sua assenza poteva civettare con i suoi pretendenti».
EMOZIONI- Molti i messaggi che raccontano di paure, angosce e fantasie catastrofiche. «Il diario aiuta a dare forma alle emozioni, e quindi a uscire dalla dimensione del fantasma, condividerle online [chiunque può dire la sua, ndr] è un modo per uscire dalla solitudine e dall’emarginazione» spiega lo psichiatra fondatore della prima comunità Lighea, Giampietro Savuto, alla presentazione dell’iniziativa. Al suo fianco Andrea Kerbaker, amministratore delegato di Progetto Italia (Telecom), l’azienda che ha offerto il supporto tecnologico. Con loro, la redazione di Mattiperilblog, una squadra composta da ex ospiti, ospiti e operatori con tanto di direttore e sottoposti, impegnati a stimolare la partecipazione, proponendo temi di discussione e riflessione.
Gioia
Cos’è una “comunità lighea”? Da quel che ho letto sembra un aiuto per coloro che non riescono ad uscire da se stessi, a esprimere la loro opinione o a unire chi non se la sente o non può.
Perché non provi a cercarlo? 🙂