elezioni in iraq

 BAGHDAD – Due persone sono morte e almeno sei sono rimaste ferite quando un razzo ha colpito l’ambasciata degli Stati Uniti nella Zona verde a Baghdad. Lo riferiscono fonti dell’ambasciata. Il razzo ha colpito l’ambasciata nella super fortificata Zona verde, subito dopo il calare della sera della vigilia delle prime elezioni multipartitiche in mezzo secolo in Iraq. L’esplosione e’ stata udita nel centro della citta’ e le sirene d’allarme sono risuonate nella Zona verde subito dopo la deflagrazione. ”Si e’ trattato di un razzo. Due persone sono morte e almeno sei sono rimaste ferite”, ha detto una fonte diplomatica americana.

PER IL PRESIDENTE LA MAGGIORANZA NON VOTERA’
Il presidente iracheno Ghazi al Yawar ritiene che la maggior parte degli iracheni non votera’ domani, nelle prime elezioni multipartitiche da oltre cinquant’anni.

VOTO, ALLAWI ESORTA AD ANDARE ALLE URNE
Il primo ministro Iyad Allawi ha lanciato un appello agli iracheni ”di tutte le religioni e gruppi etnici” perche’ sfidino la violenza dei militanti e vadano a votare domani nelle prime elezioni multipartitiche in cinquant’anni. ”I nostri nemici stanno cercando di distruggerci e … fermare il processo politico delle nostre elezioni e quello in generale”, ha detto Allawi, alla televisione Sky. ”Ho chiesto agli iracheni di partecipare alle elezioni, in Iraq e fuori, sunniti, sciiti, curdi e cristiani. Devono partecipare perche’ stiamo costruendo il futuro e la gente deve prendere il destino nelle sue mani”.

VIGILIA DI PAURA IN ATTESA DEL VOTO
E’ una vigilia di paura, quella che gli iracheni stanno vivendo oggi in attesa del voto di domani. Una paura constantemente alimentata dagli attacchi terroristici che continuano, nonostante le drastiche misure di sicurezza entrate in vigore gia’ da ieri pomeriggio.

L’episodio piu’ sanguinoso della mattinata si e’ verificato a Khanaqin, a Nord-Est di Baghdad, non lontano dal confine con l’Iran, dove un attentatore suicida e’ giunto a piedi davanti ad un centro militare americano-iracheno e ha fatto esplodere l’ordigno che aveva indosso. Il bilancio, secondo quanto hanno riferito fonti militari americane, e’ di otto morti, tre soldati iracheni e cinque civili.

Un ufficiale della polizia della stessa citta’, il colonnello Mahmud Abdallah, ha dal canto suo riferito di una autobomba guidata da un attentatore suicida fatta esplodere davanti alla sede di un partito turcomanno a Khanaqin. L’attacco, ma non e’ ben chiaro se sia lo stesso descritto fa fonti militari americane, ha causato, secondo il colonnello, la morte di cinque civili, tra cui un bambino. Poco prima, a Baghdad, i soldati della Guardia nazionale irachena erano riusciti a far saltare in aria prima che potesse raggiungerli una Chevrolet Doplhin carica di esplosivo. Secondo quanto hanno raccontato dei testimoni, l’attentatore ha bloccato il pedale dell’acceleratore ed e’ saltato fuori dall’auto in corsa. I soldati si sono resi conti della minaccia incombente e a raffiche di mitra sono riusciti a far esplodere l’autobomba prima che potesse raggiungerli.

Frattanto si e’ appreso che due soldati americani sono morti ieri quando l’elicottero OH-58 Kiowa su cui si trovavano si e’ schiantato al suolo a sud-ovest di Baghdad. Secondo quanto ha affermato il Comando Usa in un comunicato, si e’ trattato di un incidente. Tutto questo avviene quando ormai sono entrate in vigore le misure di sicurezza straordinarie decise dal governo, che prevedono tra l’altro il coprifuoco notturno, la chiusura dell’aeroporto di Baghdad e delle frontiere terrestri e una eccezionale vigilanza nelle citta’ principali del Paese, il che ostacola peraltro la diffusione delle notizie.

Ciononostante, nella capitale poco fa sono state udite almeno tre fortissime esplosioni, provenienti dalla super fortificata zona verde al centro della citta’ e seguite da una intensa sparatoria. Per il momento, non se ne conosce l’origine.

IERI 45 ATTACCHI A SEGGI, IN GENNAIO 400 IRACHENI UCCISI
Dall’inizio di gennaio circa 400 iracheni sono stati uccisi e nella sola giornata di ieri 45 seggi sono stati attaccati. Lo ha detto un alto ufficiale dell’esercito americano. L’ufficiale, che ha chiesto l’anonimato, ha precisato che le vittime irachene erano civili e membri delle forze di sicurezza iracheni. Secondo il militare le vittime sono cadute a causa della campagna orchestrata per sabotare le elezioni generali di domani. ”Ieri – ha detto l’ufficiale – ci sono stati 45 attacchi contro altrettanti seggi” destinati allo scrutinio che si terra’ domani e che e’ considerato un momento storico per il paese. 
 
© Copyright ANSA Tutti i diritti riservati 29/01/2005 19:00

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By provenzanodj2002

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