iraq, Al Qaeda dichiara guerra apertà alle elezioni

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DUBAI (Reuters) – Una registrazione su un nastro attribuita all’alleato di al Qaeda Abu Musab al-Zarqawi ha dichiarato oggi "guerra dura" alla democrazia in Iraq, a una settimana da quando gli elettori dovranno recarsi alle urne.

La voce registrata del militante giordano, ancora fuggitivo e in cima alla lista Usa dei ricercati, ha chiesto ai musulmani sunniti di opporsi al voto, che viene definito un complotto organizzato da Stati Uniti e dai musulmani sciiti.

"Abbiamo dichiarato un’aspra guerra al principio della democrazia e a tutti coloro che vogliono metterlo in pratica", ha detto uno speaker che si è identificato come Zarqawi in una registrazione diffusa su Internet.

"I candidati alle elezioni cercano di diventare dei semidei, mentre quelli che votano per loro sono degli infedeli. E con Dio come testimone, li ho informati (delle nostre intenzioni)", ha detto.

La rete di Zarqawi ha preso di mira politici e decapitato diversi ostaggi stranieri. Nonostante una taglia di 25 milioni di dollari sulla sua testa, il capo della rete di al Qaeda in Iraq è riuscito a sfuggire alla caccia all’uomo scatenata dagli Usa.

Il suo gruppo ormai quotidianamente attacca diversi obiettivi — in particolare in vista dell’appuntamento elettorale — e ha suscitato timori di un bagno di sangue durante le elezioni di domenica, le prime dall’invasione a guida Usa nel 2003 che ha rovesciato il regime di Saddam Hussein.

lattugo

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