Una “dolce” speranza
Al congresso mondiale sul lavoro minorile di Firenze, è stato dato dal presidente dell’ associazione mondiale delle aziende produttrici di cacao un importantissimo annuncio : a partire dal 2005 u
na certificazione indichera’ che il cioccolato che stiamo mangiando non e’ stato prodotto con cacao proveniente da piantagioni in cui sono sfruttati bambini lavoratori. Tra le aziende che hanno aderito all’ iniziativa, c’e’ anche la Ferrero.
Mr Rysgaard , dirigente di una importante ditta produttrice di cioccolato danese e presidente dell’associazione mondiale ha detto :
”Non solo avremo questa certificazione, ma ci impegneremo anche a monitorare la situazione in tutte le fattorie dove si raccoglie cacao. Non ci basta la certificazione, vogliamo avere la certezza che i bambini siano esclusi da un ciclo produttivo che li sfrutta”.
L’ iniziativa della ”Confindustria mondiale del cacao” è un segno di quanto possono incidere sul ciclo produttivo le politiche internazionali contro lo sfruttamento dei minori.
”Abbiamo iniziato a pensare di fare qualcosa per tutelare i bambini tre anni fa, quando fummo scioccati da una denuncia della stampa internazionale secondo cui nell’industria del cacao c’era un grande abuso di minori lavoratori”, racconta Rysgaard. Ciò ha convinto l’associazione mondiale produttori di cioccolato e il governo americano, ad istituire una fondazione internazionale per il cacao composta da 12 membri, sei rappresentanti degli industriali e sei di sindacati e consumatori (che sono espressione di 68 assoaiazioni non governative). Tra questi c’e’ il presidente del Global March against child labour, Kailash Satyarthi, animatore del convegno fiorentino.
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”L’attivita’ lavorativa – aggiunge Rysgaard – deve permette al bambino anche di studiare e giocare, oltre ad incrementare il reddito familiare. Ma il minore non puo’ essere sfruttato. In quel caso da quella fattoria non prenderemo cacao”.
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Yata21
è bello sapere che saranno fatti sempre più controlli per lo sfruttamento minorile e anche che non avremo la preoccupazione di mangiare cibo prodotto da minori. topolina 007