Mafia siciliana …

Mafia siciliana

Calderone, boss della mafia siciliana, nel 1987, a pochi mesi dall’arresto, decide di raccontare a Giovanni Falcone ciò che sa
Pino Calderone fornirà a Falcone molte preziose informazioni sulla mafia siciliana e non solo. Fra le tante notizie
alcune relative all’iniziazione: puntura di un dito, qualche goccia di sangue su una piccola immagine sacra poi bruciata, perché quella sorte toccherebbe al traditore. Si spiega inoltre il divieto al furto agli appartenenti alla mafia, la necessità di non avere rapporti con le forze dell’ordine, di non guadagnare con la prostituzione, di non praticare rapporti con le donne di altri mafiosi. Calderone vede che il proprio padre bacia altri uomini, i compagni di Cosa Nostra, e prima ancora di capirne il significato più profondo ne assorbe la mentalità. “La mafia, in un ambiente in cui l’istruzione è poca, si legge poco e si avvertono scarsi influssi dall’esterno, diventa tutto. Il mafioso viene stimato perché uomo d’onore, non perché ricco”. Calderone ebbe a dire, in modo accorato, agli uomini della mafia: “Ascoltate ciò che vi sto dicendo. Fermatevi un momento a pensare. Cercate di salvarvi. Altrimenti non vi sarà misericordia per voi. Dio non vi perdonerà mai per i lutti e le sventure che portate. Siete gli uomini del disonore”.


fonte: organizzazioni criminali

by bass8







Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.