IL MICROCREDITO UNO STRUMENTO PER LA LOTTA ALLA POVERTA’
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“Il microcredito permette ai poveri e agli scalzi di accedere a una opportunità che di solito è esclusivo appannaggio dei ricchi. Accade così che quegli aspetti della società che sembravano rigidi, fissi e inamovibili comincino a diventare più fluidi, e attraverso lo sviluppo economico le persone si affranchino da tutto un insieme di ingiunzioni e regole”.
(Muhammad Yunus, Graamen Bank)
Il microcredito è uno strumento di sviluppo economico, che permette alle persone in situazione di povertà ed emarginazione di aver accesso a servizi finanziari cioè di ottenere un piccolo prestito che in genere viene negato loro dalle banche.I poveri non hanno accesso al credito perché non offrono garanzie e perché è alto il rischio di mancato rimborso; inoltre le rate che sono in grado di pagare sono troppo basse perché le banche ne traggano profitto.
Il microcredito è nato per dare la possibilità ai poveri di accedere al credito secondo modalità adeguate al povero, ha conseguito risultati molto apprezzabili. Il livello delle sofferenze (cioè i crediti non restituiti alla scadenza del prestito) è molto contenuto : uno studio della Banca Mondiale conferma che i programmi di microcredito accrescono gli standard di vita soprattutto per le donne e i loro familiari. Anche se la microfinanza non dovrebbe essere l’unico strumento per la riduzione della povertà. Non basta dare il denaro al povero : occorre educare all’uso del denaro. Da questo punto di vista le donne si sono rivelate molto più affidabili degli uomini. Un elemento che accomuna le più riuscite iniziative di microcredito nel mondo non sviluppato è il ruolo accentuato del finanziamento alle donne. Se le donne negli ultimi anni sono riuscite ad avviare iniziative economiche autonome, lo si deve in gran parte alla concessione di microcrediti e prestiti.
Una banca un po’ particolare è la Grameen Bank, fondata nel 1976 da Muhammad Yunus ( professore di economia dell’università di Dacca) in Bangladesh: una banca rurale (graamen in bengalese significa contadino) che concede prestiti e supporto organizzativo ai più poveri, altrimenti esclusi dal sistema di credito tradizionale. Oggi Grameen Bank ha più di 2,4 milioni di beneficiari e il tasso di restituzione dei prestiti (che si aggirano in media sui 100 dollari l’uno) è altissimo, circa il 98%. Il 95% dei beneficiari di Grameen è rappresentato dalle donne che in Bangladesh sono le più povere e le più emarginate, perché sono considerate come le più attendibili nella restituzione del prestito e infine perché sentono maggiormente il senso della famiglia e sono coloro che si occupano dell’educazione dei figli. www.grameen-inf.org
Il potenziale contributo del microcredito alla lotta alla povertà è ora riconosciuto dalle istituzioni mondiali deputate a sostenere lo sviluppo 1) nel 1995 la Banca Mondiale ha avviato un programma di microcredito 2) Le Nazioni Unite hanno approvato una risoluzione sull’importanza del microcredito come strumento per sradicare la povertà. La risoluzione è significativa in quanto per la prima volta e in modo esplicito riconosce che i programmi di microcredito si sono rivelati efficaci nel liberare migliaia di persone, soprattutto le donne, dallo sfruttamento e dalla povertà. Questi programmi hanno inoltre aumentato la pertecipazione di chi ne ha beneficiato ai processi economici e politici e si sono rivelati determinanti nel processo globale di sviluppo umano e sociale.
La sempre maggiore attenzione al microcredito ha portato all’organizzazione del primo Microcredit Summit nel febbraio 1997 con la partecipazione di rappresentanti di ONG, banche , agenzie delle Nazioni Unite, Governi nazionali, istituzioni internazionali. L’obiettivo è quello di strappare 100 milioni di famiglie alla povertà entro il 2005 .Nel complesso il microcredito cresce nel mondo ad un tasso del 30% annuo; solo il 2% dei 500 milioni di microimprese esistenti nel mondo – che rappresentano fino al 50% di certe economie nazionali – ha accesso al credito. Il restante 98% ne è scoperto e può rivolgersi solo agli usurai che molto spesso sono le stesse persone per cui si lavora
Yata 21
Le mie fonti: www.oneworld.net www.bancamondiale.org www.corus.it www.onuitalia.it
Grazie Yata, il tuo articolo è un preziosissimo regalo per la festa della donna
carla