Questo è il mio ottavo post sui robot e sapete quanta fatica ho fatto a trovarlo…. tantissima!!!!!!!!!! Spero che v piaccia xchè un duro lavoro è valido solo se piace. Leggetelo e commentate!!!!
Negli ultimi anni l’intelligenza artificiale e le tecnologie multimediali si sono messe al servizio dei beni culturali.
Il museo è il luogo ideale di sperimentazione perché prevede l’integrazione tra diversi elementi: la struttura-contenitore, le opere-contenuto e un percorso logico di fruizione, con lo scopo di sollecitare nel visitatore un’esperienza il più possibile interessante e coinvolgente. Un ruolo importante gioca la scelta dell’apparato comunicativo, che non deve risultare invasivo, perché «la comunicazione è intrinseca all’opera d’arte; quest’ultima si realizza, infatti, solo quando l’atto comunicativo viene completato, e cioè raggiunge con successo i suoi destinatari». A sua volta ogni visitatore è portatore di un proprio mondo che dialoga con l’opera stessa, quasi come nell’incontro tra due persone.
A questo scopo sono state ideate visite particolari con i robot museali, che possono fungere da divulgatori d’informazioni e intrattenitori, oltre che da accompagnatori. Il pioniere in questo campo è stato «Rhino», realizzato nel 1987 dall’Università di Bonn, sulla piattaforma B21r della RWI. Gemello di Rhino, ma dotato di buon senso, «CiceRobot» (alias Cicerone) il prototipo di accompagnatore sviluppato dalla Facoltà di Ingegneria Informatica dell1 Università di Palermo; si muove nell’ambiente non in modo reattivo ma pianifica il movimento combinando la tecnologia Cyc ideata da Douglas Lenat e simulazione 3D (Progetto PDL Cyborg). Il robot consente una visita personalizzata, in base al profilo dell’utente che s’imposta all’ingresso. Un computer palmare (in wireless) permette all’utente di ottenere informazioni specifiche dal server o di chiedere al robot di seguirlo. Il ricevitore di segnali GPS sul palmare localizza la posizione del visitatore in spazi aperti, come parchi archeologici, o con ampie vetrate, rilevata dal sistema satellitare, mentre l’integrazione tra il robot e il palmare è realizzata con sistemi ad agenti mobili su piattaforma Jade-Leap fornita da TI-Lab (Telecom Italia Lab) di Torino.
Se volete saperne di più vi consiglio di cliccare ici
Ps: ho scritto il post colorato cn tonalità primaverili xchè secondo me mette + allegria e poi xchè j’aime la primavera!!!!!!!!! E voi????
Anch’io amo la primavera! 🙂
… e il tuo post è davvero interessante, ma solleva anche molti interrogativi: wireless? segnali GPS? tecnologia Cyc? :-/
Gentile Carla, sento il dovere di chiederti umilmente perdono perche’ solo ora ho scoperto che esiste in splinder una forma di messaggi tra i quali ho trovato ne ho trovato uno tuo in data 24 dic 2005, augurale per il mio compleanno. Cosi’ scopro ora anche il tuo blog davvero tanto interessante. Ti giunga percio’ il mio grazie anche con tanto mio spiacevole ritardo.
🙂
Prof prometto che appena ho un po’ di tempo faccio i link su quei termini particolari per rendere più chiaro ttt!! fede
prof. prometto che appena ho 1po’ di tempo metto i link per spiegare quei termini!!!!!!!!!! ciao fede
ops…l’ho scritto2volte… vabbè:repetita juvant!!!!!!!!!
aspettiamo allora!
Ma qualcun altro potrebbe dare una mano…. 😉
Io, forse????????
CroWordsFires
… perché no? 🙂