MA GLI ANDROIDI SOGNANO LE PECORE ELETTRICHE?

Ciao sono vonnie e questo è il mio primo post…
Non sono certo inoffensivi e servizievoli come i robot di Asimov, o folli assassini come quelli che comparivano nelle storie dei pulp magazines. Ma gli androidi di "Blade Runner" sono tuttavia un po’ gli uni un po’ gli altri, e tuttavia possiedono una loro anima che li rende unici. Forse più che di "Blade Runner" dovremmo parlare di "Ma gli androidi sognano pecore elettriche?", che è il vero titolo della geniale storia di Dick da cui Ridley Scott ha tratto l’ormai famosissimo film. Gli androidi del romanzo e quelli del film sono molto diversi, così come sono diverse le storie di cui sono indiscutibili protagonisti.

I primi, quelli del romanzo, hanno nei loro cervelli un forte gap rispetto a quelli umani che li rende inferiori e incapaci. I secondi, quelli del film, sono però molto più letali e al contempo molto più umani dei primi. Una notevole differenza sta nel fatto, come Rick Deckard sottolinea nel romanzo, che gli androidi sono inferiori perché mancano dell’istinto di conservazione, ciò che forse è l’elemento più caratterizzante dell’essere umano.Infatti quando Deckard mette con le spalle al muro i suoi androidi, questi ultimi si lasciano prendere dal senso dell’inevitabilità, non lottano fino all’estremo come farebbe una tigre o – curioso il paragone – un essere umano di fronte alla certezza della morte. Gli androidi di "Blade Runner", diversamente, sono invece fortemente dotati dell’istinto di conservazione: essi vogliono lottare a tutti i costi contro l’inevitabile morte che li raggiunge dopo cinque anni di funzionamento.

se volete saperne di più.. ciao vonnie
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