Enel
L’Enel S.p.A. è l’azienda principale in Italia e la seconda in Europa tra quelle fornitrici di energia elettrica.Dal 1992 è una società per azioni, in parte privatizzata. Fino al 1999 era monopolista statale del settore, escluse alcune aziende municipalizzate ed investitori – stranieri e non – minori. Tuttora il Ministero dell’Economia e delle Finanze italiano è l’azionista di riferimento, con una quota diretta ed indiretta del 31%.Enel produce, distribuisce e vende elettricità e gas in tutta Europa, Nord America e America Latina. Enel è anche il secondo operatore nel mercato del gas naturale in Italia, con circa 2,6 milioni di clienti e una quota di mercato del 10% circa in termini di volume.Lavorano in Enel oltre 80.000 persone che gestiscono un parco centrali molto diversificato tra idroelettrico, termoelettrico, nucleare, geotermico, eolico e fotovoltaico e altre fonti rinnovabili. Circa il 44% dell’energia elettrica prodotta da Enel è priva di emissioni di anidride carbonica. Nel 2009 Enel ha conseguito ricavi per oltre 64 miliardi di euro. Il Margine operativo lordo (MOL) si è attestato a 16 miliardi di euro mentre l’utile netto è stato di 5,4 miliardi di euro. Per prima al mondo, Enel ha sostituito presso tutti i suoi clienti 32 milioni i tradizionali contatori elettromeccanici con moderni contatori elettronici i quali consentono una lettura dei consumi in tempo reale e una gestione a distanza dei contratti. Una innovazione indispensabile per lo sviluppo delle reti intelligenti che ha attirato l’interesse di molte utilities in tutto il mondo: in Spagna Endesa è in procinto di installare 13 milioni di contatori elettronici ai suoi clienti. È stato inoltre utilizzato un sistema a onde convogliate in collaborazione con l’americana Echelon Corporation. Completata la fase di crescita internazionale, Enel è ora impegnata nel consolidamento delle attività acquisite e nell’ulteriore integrazione del suo business.1962 L’Enel fu istituito dal Governo Fanfani IV, con la delibera della camera dei deputati del 27 novembre 1962, diventata poi legge il 6 dicembre 1962, su proposta dell’onorevole Aldo Moro, il quale accolse le richieste in tal senso del Partito Socialista Italiano. Tale legge prevedeva la nazionalizzazione delle aziende e delle imprese operanti nel settore della produzione, commercializzazione, distribuzione, trasporto di energia elettrica, nonché di tutte quelle operanti in settori funzionalmente e tecnicamente connessi. I socialisti, in particolare su spinta di Riccardo Lombardi condizionarono il loro sostegno al governo proprio alla nazionalizzazione dell’energia elettricaTra il 2002 e il 2004 la conclusione del processo di riassetto previsto dal decreto Bersani, l’uscita da settore dell’acqua e la vendita del patrimonio immobiliare dell’azienda, permettono a Enel di mettere in atto una nuova strategia di focalizzazione sul core business dell’energia.Enel si impegna in un processo di diversificazione delle fonti energetiche per ridurre la dipendenza dal petrolio e dal gas e, di conseguenza, anche il prezzo dell’energia.Il 30 luglio del 2008 Enel inaugura a Civitavecchia la nuova centrale a carbone pulito, il cui progetto era partito alla fine del 2003. Si tratta di una riconversione di un vecchio impianto a olio combustibile. La nuova centrale ha una capacità totale di 1.980 MW, è composta da tre gruppi ed è in grado di soddisfare il 50% del fabbisogno di energia elettrica nel Lazio. Grazie alle migliori tecnologie utilizzate, l’impianto riduce tutte le emissioni dell’88%, e le emissioni di anidride carbonica del 18%. Enel ha in progetto un’analoga riconversione a Porto Tolle dove è ancora in corso l’iter autorizzativo.Per quanto riguarda il gas Enel ha concluso da qualche anno la realizzazione di 5 centrali a ciclo combinato che hanno sostituito gli impianti tradizionali a gas, aumentando l’efficienza e riducendo le emissioni. Enel, con la società Nuove Energie, sta inoltre portando avanti un progetto di realizzazione di un rigassificatore da 8 miliardi di metri cubi a Porto Empedocle, il cui iter autorizzativo è alla fase finale. L’impianto permetterà di importare il gas in Italia in forma liquida, attraverso apposite navi metaniere, riportarlo poi allo stato gassoso e immetterlo nella rete di distribuzione.Aumenta in questi anni anche l’attenzione agli aspetti etici, riconosciuta a livello mondiale con l’inclusione di Enel nei più prestigiosi indici borsistici che tengono conto dell’impegno delle aziende nella Corporate Social Responsibility.Concluso l’adempimento degli obblighi previsti dalla legge italiana con la cessione di Terna la società che gestisce la rete nazionale di trasmissione, Enel si dedica a una strategia di internazionalizzazione, finalizzando acquisizioni di grande importanza come quella di Slovenské elektrárne maggior produttore di energia elettrica della Slovacchia e secondo dell’Europa Centro-orientale, di alcune società di distribuzione in Romania, della Genco Russa Ogk 5 e della società elettrica spagnola Endesa.A fine 2006 viene presentato un piano a favore dell’ambiente, che prevede investimenti per nuove fonti rinnovabili e per la ricerca e l’applicazione delle migliori tecnologie di abbattimento delle emissioni. In questo ambito, Enel è impegnata sul fronte della cattura e sequestro dell’anidride carbonica con alcuni progetti d’avanguardia, tutti basati sulla tecnologia di cattura post-combustione. Considerati dalla Commissione Europea tra i più interessanti in questo filone, questi progetti hanno per obiettivo la generazione di elettricità da fonti fossili con “emissioni zero” tramite la cattura dei fumi esausti alla ciminiera e la separazione dell’anidride carbonica che, trasformata in liquido, potrebbe così essere stoccata in sicurezza in formazioni geologiche adatte come acquiferi salini o giacimenti esausti di metano o petrolio.A fine 2008/2009, Enel inizia a dismettere una serie di attività per ridurre l’indebitamento finanziario, aumentato negli ultimi mesi, per effetto dell’acquisizione del 92% del capitale di Endesa, tra cui Enel Linee Alta Tensione S.r.l. rete di trasmissione elettrica ad alta tensione, ceduta da Enel Distribuzione S.p.A., nel dicembre 2008 a Terna S.p.A., e Enel Rete Gas S.p.A. che manterrà comunque una quota di minoranza , il 29 maggio 2009 Enel Distribuzione cede per 480 milioni di euro l’ 80% di Enel Rete Gas alla cordata F2i Reti Italia S.r.l. formata da F2I 75% ed Axa Private Equity 25%. Ora il contratto dovrà essere approvato da AGCM e da AEEG.