Energia solare: catturare la potenza di 2.300 soli
Prova a immaginare un ragazzo che punta una lente di ingrandimento su una foglia. La lente concentra i raggi del sole in modo da poter accendere un fuoco. I ricercatori IBM stanno facendo qualcosa di simile con le loro nuove celle fotovoltaiche, o solari.
Nei prossimi cinque anni, potremo utilizzare una tecnologia così innovativa da consentire di catturare enormi quantità di energia solare, l’equivalente di 2.300 soli, in un solo centimetro quadrato.
C’è un solo problema: impedire che la minuscola cella vada in fiamme. La possibilità di concentrare l’energia solare in uno spazio così piccolo comporta temperature che potrebbero sciogliere l’acciaio. Le tecnologie innovative di raffreddamento introdotte da IBM potranno svolgere un ruolo fondamentale per rendere possibile l’operazione.
Grazie a queste innovative celle solari, più efficienti e meno costose delle attuali celle al silicio, potremo convertire l’energia solare in calore ed energia elettrica a basso costo.
Gli scienziati IBM stanno inoltre studiando nuovissime celle solari a “film-sottile”, che potranno essere inserite su supporti flessibili, rendendone possibile l’utilizzo nelle facciate degli edifici, nelle finestre, nei telefoni cellulari, nei computer portatili e persino nell’abbigliamento.
Navigare con la voce: parleremo con il Web e il Web ci risponderà
Nonostante la diffusione del Web nei paesi più sviluppati, solo il 17 per cento della popolazione mondiale ha accesso ad Internet. Uno dei fattori inibitori è la modalità di interazione con i contenuti che richiede l’utilizzo della tastiera e di un monitor. La IBM sta studiando nei suoi centri di ricerca una modalità di interazione, che sarà semplificata a tal punto che navigare sarà semplice quanto lo è oggi effettuare una telefonata.
Nei prossimi cinque anni sarà possibile navigare su Internet utilizzando la voce: potremo leggere e rispondere ai messaggi di posta elettronica, in modalità “hands-free”, ascoltare informazioni cercate tramite tecnologie text-to-speech, come se stessimo conversando con il Web.
Potremo, solo con l’aiuto della voce:
- chiedere dettagli sulla nostra ricetta mentre stiamo cucinando
- aggiornare il blog personale o navigare sul sito di social networking preferito
- trovare recensioni sul ristorante o effettuare la prenotazione del cinema mentre stiamo uscendo di casa
Il Web che parla (o Spoken Web) è il World Wide Web nell’era delle telecomunicazioni integrate e si basa sul concetto di “Voice Site”, gli analoghi dei siti Web, ma accessibili con la voce, quindi anche da un telefono cellulare. Le persone parleranno ai VoiceSite, che potranno fornire, in modalità text-to-speech, i contenuti che si desidera consultare. Le persone navigheranno attraverso link attivabili con la voce per effettuare operazioni, come transazioni di business, che ora sono compiute con la tastiera.
Una soluzione anche per persone che sono impossibilitate a leggere o scrivere, ad esempio persone con handicap, o che non hanno accesso a un personal computer.
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