Oggi con la prof abbiamo preso alcune poesie e le abbiamo “esaminate”.
A me è capitata questa poesia:
La guerra che verrà…
Non è la prima. Prima
ci sonostate altre guerre.
Alla fine dell’ultima
c’erano vincitori e vinti.
Fra i vinti la povera gente
faceva la fame. Fra i vincitori
faceva la fame la povera gente ugualmente.
Ragionando ho pensato e scritto questo:
Cosa conta fare la guerra?
cosa conta fare morire bambini/e,
ragazzi/e, adulti e anziani?
Cosa ci ricavi dalla guerra?
So io cosa conta fare la guerra, non conta un cavolo;
So io cosa conta uccidere bambini/e, ragazzi/e, adulti e anziani
non conta un bel niente;
So io cosa ci ricavi dalla guerra, ci ricavi del male
cioè un bel niente, non ci ricavi un cavolo.
La guerra non è un gioco che chi perde si mette a piangere e
chi vince si mette a prendere in giro quello/i che hanno perso…
Nella guerra chi perde non si mette a piangere
perchè non ne ha il tempo…
e invece chi vince non si mette a prender in giro
quelli che hanno perso, cioè i morti, perchè
moriranno prima di fare tutto questo!!!
Come si fate ad ammazzare i bambini/e, ragazzi/e, adulti e anziani che
ne sanno più di voi che gli uccidete???
So io perchè lo fate…
lo fate perchè quel piccolo organo che vi serve a vivere e ad amare gli altri
lo avete laciato nella pancia delle vostre madri…
Oppure quando siete nati si è staccato da voi e non l’avete più ritrovato in
tutte le vostre vite…!!!…