Approfondimenti

Energia e ambiente!

 

L’aria che respiriamo può essere contaminata da sostanze inquinanti provenienti da industrie, veicoli, centrali elettriche e molte altre fonti. Questi inquinanti rappresentano un grosso problema per gli effetti dannosi che possono avere nei confronti della salute o dell’ambiente in cui viviamo. Le sostanze inquinanti, l’aumento dell’effetto serra, le piogge acide, il buco dell’ozono e molti altri fattori stanno mettendo a serio rischio non solo la nostra esistenza, ma anche la stessa conservazione del pianeta.

  • Si può definire l’inquinamento atmosferico come la presenza nell’atmosfera di sostanze che causano un effetto misurabile sull’essere umano, sugli animali, sulla vegetazione o sui diversi materiali; queste sostanze di solito non sono presenti nella normale composizione dell’aria, oppure lo sono ad un livello di concentrazione inferiore.
    Gli inquinanti vengono solitamente distinti in due gruppi principali: quelli di origine antropica, cioè prodotti dall’uomo, e quelli naturali.
    I contaminanti atmosferici, possono anche essere classificati in primari cioè liberati nell’ambiente come tali (come ad esempio il biossido di zolfo ed il monossido di azoto) e secondari (come l’ozono) che si formano successivamente in atmosfera attraverso reazioni chimico-fisiche.
    L’inquinamento causato da queste sostanze negli ambienti aperti viene definito esterno mentre l’inquinamento nei luoghi confinati, come gli edifici, viene indicato come inquinamento interno.

 

  • L’effetto serra è un fenomeno senza il quale la vita come la conosciamo adesso non sarebbe possibile. Questo processo consiste in un riscaldamento del pianeta per effetto dell’azione dei cosiddetti gas serra, composti presenti nell’aria a concentrazioni relativamente basse (anidride carbonica, vapor acqueo, metano, ecc.). I gas serra permettono alle radiazioni solari di passare attraverso l’atmosfera mentre ostacolano il passaggio verso lo spazio di parte delle radiazioni infrarosse provenienti dalla superficie della Terra e dalla bassa atmosfera (il calore riemesso); in pratica si comportano come i vetri di una serra e favoriscono la regolazione ed il mantenimento della temperatura terrestre ai valori odierni.
    Questo processo è sempre avvenuto naturalmente e fa sì che la temperatura della Terra sia circa 33°C più calda di quanto lo sarebbe senza la presenza di questi gas.
    Ora, comunque, si ritiene che il clima della Terra sia destinato a cambiare perché le attività umane stanno alterando la composizione chimica dell’atmosfera. Le enormi emissioni antropogeniche di gas serra stanno causando un aumento della temperatura terrestre determinando, di conseguenza, dei profondi mutamenti a carico del clima sia a livello planetario che locale. Prima della Rivoluzione Industriale, l’uomo rilasciava ben pochi gas in atmosfera, ma ora la crescita della popolazione, l’utilizzo dei combustibili fossili e la deforestazione contribuiscono non poco al cambiamento nella composizione atmosferica.

  • Con il termine piogge acide si intende generalmente il processo di ricaduta dall’atmosfera di particelle, gas e precipitazioni acide. Se questa deposizione acida avviene sotto forma di precipitazioni (piogge, neve, nebbie, rugiade, ecc.) si parla di deposizione umida, in caso contrario il fenomeno consiste in una deposizione secca. Solitamente l’opinione pubblica fa invece coincidere il termine piogge acide con il fenomeno della deposizione acida umida. Le piogge acide sono causate essenzialmente dagli ossidi di zolfo (SOx) e, in parte minore, dagli ossidi d’azoto (NOx), presenti in atmosfera sia per cause naturali che per effetto delle attività umane. Se non entrano in contatto con delle goccioline d’acqua, questi gas e soprattutto i particolati acidi che da loro si formano pervengono al suolo tramite deposizione secca. Questa deposizione può avvenire secondo meccanismi differenti dettati principalmente dalle dimensioni delle particelle (per impatto e gravità), dallo stato d’aria a contatto con la superficie ricevente e dalla struttura chimica e fisica della superficie stessa. In ogni caso i depositi secchi di SOx e di NOx conducono rapidamente alla formazione dei relativi acidi al suolo.
    Nel caso in cui questi gas entrino in contatto con l’acqua atmosferica allora si originano degli acidi prima della deposizione. In presenza di acqua gli ossidi di zolfo originano l’acido solforico, mentre gli ossidi di azoto si trasformano in acido nitrico; di conseguenza queste sostanze causano un’acidificazione delle precipitazioni. In effetti da alcuni decenni in molte zone del pianeta si sono registrate precipitazioni piovose, nevose, nebbie e rugiade con valori di pH significativamente più bassi del normale (pH 5,5), cioè compresi tra 2 e 5. L’azione degli acidi che si formano direttamente in sospensione oppure al suolo provoca l’acidificazione di laghi e corsi d’acqua, danneggia la vegetazione (soprattutto ad alte quote) e molti suoli forestali. Oltre a questo, le piogge acide accelerano il decadimento dei materiali da costruzione e delle vernici; compromettono poi la bellezza ed il decoro degli edifici, delle statue e delle sculture patrimonio culturale di ogni nazione.
    Da notare che, prima di raggiungere il suolo, i gas SOx e NOx e i loro derivati, solfati e nitrati, contribuiscono ad un peggioramento della visibilità ed attentano alla salute pubblica.

  • Il buco dell’ozono                                                                                                 La stratosfera terrestre contiene una concentrazione relativamente alta di ozono, un gas costituito da tre atomi di ossigeno (O3) e che rappresenta un vero e proprio schermo nei confronti delle pericolose radiazioni ultraviolette (raggi UV) provenienti dal sole. Ogni anno, durante la primavera dell’emisfero australe, la concentrazione dell’ozono stratosferico nell’area situata in prossimità del Polo Sud diminuisce a causa di variazioni naturali. Purtroppo, a causa degli inquinanti rilasciati in atmosfera, sin dalla metà degli anni settanta questa periodica diminuzione è diventata sempre più grande, tanto da indurre a parlare del fenomeno come del “buco dell’ozono”. Recentemente si è comunque individuato un assottigliamento della fascia di ozono anche in una piccola zona al polo Nord, sopra il Mare Artico, fatto che potrebbe preludere alla formazione di un altro buco dalla parte opposta.
    In effetti il fenomeno non rappresenta nient’altro che l’aspetto più evidente della generale e graduale diminuzione dell’ozono nella stratosfera. Il problema è estremamente importante in quanto una riduzione dell’effetto schermante dell’ozono comporta un conseguente aumento dei raggi UV che giungono sulla superficie della Terra. Nell’uomo l’eccessiva esposizione a questi raggi è correlata ad un aumento del rischio di cancro della pelle, generato a seguito delle mutazioni indotte nel DNA delle cellule epiteliali. I raggi ultravioletti possono causare inoltre una inibizione parziale della fotosintesi delle piante, causandone un rallentamento della crescita e, nel caso si tratti di piante coltivate, una diminuzione dei raccolti. I raggi UV possono anche diminuire l’attività fotosintetica del fitoplancton che si trova alla base della catena alimentare marina, causando di conseguenza uno scompenso notevole a carico degli ecosistemi oceanici.

Le informazioni derivano da:            non solo aria web divisions.                        

                                                                                   SOFY 😀       3°C

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Enrico Mattei il “corsaro” del petrolio.

L’ EREDITA’ PIU’ PREZIOSA.

Nel 1906 nasceva Enrico Mattei, figura centrale nella storia del sistema industriale nazionale e internazionale. Passione, visione strategica, innovazione: gli ideali che Enrico Mattei ha trasmesso a Eni hanno portato la Società a crescere fino a diventare la sesta compagnia petrolifera mondiale.

      Nei giorni successivi alla tormentata fine della guerra civile in Italia, Enrico Mattei venne incaricato di liquidare le attività dell’Agip. Invece scelse di disattendere questa indicazione, per conseguire un obiettivo che riteneva fondamentale: garantire al Paese un’impresa energetica nazionale, che dal 1953 si chiamerà Eni, in grado di assicurare quanto serviva ai bisogni delle famiglie e allo sviluppo della piccola e media impresa, a prezzi più bassi rispetto a quelli degli oligopoli internazionali.

 Mattei   riuscì a costruire intorno a sè  una figura mitica. Fu abile nel costituire una rete di collaboratori capaci di muoversi sulla scena internazionale e questo divenne uno dei punti di forza che la società, oltre gli interessi specifici, seppe offrire all’azione diplomatica dell’Italia. Fu tra i primi a coltivare lo spirito di frontiera e il rispetto delle culture diverse. Mattei aveva chiaro che non era  possibile fare strategia internazionale senza conoscere bene i singoli territori su cui si andava ad esplorare. La diversità Eni fu per anni una sorta di eccezione, un’impresa che compiva scelte diverse da quelle della maggioranza dei suoi concorrenti, tanto da sfidare il buon senso comune. Mattei è stato il simbolo di un modo di pensare l’Italia, abbastanza visionario da riuscire a trasformare una nazione sconfitta e contadina in un Paese avanzato con una forte industria energetica.
Saper immaginare il futuro. Questa è l’eredità più preziosa che Mattei ci ha lasciato. Con questa capacità dobbiamo guardare alle sfide di oggi e di domani, per riaffermare ogni giorno il valore dell’energia come motore di crescita per tutti. 

    

BIOGRAFIA. 

Enrico Mattei nasce il 29 aprile 1906 ad Acqualagna (Pesaro) da Angela Galvani e da Antonio, secondo di cinque figli. La famiglia è modesta, il padre brigadiere dei carabinieri. Con la promozione del capofamiglia a maresciallo i coniugi Mattei si trasferiscono a Matelica in provincia di Macerata. Finite le scuole elementari, Enrico entra in collegio a Vasto, dove frequenta la scuola tecnica inferiore. Le ristrettezze della famiglia e la rigida disciplina imposta dal padre lo spingono a cercare subito una sua autonomia, anche economica. Il padre lo fa assumere nella fabbrica di letti di Scuriatti come verniciatore di letti di metallo, nel 1923 entra come garzone alla Conceria Fiore. La carriera di Mattei nell’Azienda è rapida: prima operaio, poi aiutante chimico, infine, a soli vent’anni, direttore del laboratorio.
Intanto riesce ad aprire un negozio di stoffe per la madre. Nel 1927, compiuto il servizio militare, torna a Matelica e diventa collaboratore principale del padrone della Conceria. 

Presto cominciano a sentirsi gli effetti della crisi economica generale e gli affari iniziano ad andare male. Nel 1929 la Conceria Fiore chiude, Mattei si trasferisce a Milano dove continua la sua attività industriale aprendo assieme alla sorella e al fratello la sua prima fabbrica, un piccolo laboratorio di oli emulsionanti per l’industria conciaria e tessile. Nel 1934 fonda l’industria Chimica Lombarda.  Si unisce in matrimonio con Greta Paulas, nel 1936, a Vienna.  Nei giorni successivi alla tormentata fine della guerra civile in Italia viene incaricato di liquidare le attività dell’Agip e di provvedere alla sostanziale privatizzazione degli asset energetici. Mattei sceglie di disattendere questa indicazione, per conseguire un obiettivo che riteneva fondamentale: garantire al Paese un’impresa energetica nazionale, in grado di assicurare quanto serviva ai bisogni delle famiglie. 

Raddoppiò la perforazione dei pozzi, sfruttò al meglio la ricerca mineraria nella Valle Padana, scelse le alleanze necessarie dentro il governo e ai partiti che lo sostenevano per realizzare quanto aveva in mente. Ci riuscì con l’istituzione, nel 1953 dell’Eni – dopo una lunga e travagliata discussione – iniziata nel 1947, tra chi sosteneva ad oltranza l’iniziativa privata e quanti erano fautori di una forte presenza dello Stato nell’economia.
Il 27 ottobre 1962 il suo aereo proveniente da Catania e diretto a Linate precipita a Bascapè (Pavia). Muoiono il presidente dell’Eni, il pilota Irnerio Bertuzzi, e il giornalista americano William Mc Hale. 

ENRICO MATTEI MUORE IN UN MISTERIOSO INCIDENTE AEREO.

ENRICO MATTEI: UN GRANDE UOMO CHE RICORDEREMO PER SEMPRE.

Tratto da : Wikipedia,Eni.

Di Guerrini Virginia .

Classe : 3 A.

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E per le telecomunicazioni: la TV

 Per il mio lavoro di approfondimento ho scelto tra le telecomunicazione, la televisione, che mi ispirava molto! 😀 Comunque da qui si può vedere il lavoro che ho fatto in cui spiego in pratica cos’è la televisione attraverso il programma “GoAnimate”La tv!
Like it? Create your own at GoAnimate.com. It’s free and fun!
Mentre il video al momento non riesco a pubblicarlo era un altro mio video fatto questa volta non da spiegazioni, ma da immagini di “tutti i tipi” della televisione! …

_Paola

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Il presente e le considerazioni per il futuro sull’energia

Ridurre drasticamente la dipendenza dalle fonti fossili pare ad oggi estremamente difficile, in quanto in tutto il mondo occidentale esse sono alla base della disponibilità di energia, anche nei paesi dotati di un vasto parco nucleare (la Francia ad esempio consuma complessivamente più petrolio dell’Italia). Va infatti ricordato che la produzione elettrica costituisce solo una frazione dei consumi totali di fonti fossili di un Paese.

Le fonti energetiche rinnovabili di tipo “classico” (energia idroelettrica e geotermica) sono state già quasi completamente sfruttate dove ritenuto conveniente e quindi sensibili miglioramenti in questo campo non sono immaginabili. Mentre per la combustione di biomassa non si prevede che possa in futuro fornire più che contributi comunque marginali.

Le fonti energetiche rinnovabili nuove, (in particolare eolico e solare), seppure con favorevoli ratei di crescita, sono ancora lontane dal fornire contributi percentualmente significativi; permangono inoltre alcune perplessità riguardo a problematiche quali il non sapere in anticipo quanta energia si potrà produrre con l’impianti a disposizione, nonché (per il fotovoltaico) riguardo costi ancora non competitivi. Altre fonti rinnovabili molto interessanti, come il solare termodinamico (più costante e tecnicamente meno complesso del fotovoltaico), lo sfruttamento delle onde marine o l’eolico d’alta quota, al momento sono in Italia ancora allo stato di prototipi oppure non trovano adeguata diffusione.

Nel 2008 il  governo Berluscuni ha manifestato l’intento di ritornare alla produzione di energia da fonte nucleare con la definizione della “Strategia energetica nazionale”, ipotizzando la costruzione di dieci nuovi reattori, al fine di coprire fino al 25% del fabbisogno nazionale. Tuttavia a due anni di distanza non sono stati ancora individuati i siti che dovrebbero ospitare tali impianti, mentre diverse regioni hanno fatto ricorso o si sono dichiarate comunque contrarie ad ospitare gli impianti sul proprio territorio; considerando inoltre che esperienze simili in altri paesi europei hanno evidenziato che la costruzione di una centrale nucleare può durare anche 7-8 anni (con costi anche superiori a cinque miliardi di Euro), tale soluzione non appare raggiungibile in un futuro molto prossimo.

Non è d’altra parte ipotizzabile una grande diffusione delle centrali termoelettriche a carbone (politica che si scontrerebbe con gli obiettivi posti all’Italia dal protocollo di Kyōto); è quindi da ritenere che, per l’immediato futuro, si proseguirà e verrà ulteriormente incentivata e diversificata la politica di acquisto di energia elettrica dall’estero, associata ai conseguenti adeguamenti delle rete elettrica nazionale anche al fine di mitigare le problematiche poste dall’aleatorietà delle nuove fonti rinnovabili. In tale ambito è previsto il potenziamento dei collegamenti esistenti con l’estero (in particolare con la Francia e la Slovenia), ma soprattutto la costruzione di nuovi collegamenti sottomarini, in particolare con l’area balcanica e nordafricana, al fine di differenziare i mercati d’acquisto dell’energia e ridurre i costi.

Ulteriori benefici potrebbero giungere da eventuali politiche mirate all’incentivazione dell’efficienza energetica e del risparmio energetico

Tratto da wikipedia e da altri siti statistici

Andrea G. IIIA

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ENERGIA DA BIOMASSE

ENERGIA DA BIOMASSE

 Premessa

Le fonti energetiche o fonti di energia, rappresentano le sorgenti di energia a disposizione dell’umanità che possono essere utilizzate per eseguire un lavoro, produrre calore e comunque ottenere una utilità.

Fin dai tempi antichi, e per un lungo periodo della storia umana, le uniche fonti di energia utilizzabili dall’uomo furono la forza umana e animale per produrre lavoro, nonché la combustione di legno o più in generale biomassa, per la produzione di calore.

Una classificazione importante che dobbiamo fare è quella tra fonti esauribili o non rinnovabili di energia (oggi essenzialmente i combustibili fossili come petrolio, carbone, gas naturale – e nucleari – come uranio); e fonti non esauribili o rinnovabili: al presente si tratta essenzialmente delle biomasse (es. legna da ardere), l’energia idroelettrica, energia eolica, geotermica e solare. Le rinnovabili a loro volta possono essere distinte in rinnovabili classiche, ovvero le biomasse, idroelettrico e il geotermico, già da tempo sotto sfruttamento; e le non convenzionali, ovvero l’eolico e il solare, sulle quali si concentrano i maggiori e più recenti sforzi di sviluppo in molti paesi.

Le fonti energetiche oggi più utilizzate sono le fonti non rinnovabili, petrolio, carbone e gas naturale. La disponibilità di queste fonti è attualmente ancora discreta, ma si tratta per definizione stessa di energia non rinnovabile, parliamo perciò di riserve finite. Dove andremo a parare? Come faremo? E’ una inquietante preoccupazione quella che riguarda la loro disponibilità futura, e di conseguenza la crescita del loro prezzo sul mercato negli anni futuri. L’uomo deve pensare a questo ed inoltre (non cosa da poco) alla salvaguardia ed al rispetto dell’ambiente. Ecco perché in questi ultimi anni in particolare si studiano molto le energie alternative, le cosiddette energie pulite.

Uno sguardo in modo più approfondito alle biomasse.

BIOMASSE
Cosa sono le biomasse?

Tutti i materiali direttamente o indirettamente provenienti dalla fotosintesi delle piante sono definiti “biomasse”.
• legna
• residui agricoli e agroindustriali

• residui animali
Da questi materiali può essere prodotta energia. La diversità dei materiali comporta, comunque, diverse tecniche per ricavare energia elettrica.

Qualcuno potrebbe dire che forse si ricava poca energia dalle biomasse. Non si direbbe. Oggi una centrale elettrica basata sulle biomasse ha una potenza fino a 80 MW. La fiducia sulle biomasse da parte degli studiosi è talmente alta che si prevede una copertura fino al 40% del fabbisogno energetico mondiale entro il 2050 (questo è stato detto alla conferenza mondiale sulle biomasse nel 2004).
Chiediamoci quali sono i vantaggi delle biomasse.
• L’uso delle biomasse è “neutro” sulle emissioni di biossido di carbonio CO2, perchè sono facilmente riassorbite dalle stesse piante.

• Il materiale organico spesso non utilizzato è rivalutato dalla filiera stessa delle biomasse. Alcuni boschi possono trovare un motivo in più per essere tutelati e preservati rispetto agli altri utilizzi.
• Le biomasse sono un  motivo per dare occupazione alla gente nelle zone tipicamente a rischio di spopolamento, come le comunità montane.

• Qualsiasi materiale di natura organica può essere facilmente “stoccato” per essere utilizzato quando necessario.

L’Italia ha un patrimonio di boschi notevole, purtroppo spesso oggetto di abusi e degrado. La produzione di energia elettrica dalle biomasse potrebbe diventare una grande fonte di energia per il nostro paese se gestita in modo razionale e sostenibile.

ENERGIA DALLE BIOMASSE

Trarre energia dalle biomasse consente di eliminare rifiuti prodotti dalle attività umane, produrre energia elettrica e ridurre la dipendenza dalle fonti di natura fossile come il petrolio. La biomassa è una fonte di energia pulita su cui l’Unione Europea ha deciso di investire al pari dell’eolico.

I biocombustibili sono un’energia pulita a tutti gli effetti, perché liberano nell’ambiente le sole quantità di carbonio che hanno assimilato le piante durante la loro formazione ed una quantità di zolfo e di ossidi di azoto molto inferiore a quella rilasciata dai combustibili fossili.
Il fatto che l’energia dalle biomasse si basi soprattutto sugli scarti di produzione delle attività produttive è un’ulteriore vantaggio economico e sociale, perchè il settore riutilizza e smaltisce rifiuti in modo ecologico.

Le opere di riforestazione in zone semi-desertiche consentono poi di recuperare terreni, altrimenti abbandonati, da destinare alla produzione di biomasse e contemporaneamente migliorare la qualità dell’aria che respiriamo. Le piante svolgono infatti un’importante funzione di “polmone verde” del pianeta, riducendo l’inquinamento e l’anidride carbonica contenuta nell’aria. Le coltivazioni dedicate esclusivamente a produrre biomasse per la produzione elettrica non fanno eccezione a questa naturale caratteristica delle piante.

La Finlandia rappresenta un esempio significativo per descrivere l’importanza delle biomasse e le possibilità di utilizzo. Gran parte degli scarti della lavorazione della carta e del legno dell’industria finlandese sono destinati alle centrali termiche per produrre energia dalle biomasse. Si evita in questo modo di dover stoccare gli scarti in discariche o pagare per il loro incenerimento.
Va comunque fatta attenzione al concetto di biomassa, per non confonderlo con quello della termodistruzione dei rifiuti. Le biomasse sono solo scarti di origine vegetale e non vanno confusi con i rifiuti delle attività umane. Per ridurre l’impatto ambientale è inoltre necessario che le centrali siano di piccole dimensioni e devono utilizzare biomasse locali, evitando in questo modo il trasporto da luoghi lontani (trasporti che sarebbero altamente inquinanti per l’ambiente).

Lucia Adele Nanni III^A

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Professor layton e il futuro perduto

Il nuovo videogioco della eleven- 5 (Società che crea videogiochi) , uscito il 22 ottobre in Italia, non è altro che la nuova avventura del professor Layton e del suo apprendista Liuk per la consol nintendo DS.

google

Lo scopo principale del gioco è quello di svelare gli enigmi che incontrerai nell’avventura che ti permetteranno di andare avanti nel gioco e svelare i piani di Liuk del futuro, diDimitri e salvare Londra.

http://www.youtube.com/watch?v=WnCMkkSFUSU

Layton e Luke intraprendono un viaggio a Londra per vedere una nuova invenzione conosciuta come la macchina del tempo, sotto indicazione di una misteriosa lettera firmata con una data ancora da venire e ipoteticamente scritta da un alter ego diLuke. Accidentalmente, i due attivano un meccanismo che li porterà dieci anni nel futuro.
Nella Londra del futuro incontreranno nuove persone, quali: Luke del futuroe Dimitri Allen. Alla fine si scopre che non hanno viaggiato veramente nel futuro ma che in realtà il meccanismo non è altro che un ascensore che porta nel sottosuolo di Londra e che ilLuke del futuroè Clive, un ragazzo che ha perso i propri genitori in un esplosione per testare la macchina del tempo (di cui cavia era Claire, ex fidanzata diLayton nonché donna amata daDimitri e don Pablo) e che ilprofessor Layton aveva consolato. Dopo aver scoperto l’identità diClive, esso usa una macchina progettata per distruggere Londra. Ilprofessore riesce a fermarlo in tempo e Celeste (donna che si era spacciata per sorella diClaire, anchese lei era la vera Claire) salva Clive. Ilprofessore scopre che Celeste è Claire, la sua fidanzata che era stata catapultata nel presente. Nella scena finale sivede Luke che parte e che abbandona ilprofessor Layton. Dopo mesidalla separazione dei due, Layton riceve una lettera da parte del ragazzino che dice di aver trovato nuovi amici e una nuova scuola dove si sente a suo agio. Inoltre aggiunge che nella sua città è accaduto unfatto alquanto sconcertante e che gli sembra un mistero adatto per ilprofessor Layton e il suo apprendista.La letterafinisce con Luke che dice che non vede l’ora di iniziare quella nuova avventura con ilprofessore e che attende la sua risposta.

I personaggi di questo videogioco sono :
Professor Hershel Layton:Archeologo stimato, noto e abilissimo nella risoluzione di casi e misteri che glivengono posti. Uomo dallo stile inappuntabile e di calma serafica affronta i problemi con un prontezza dispirito e lucidità fuori dal comune. Caratteristica identificante è il suo cilindro, calzato in ogni occasione. La sua frase tipica è “Tutti gli enigmi hanno una risposta”.
Luke Triton: Il giovane, volitivo ed ingenuo apprendista delprofessor Layton chelo segue nelle sue ricerche. È fermamente intenzionato a ripercorrere i passi del suo maestro, ma ha ancora molto da imparare per essere considerato un esperto di rompicapi. Ogni tanto si lascia scappare qualche battuta inopportuna. Ha un rapporto del tutto particolare con gli animali.
Luke del futuro: Luke dieci anni nel futuro, accompagnerà per la durata del viaggioLayton e Luke. La sua storia viene svelata durante il gioco. Verso la fine del gioco si rivela una persona dinome Clive che ha progettato una macchina dalle dimensioni mastodontiche per distruggere la città di Londra come vendetta contro gli scienziati che hannoucciso involontariamente i suoi genitori 10 anni prima e a cuinon è stata data nessuna pena. Uno degli scienziati, nonché il principaleresponsabile della morte dei suoi genitori e di Claire, fidanzata delProfessor Layton, è ilprimo ministro Bill Hawks, al quale tuttavia non viene data nessuna pena.
Flora Reinhold: È la figlia delbarone August Rheinold e di Lady Viola, figliastra diLady Dahlia. Da quando Layton ha risolto l’enigma dellaMela d’Oro ritrovandola in cima alla torre diSt.Mystere, affianca Luke e Layton nelle loro avventure.
Don Pablo: Don Pablo è l’autoproclamatasinemesi diLayton. Nel corso del gioco vengono svelati i motivi per il suo odio verso ilprofessore: erano entrambi innamorati di Claire, chealla fine scelse Layton. Tuttavia decide di collaborare con questi per salvare la città dalla follia diClive. Esperto in meccanica, ha costruito una macchina volante cheha permesso a Celeste di raggiungere la fortezza movente e ha aggiunto un sistema alla macchina diLayton permettendole di fungere come un aereo.
Ispettore Chelmey: È il burbero poliziotto che appare per la prima volta nelPaese dei Misteri come travestimento diDon Pablo e in seguito nello Scrigno diPandora come ispettore a cui è affidato ilcaso. Accompagnerà Layton nella ricerca del Primo Ministro.
Dimitri Allen: È il creatore della macchina del tempo, secondo il volere delprimo ministro Bill Hawk. Nel gioco si scopre a poco a poco, chela sua gioventù è strettamente collegata a quella diLayton. Anche lui desidera vendicarsi contro il Primo Ministro per la morte di Claire. La macchina del tempo, creata da lui, è solo una messa in scena per pianificare la sua vendetta. Tuttavia la prima vera macchina che ha costruito (fatta testare su Claire daBill Hawks) ha ottenuto “una specie” disuccesso, catapultando la ragazza nel futuro. Tuttavia la macchina era piuttosto rudimentale e le molecole di Claire tendevano a ritornare nel passato o nel futuro. Tutti gli sforzi diDimitri per stabilizzare gli atomi sono stati vani.
Connestabile Barton: È l’assistente dell’Ispettore Chelmey e lo segue per quasi tutta l’avventura.
Bill Hawks: Il primo ministro d’Inghilterra è la prima persona ad usare la macchina deltempo sviluppata dal Dr.Allen. La macchinaesplode, e misteriosamente, sia Hawk cheDimitri scompaiono. È oggetto dell’odio diDimitri Allen per il fatto che ha testato un rudimento di macchina del tempo su Claire quando questo presentava ancora delle falle. Il tutto per manie di grandezza.
Quartz e Crystal Arbatro: Marito e moglie, sono proprietari di un negozio di orologi. Vanno ricordati perché questo negozio è quello checatapulta Luke e Layton nella Londra parallela costruita daDimitri.
Claire: Ragazza delProfessor Layton. La sua storia viene raccontata a spezzoni attraverso flashback nel corso del gioco. Creduta morta durante un incidente in laboratorio, si scopre che in realtà la macchina del tempo avevafunzionato, catapultandola nel presente. Compare alla fine col nome inventato diCeleste per aiutare Layton e i suoi alleati a compiere la missione. Alla fine del gioco, essendo le sue cellule instabili, ritorna nel passato (al momento dell’incidente in cuiperse la vita), causando molto dolore a Layton, il quale, per la prima volta nel corso della serie, si toglie il cilindro e lascia vederei suoi capelli.ù

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