Approfondimenti

Ricerca n3: l’acqua

Io ho fatto la ricerca sull’acqua con lo scopo di sapere quali sono i tipi di acqua e anche con lo scopo di sapere cosa accade e dove va a finire l’acqua prima di arrivare alle nostre case. L’acqua è una sostanza molto speciale. In molti miti e numerose leggende religiose, l’acqua gioca un ruolo fondamentale. Nelle storie leggendarie di molte culture, appaiono Dei dell’acqua di ogni sorta. E ogni paese del mondo vanta le sue sorgenti, i suoi fiumi e i suoi laghi sacri. Oltre all’aspetto spirituale, sin dai tempi antichi l’acqua ha un significato legato alla salute. L’acqua pura e pulita è da sempre considerata un “dono degli Dei”. E anche oggi, l’acqua rappresenta un simbolo positivo che ha il potere di stimolarci, calmarci e rivitalizzarci ogni giorno.
Approvvigionamento e distribuzione di acqua
Insieme delle tecniche e dei sistemi di trasporto e distribuzione dell’acqua destinata ad uso domestico, industriale e irriguo. Per ottenere acqua igienicamente sicura per l’uso quotidiano dei vari utenti sono necessari grossi impianti di trattamento.
Le acque
Meteoriche: sono derivate dalle precipitazioni, sono utilizzate in zone molto isolate o povere di acqua. Le acque meteoriche sono pure al momento della loro formazione ma, attraversando l’atmosfera, vengono a contatto con polveri e gas che le possono inquinare. Il contatto poi con le superfici le inquina ulteriormente. Esse vengono accumulate in cisterne e usate di preferenza per l’agricoltura o l’industria. Anche nell’antichità si usavano cisterne per raccogliere acqua piovana e conservarla.

Superficiali: sono quelle di fiumi, laghi naturali e artificiali, sono facilmente contaminate da scarichi e prima di essere usate necessitano di processi di depurazione e potabilizzazione. Sono utilizzate solo per attività industriali.

Profonde: sono quelle delle falde idriche formatesi per infiltrazione delle acque meteoriche nel terreno. Le falde possono essere superficiali e profonde; le prime non sempre sono pure batteriologicamente, dato che lo spessore troppo sottile dello strato di filtraggio, mentre le altre sono batteriologicamente pure e ricche di sali minerali. Queste acque possono essere prelevate direttamente dalle sorgenti o tramite pozzi. Una sorgente si forma quando l’acqua, penetrando nel terreno e incontrando uno strato impermeabile, si raccoglie in un punto e trabocca all’esterno, se si trova allo stesso livello del suolo. Nella nostra provincia le acque utilizzate provengono da:
falde per l’82%,
sorgenti per il 13%,
acque di superficie per il 5%,
come evidenziato nel seguente grafico.

Marine: Un’altra fonte di approvvigionamento sono le acque marine e salmastre, che sono però utilizzate in poche aree, dove è molto scarsa l’acqua dolce. Esse sono di difficile utilizzazione a causa dell’alta concentrazione di sali minerali, soprattutto cloruro di sodio. Il loro uso richiede impianti di dissalazione, la cui gestione è molto costosa. I principali metodi di dissalazione sono:
-la distillazione,
-la separazione per congelamento che sfrutta il fatto che il ghiaccio contiene una quantità ridotta di sale; perciò, fondendo il ghiaccio si ottiene acqua pura,
– la separazione con membrane particolari che trattengono le molecole di cloruro di sodio,
-la filtrazione con resine a scambio ionico che consiste nel filtrare l’acqua con resine che trattengono il cloruro di sodio.

Opere di trasporto
L’impianto di trasporto è costituito da tutte le opere necessarie per convogliare le acque dagli impianti di captazione agli impianti di distribuzione. Si tratta di tubature dette condotte adduttrici che portano l’acqua ai serbatoi di distribuzione costituiti da grosse cisterne. L’acqua procede nelle condotte o per il dislivello del suolo o spinta da pompe elettriche. I serbatoi, posti in posizione elevata rispetto agli edifici che devono approvvigionare, servono a raccogliere l’acqua e conservarne una certa quantità per i momenti di maggior consumo.

Opere di distribuzione
Per impianto di distribuzione si intende il complesso delle condotte che portano l’acqua dai serbatoi agli edifici che devono essere serviti; esso sfrutta il principio dei vasi comunicanti.

Uso quotidiano dell’acqua
Aprendo un rubinetto ed avendo subito tutta l’acqua che ci serve soddisfiamo le nostre necessità fisiologiche ed igieniche. L’acqua che arriva nelle nostre case deve soddisfare diversi parametri ed avere particolari caratteristiche, deve cioè essere potabile. Il consumo d’acqua a persona in Italia varia in media tra gli 80 litri al giorno dei piccoli centri abitati e i 600 litri al giorno dei nuclei urbani maggiori, ma varia sensibilmente anche nel corso della giornata e nei diversi periodi dell’anno. Tuttavia più persone preferiscono non utilizzare l’acqua dell’impianto domestico per bere ma acquistano a questo scopo una delle tante acque minerali presenti sul mercato, diverse a seconda dalla quantità e del tipo di minerali presenti.

Fonti:
-http://www.ips.it/scuola/concorso_99/acqua_1/acquedotto.html
-http://it.encarta.msn.com
-http://www.brita.net

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informatica: pregi e difetti..

Da circa trent’anni si è avviata una nuova fase del progresso umano, “la rivoluzione informatica”. In brevissimo tempo i computers hanno avuto una enorme diffusione, specialmente da quando i grandi calcolatori, che occupavano almeno una stanza soltanto per contenere la memoria, sono stati sostituiti dai personal computers, dotati di software semplici da usare e di grande utilità per milioni di persone. La tecnologia informatica è in continua evoluzione e annualmente vengono “sfornati” centinaia di programmi e sempre nuovi sistemi accessori: pensiamo ai modem, con i quali possiamo collegarci via telefono con un qualsiasi computers, ovunque nel mondo; pensiamo ai lettori CD, sempre più sofisticati ed anch’essi ormai quasi superati; pensiamo, infine, ai programmi che ci consentono di “parlare” con i nostri computers usando la viva voce.

Pensiamo, ad esempio, agli innumerevoli vantaggi che porterà alla medicina e al progresso scientifico poter “viaggiare” all’interno del corpo umano per scoprire le cause delle malattie, per  prevenirle e curarle, magari con la microchirurgia. Un’altra area applicativa è la telerobotica, che consente di pilotare strumenti nei luoghi altrimenti inaccessibili, come le profondità del mare o del sottosuolo, o lo spazio siderale; anche il settore della progettazione architettonica, dall’ingegneria civile ed edile all’arredamento, dal restauro di antichi e preziosi edifici alla costruzione di moderni e funzionali ambienti di vita e lavoro consente vaste applicazioni della realtà virtuale. Ma il campo in cui, certamente, essa ha avuto maggiore diffusione è quello del “gioco”: stando comodamente seduti in casa propria è possibile, attraverso i programmi interattivi, compiere viaggi in mondi “lontani” (nel tempo, nello spazio e nella realtà), immaginarsi diversi, pilotare automobili da corsa, aerei supersonici, astronavi, divenire eroi positivi, o negativi. Con la realtà virtuale, insomma, si apre all’uomo un mondo tutto nuovo, da scoprire o da creare a proprio piacimento, poiché non vi sono limiti , se non quelli della fantasia.

Gli uomini potrebbero divenire sempre più isolati, sempre più “chiusi” nelle loro case, nei loro microuniversi: in un mondo già abbastanza alienante per l’eccessiva velocizzazione dell’attività umana questa prospettiva è molto allarmante.Il problema è proprio questo: i computers, essendo essenzialmente “stupidi”, fanno solo ciò che l’uomo ordina loro di fare, ma gli uomini stanno cercando di renderli sempre più intelligenti ed autonomi, al punto da temere che un giorno comincino a “vivere” da soli!  Non solo, gli uomini, nella ricerca di un benessere sempre più completo, si sono resi “dipendenti” da quegli stessi strumenti che avrebbero dovuto essere al loro servizio. Mi spiego meglio: i sistemi informatici, come ho già detto, regolano il sistema dei trasporti via aria e rotaia e questo ha reso più sicuro per l’uomo viaggiare su questi mezzi; ma se i sistemi che li regolano dovessero andare in tilt, come già successo (ma solo localmente) sarebbe del tutto impossibile muoverci, tranne che con le automobili, e non su autostrada! Non dobbiamo, dunque, dimenticare che il progresso deve servire all’uomo e non è l’uomo a dovere essere al servizio del progresso! Ogni scoperta scientifica, ogni gradino che l’uomo sale nella scala evolutiva, devono segnare un aumento del tempo a disposizione per se stessi, per sviluppare a pieno la propria personalità, per riappropriarsi di quello spirito che la civilizzazione ci ha tolto.

e soprattutto non dimenticare cos’è l’uomo: un essere naturalmente “sociale”, dotato “di forte intelligenza e capace di un linguaggio articolato”, in grado di modificare la realtà che lo circonda e di comunicare con i suoi simili. Ed è proprio la capacità di “comunicare” con i nostri simili che stiamo perdendo, persi dietro sogni fittizi ed avviati ad una schiavitù sempre più coatta, che noi stessi ci siamo creati, nei confronti di quegli strumenti che dovevano renderci più “liberi”.

fonte: enciclopeda dello studente (cd)

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