Viaggio nei diritti

LA PACE

Quando l’orizzonte si disperde tra cielo e mare

penso a tutte le cose belle che riflettono il cielo sereno,

è come avere l’azzurro in tasca

per quando il grigiore invernale ci assale.

Se potessimo scavalcare le nubi

troveremmo per sempre il sole.

Basta un po’ d’azzurro in tasca e

cerchiamo di non barattare i nostri spiccioli di cielo

con qualche occasione di sconto.

Teniamo sempre in riserva il nostro azzurro in tasca,

ci potrebbe essere utile sempre.

Inseriamo nella nostra tasca oltre l’azzurro del mare e del cielo

l’arcobaleno e sicuri avremo per sempre la pace.

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Non sei che una croce

di R. Perseni

 

Non sei che una croce

Nessuno forse sa più

perchè sei sepolto lassù

nel camposanto sperduto

sull’Alpe, soldato caduto.

Nessuno sa più chi tu sia

soldato di fanteria

coperto di erbe e di terra,

vestito del saio di guerra.

l’elmetto sulle ventitrè

nessuno ricorda perchè

posata la vanga e il badile

portando a tracolla il fucile

salivi sull’Alpe, salivi

cantavi e di piombo morivi

ed altri morivano con te

ed ora sei tutto di Dio.

Il sole, la pioggia, l’oblio

t’han tolto anche il nome d’un fronte

non sei che una croce sul monte

che dura nei turbini e tace

custode di gloria e di pace.

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Dove e finita la liberta’ di espressione?

liberta’ di espressione- Uno dei fondamentali pilastri della democrazia è minacciato dai moralisti.  In parole povere, se non sono d’accordo con te possono farti chiudere il sito e magari pure sbatterti in galera. Mentre se tu fossi giornalista, gli basterebbe minacciarti di espellerti dall’ordine dei giornalisti. Cioè: o taci, o finisci per strada disoccupato. dite la vostra su cosa ne pensate sulla liberta’ di espressione.     

ciao da lion!!!!!

fonte:Libertà di espressione

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Nemici della libertà di espressione: la mafia.

La MAFIA è un’ organizzazione criminale diffusa ormai in tutto il mondo.

Il termine mafia ha diverse possibili origini etimologiche: derivazioni dalla parola araba Mā Hias, che significa “spacconeria”che è in relazione con la spavalderia. Derivazione dai Vespri Siciliani ed adottato come sigla per morte ai francesi. Il termine mafia venne inizialmente utilizzato per indicare un’ organizzazione criminale originaria dalla Sicilia, definita come cosa nostra. L’ espressione mafia diviene un termine corrente a partire dal 1863. In questo dramma il mafioso è il camorrista, “l’ uomo d’onore”. L’ organizzazione mafiosa trae profitti da numerosi tipi di attività criminali: traffico d’ armi, contrabbando di sigarette e traffico di stupefacenti, droghe pesanti e leggere, sequestri di persone, prostituzione, gioco d’azzardo, traffico di scafi, voto di scambio, abusivismo edilizio, ecc…

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Articolo 2

1) Ad ogni individuo spettano tutti i diritti e tutte le liberta’ enunciate nella presente Dichiarazione, senza distinzione alcuna, per ragioni di razza, di colore, di sesso, di lingua, di religione, di opinione politica o di altro genere, di origine nazionale o sociale, di ricchezza, di nascita o di altra condizione.
2) Nessuna distinzione sarà inoltre stabilita sulla base dello statuto politico, giuridico internazionale del paese o del territorio sia indipendente, o sottoposto ad amministrazione fiduciaria o non autonomo, o soggetto a qualsiasi limitazione di sovranità.

30 giorni per 30 articoli

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30 giorni per 30 articoli

Tra 30 giorni, il 10 dicembre 2008, la Dichiarazione Universale dei Diritti Umani compie 60 anni.
Poche parole. Solo 30 articoli che leggeremo insieme, a partire da oggi, accogliendo l’appello della Tavola della pace:

Chiunque tu sia, ovunque tu sia, bastano pochi secondi al giorno per imparare, ogni giorno, uno dei nostri fondamentali diritti e, insieme, delle nostre responsabilità. Non lasciare dunque che restino sulla carta. Conoscili. Comprendili. Meditali. Imparali. E impegnati a promuoverli e a difenderli: per te, per noi e per tutti gli esseri umani. Non lasciare che la violenza e l’indifferenza abbiano il soprav­vento. Hanno già fatto troppo male a molti.

Articolo 1
Tutti gli esseri umani nascono liberi ed eguali in dignità e diritti. Essi sono dotati di ragione e di coscienza e devono agire gli uni verso gli altri in spirito di fratellanza.

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