Viaggio nei diritti

GRANDISSIMA VERGOGNA PER L’ITALIA. NESSUNO SI è DEGNATO DI RENDERE PUBBLICA LA NOTIZIA!!!

Gli scantinati e i seminterrati del 90% del centro storico di L’aquila erano affittati. In nero. Dentro c’erano clandestini, immigrati, extracomunitari, come italiani qualsiasi. Spesso ammassati. Ci sono ancora. Centinaia di persone che non risultano all’anagrafe, che non compaiono sulle liste dei dispersi, che non esistono. I proprietari delle case che si sono messi in salvo non ne denunciano la presenza. Non gli conviene. Nessuno li cerca. Nessuno li piange. Da vivi non esistevano, non esistono neppure da morti. Spazzati via di nascosto, come la polvere sotto il tappeto. In fondo, perchè darsi tanta pena per loro? Una tomba ce l’hanno già. E questa volta non gli è costata niente. Gliel’abbiamo data gratis. All’Aquila sono in molti a saperlo. Ora lo sapete anche voi.

liberamente copiato da:http://comunismo.forumfree.net/?t=38416623

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A differenza del pensiero comune, la censura non esiste solo in Cina, che è un paese privo di democrazia, ma si trova anche in altri paesi, persino in Italia, che tramite i fornitori di accesso a internet censurano determinati siti. ecco i metodi di censura più usati:

– Blocco URL tramite server DNS
– Passaggio forzato tramite Proxi server
Filtraggio per “parole chiave”
– Bloccaggio porte di accesso
– Programmi di censura a livello PC
– Programmi di censura a livello Server
– Filtraggio “Whitelist”
– Blocco IP su routers

Ed ecco alcune opzioni per baypassare la censura :

ISP alternativi
– DNS non censurati
– Proxi server non censurati
– Servizi Web-2-phone
– Webproxy
– Servizi Webpages via eMail
– Steganografia
– Programmi proxi peer-2-peer
– Servizi speciali non WWW

tratto da мαяι♥ no_censura_gifmid_gif

tratto da: abtechno

http://abtechno.org/index.php/2007/03/07/censura_internet_come_aggirarla

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Le liberta’ fondamentali su Internet

La raccomandazione del parlamento europeo approvata il 27 marzo scorso.

Alcuni stralci della relazione a cura di Guido Scorza

Il parlamento (omissis) rivolge al Consiglio le seguenti raccomandazioni:

a) partecipare agli sforzi volti a fare di Internet un importante strumento di emancipazione degli utilizzatori, un contesto che consente l’evoluzione di approcci “dal basso verso l’alto” e della democrazia elettronica, assicurando nel contempo che siano previste misure di salvaguardia significative dato che in questo settore possono svilupparsi nuove forme di controllo e di censura; la libertà e la protezione della vita privata di cui godono gli utilizzatori su Internet dovrebbero essere reali e non illusorie;
b) riconoscere che Internet può rappresentare una straordinaria opportunità per rafforzare la cittadinanza attiva e che, a tale proposito, l’accesso alle reti e ai contenuti costituisce uno degli elementi chiave; raccomandare che la questione sia ulteriormente sviluppata sulla base del principio che ogni individuo ha il diritto di partecipare alla società dell’informazione e che le istituzioni e le parti interessate a tutti i livelli detengono la responsabilità generale di partecipare a questo sviluppo, lottando contro le due nuove sfide dell’analfabetismo elettronico e dell’esclusione democratica nell’era elettronica

(omissis)

l) procedere all’adozione della direttiva sulle misure penali finalizzate al rispetto dei diritti di proprietà intellettuale, dopo aver valutato, alla luce delle attuali ricerche sull’innovazione, fino a che punto sia necessario e proporzionato e vietando nel contempo, in vista di questo obiettivo, il controllo e la sorveglianza sistematici di tutte le attività degli utilizzatori su Internet e garantendo che le sanzioni siano proporzionate alle infrazioni commesse; al riguardo rispettare anche la libertà di espressione e di associazione dei singoli utilizzatori e combattere l’incitamento alla ciber-violazione dei diritti di proprietà intellettuale, comprese talune eccessive restrizioni di accesso instaurate dagli stessi titolari di diritti di proprietà intellettuale;

(omissis)

v)  condannare la censura imposta dai governi al contenuto che può essere ricercato sui siti Internet, soprattutto quando tali restrizioni possono avere un effetto dissuasivo sul discorso politico;
w) invitare gli Stati membri a garantire che la libertà di espressione non sia soggetta a restrizioni arbitrarie da parte della sfera pubblica e/o privata e ad evitare tutte le misure legislative o amministrative che possono avere un effetto dissuasivo su ogni aspetto della libertà di espressione;

ac)  esortare tutti gli attori di Internet a impegnarsi nel processo in corso della “Carta dei diritti di Internet”, che si basa sui diritti fondamentali esistenti, promuove il loro rispetto e incoraggia il riconoscimento dei principi emergenti; al riguardo, un ruolo di primo piano incombe alla coalizione dinamica sulla Carta dei diritti di Internet;

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