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Albert Einstein

Ecco la mia ricerca su Albert Einstein !!!

Albert Einstein
“ Il sognatore della realtà “
Premesse
Negli anni gloriosi della Fisica, quando c’erano ricercatori come Max Planck (teoria dei quanti ) , Ernest Rutherford ( teoria orbitale) , Niels Bohr( struttura atomica , teoria quantistica)  e molti altri , Albert Einstein merita una posizione di primo piano nel mondo della scienza. Fu un uomo geniale che con le sue rivoluzionarie teorie, creò le basi per nuove scoperte scientifiche . Secondo quanto rivelò la sua fidata segretaria Helen Dukas fu una persona dotata di semplicità , modestia e profonda umanità. La sua potenza creativa nell’ambito della scienza può esser paragonata senza dubbio all’impegno di Isaac Newton, Galileo Galilei e Niccolò Copernico.
Biografia
Albert Einstein nacque il 14 Marzo 1879 a Ulm in Germania da famiglia ebrea tedesca di media borghesia . Il padre era proprietario di una piccola officina elettromeccanica . La madre era una musicista ma curava con dedizione la famiglia . L’influenza dei genitori sul carattere di Albert fu assai rilevante; dal padre prese il senso dell’ottimismo così che   gli affanni della vita quotidiana non  rappresentarono mai per Albert un ostacolo. Dalla madre ereditò una grande sensibilità mentale e un grande amore  per la musica che mai abbandonerà per tutta la vita . Il suo percorso scolastico non fu superiore alla media e sebbene la sua famiglia fu alquanto irreligiosa, Albert nutrì interesse per la conoscenza della religione . Tuttavia non accettò mai i contenuti della Bibbia ritenendo che il vero senso religioso era dato dalla ricerca continua nel decifrare le leggi della natura . Il suo interesse per le materie scientifiche fu spiccato fin da bambino , ma ciò che Albert non sopportava era il sistema educativo tedesco , considerandolo troppo oppressivo , lontano da qualsiasi spiraglio per l’immaginazione. Questo disagio lo porterà negli anni successivi  ad abbandonare la Germania .Nel 1894 la famiglia Einstein si trasferì per motivi economici in Italia, prima a Pavia e poi a Milano . Ancora oggi le “Officine Einstein – Garrone” fondate dal padre , sono rimaste come archeologia industriale nel pavese. Albert considerava il popolo italiano ricco di umanità, dotato di fantasia artistica , contrariamente ai suoi concittadini, ritenuti insopportabili. Quando la famiglia ritornò in Germania , Albert preferì continuare i suoi studi al Politecnico di Zurigo ( Svizzera) . Qui l’esame di ammissione non andò bene perché Albert non eccelleva nelle materie letterarie ; tuttavia il direttore del Politecnico rimase impressionato dalle sue capacità matematiche e  lo esortò a non rinunciare alle speranze. La  sua formazione trovò sbocco nella scuola di Aaraw  dove gli insegnanti svizzeri erano decisamente più disponibili a lasciare che Albert sviluppasse le proprie capacità intellettive . Un episodio alquanto significativo che spiega la sua enorme curiosità verso la natura, fu durante una gita scolastica dove rischiò di cadere in un precipizio per essersi interessato a una stella alpina contando i petali e relazionandoli alla successione di Fibonacci ( che dice che ogni numero è la somma dei due precedenti). Dopo essere stato ammesso finalmente al Politecnico di Zurigo conseguì la laurea in Matematica e Fisica nel 1900 e la nomina d’insegnante specializzato. Il lavoro all’interno del laboratorio del Politecnico lo soddisfece più che  insegnare formule; ai suoi studenti amava ripetere “ la verità è ciò che resiste alla prova dell’esperienza”. Una volta ottenuta la cittadinanza svizzera , la mantenne per tutta la vita . Nel 1903 sposò Mileva Maric , sua compagna negli studi da cui ebbe due figli, Hans Albert che seguì le orme del padre laureandosi in ingegneria  ed Edward purtroppo malato di mente . Probabilmente ebbe prima di questi,  una figlia di nome Liserl ma fu tenuta segreta e morì piccola . A Berna , Albert portò avanti le precarie condizioni economiche impartendo lezioni private. Fortunatamente trovò un impiego all’ Ufficio Brevetti di Berna , grazie ad un amico . Qui passò uno dei periodi più felici della sua vita . Albert considerava Berna una città tipica medievale calma e tranquilla capace di stimolare la mente a  creare. Qui iniziò a pubblicare i primi articoli sulla  termodinamica e sulla meccanica quantistica fino ad arrivare alla legge sull’effetto fotoelettrico ,all’ elettrodinamica dei corpi in movimento e alla straordinaria teoria della relatività . La sua carriera fu in continua ascesa e nel 1909 ottenne la prima laurea “ Honoris Causa” dall’Università di Ginevra . Nel 1921 ottenne il premio Nobel per il suo lavoro per l’effetto fotoelettrico . Ma se dal punto di vista della carriera tutto procedeva nel migliore dei  modi non altrettanto succedeva nella vita privata . La moglie Mileva appassionata anch’ella della matematica spesso trascurava le comuni faccende domestiche e inoltre soffriva spesso di depressione . Nel 1913 i coniugi Einstein divorziarono e Albert instaurò un rapporto affettuoso con la cugina Elsa Lowenthal  la quale era più propensa alla vita casalinga . Negli anni seguenti emerse anche la figura di Albert Einstein come pacifista ; intraprese viaggi in Palestina , Spagna e Sud – America , professando il suo impegno sociale incontrando grandi personaggi come Gandhi . Nel 1933 abbandonò definitivamente la Germania  stanco delle persecuzioni razziali da parte delle autorità e delle manifestazioni di intolleranza verso gli ebrei . Giunse nello stesso anno a Princeton negli Stati Uniti , con la famiglia e la sua fidata segretaria . Princeton gli ricordava molto la tranquillità della Svizzera , ma fu presto funestata dalla morte di Elsa (1940). In quegli anni senza volerlo si trovò coinvolto nella collaborazione della costruzione dell’arma atomica insieme al fisico Szilard e Fermi . Di questa sua collaborazione si pentirà per tutta la vita . La tragedia che seminò morte il 6 Agosto 1945 a Hiroshima e il 9 Agosto a Nagasaki porterà Einstein a enunciare questa frase : “ Sono profondamente convinto che uccidere sotto il mantello della guerra non sia altro che un atto di assassinio . Io non so con che armi si combatterà la Terza guerra mondiale , ma so che la Quarta sarà combattuta con i bastoni e le pietre “ . Dal 1945 in poi si concentrò nei suoi studi mantenendo sempre più vivo il suo impegno pacifista . Dopo la morte di Mileva e della sorella Maya  gli ultimi periodi li passò spesso in compagnia del matematico Godel . I due scienziati avevano instaurato una relazione intellettuale basata sulla comune posizione di rifiuto nei confronti della meccanica dei quanti . Einstein morì il 18 Aprile 1955  a Princeton ,  per un aneurisma all’aorta addominale ; rifiutò le terapie perché considerava la morte un evento naturale ; ai suoi medici disse : “ la vita è uno spettacolo entusiasmante , se sapessi di morire fra tre  ore metterei tranquillamente a posto le mie carte e mi sdraierei pacificamente in attesa” . Le sue ultime parole furono : “ qui finisce il mio compito “.
Teorie
La grandezza di Einstein sta nel fatto di aver cambiato per sempre il modello  di interpretazione del mondo fisico. Nel 1905 Einstein pubblica 3 articoli a contenuto innovativo :
• Dimostra la validità della teoria dei quanti di Plank attraverso l’effetto fotoelettrico dei metalli
• Fornisce una valutazione quantitativa del moto browniano
• Espone la teoria ristretta della relatività che prevale quella della relatività generale.
Il 1915 fu un anno importante per la fisica , Einstein propose una teoria relativistica della gravitazione detta “ Relatività Generale “ . Essa descriveva le proprietà dello spazio tempo a quattro dimensioni . Secondo questa teoria la gravità non è altro che la manifestazione della curvatura spazio- tempo . Einstein dedusse il modo in cui la materia curva lo spazio- tempo imponendo l’equivalenza di ogni possibile sistema di riferimento . Il potenziale gravitazionale Newtoniano viene reinterpretato come l’approssimazione  per campo debole , della componente temporale del tensore metrico .Da ciò discende il fatto che il tempo scorre più lentamente in campo gravitazionale intenso . La conferma della teoria avvenne grazie all’eclissi totale di sole che avvenne nel 1919 : la luce emanata da una stella era deviata dalla gravità del sole quando passava vicino ad esso .Le teorie della relatività vengono usate oggigiorno nel normale funzionamento dei GPS . La formula E = mc2 è propria della teoria della relatività ristretta . Tale formula suggerisce che quando un corpo è a riposo ha ancora dell’energia sotto forma di massa . Ciò è contraria alla teoria newtoniana secondo la quale un corpo libero fermo non ha energia . Per questa ragione la quantità mc2 è a volte chiamato energia a riposo del corpo.
E = energia espressa in joule
m = massa a riposo espressa in Kg
c = la velocità della luce espressa in m/s ( 300000 Km/s)
La teoria della relatività ci fornisce un altro fatto importante, poiché la massa non è altro che una forma di energia , essa non si conserva separatamente , ma si aggiunge all’energia cinetica e all’energia potenziale nell’ enunciare la conservazione dell’energia meccanica. Un esempio dell’enorme quantità di energia contenuta nella materia si ha nel decollo dello Space Shuttle; di tutto il propellente usato , solo un grammo diventa energia , mentre tutto il resto si converte in fumo e in prodotti di combustione. Utilizzando l’energia nucleare la resa aumenta , ma  in una comune bomba atomica viene convertito in energia solo lo 0,5% della massa totale del materiale fissile. Se fosse possibile convertire per intero la massa in energia , i problemi energetici sarebbero senza dubbio risolti . Convertire 1 Kg di materia basterebbe a coprire il consumo mensile di energia elettrica in Italia .
E = mc2 si applica a tutti gli oggetti materiali, dando per assunto che la massa  sia una derivazione dell’energia o viceversa, e che sia possibile convertire dall’una all’altra. Nella fisica moderna la massa è assoluta e l’energia è relativa . Perciò, la massa non è energia e l’energia non è massa. La formula rappresenta la conversione possibile tra massa ed energia . Einstein non fu il solo ad aver messo in relazione l’energia con  la massa , ma fu il primo a presentare questa relazione come parte di una teoria più grande, e oltre a ciò , ad aver dettato la formula dalle premesse della sua teoria .
Curiosità
La personalità eccentrica di Einstein lo ha legato a numerosissime curiosità , ne elenco qualcuna :
• Einstein era mancino
• Nel 1895 fu bocciato per insufficienza nelle materie letterarie .
• Einstein adottò stabilmente un look eccentrico caratterizzato da abiti e palandrane piuttosto trasandate e da capelli bianchi lunghi
• Negli Stati uniti al momento dell’espatrio gli fu chiesto la sua razza di appartenenza e a tale domanda il fisico rispose “ umana”
Famosissima la foto con la linguaccia fatta in occasione di un suo compleanno !!!

                          

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Ricerca su uno scienziato

André Marie Ampere è un fisico, matematico, chimico e filosofo.

Fece importanti studi nei campi della matematica, della probabilità, della geometria e del calcolo delle variazioni, ed è autore di teorie fondamentali nel campo dell’ elettro dinamica.

Nacque il 22 gennaio 1775 vicino a Lione, dimostrando fin da subito un forte interesse per la filosofia e letteratura, ma soprattutto per le scienze naturali e per la matematica, materia per la quale aveva attitudini superiori. Basti pensare che compose a tredici anni il suo primo trattato.Nel 1801 venne nominato professore di fisica a Bourg e l’ anno seguente pubblicò le sue considerazioni sulla teoria del gioco, applicazione del calcolo delle probabilità ottenendo così la cattedra del collegio di Lione prima e di Parigi poi.

Inventò il primo galvanometro, il primo telegrafo elettrico e, con lo scienziato Arago, l’elettro calamita. Idea anche la “bilancia di Ampere” per studiare le forze che si esercitano tra due conduttori percorsi da corrente. Dal 1820 si dedicò soprattutto all’elettricità e al magnetismo, tanto da essere considerato il fondatore dell’ellettrodinamica, termine da lui stesso coniato. Queste scoperte sono riassunte nel: “Sulla teoria matematica dedotta unicamente dall’esperienza”, pubblicato nel 1826.

Morì il 10 giugno 1836 a Marsiglia per un’infezione polmonare trascurata. In suo onore è detta Ampere(A) l’ unità di misura dell’ intensità di corrente elettrica.

 

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ricerca scienziato: Torricelli

Evangelista Torricelli nato il 15 ottobre 1607 a Potenza, è stato un matematico e fisico italiano. Essendo in diretto contatto con Cavalieri iniziò a lavorare con la geometria degli invisibili:

volume parallelogramma rettangolo: V = a x b x c

a =    V

      b x c

volume cubo: V = l al cubo

l = 3    V

In fisica nel 1644 concepì il principio del barometro costruendo quello che ora è chiamato il tubo di Torricelli e individuando il “vuoto Torricelliano” Torriccelli e Viviani dimostrarono che il vuoto può esistere in natura e che l’aria ha un peso ponendo quindi fine alle millenarie discussioni filosofiche sull’horror vacui (orrore del vuoto) che si pensava che dove non c’era aria ci fosse il vuoto. Pressione etto Pascal Il tubo di Toricelli (o barometro di Torricelli), fu il primo strumento realizzato appositamente per misurare la pressione atmosferica. È costituito da un tubo di vetro chiuso a un’estremità riempito di mercurio, posto in una vaschetta, anch’essa contenente mercurio, in modo creare un sistema di vasi comunicanti. La scelta del mercurio è  data dalla alta densità, che permette di lavorare a grandi pressioni con volumi relativamente piccoli. Torricelli misurò l’altezza che la colonna di mercurio aveva raggiunto pari a 760mm, e dedusse che il peso di questa colonna era antagonista ad una forza, generata da quella che oggi chiamiamo pressione atmosferica. Il mercurio contenuto nel tubo non è infatti soggetto alla pressione esterna, al contrario di quello nella vaschetta. Torricelli notò che il mercurio nel tubo si abbassava fino ad un certo punto. Infatti la pressione agiva solo sulla vaschetta e non nel tubo, non essendovi aria dentro questo, e faceva ostacolo al mercurio nel tubo. Per ottenere il valore della pressione atmosferica in pascal sarà quindi sufficiente calcolare il valore della pressione della colonna di mercurio. Phg = 1,013 x 10  Pa
Da questo esperimento e dal suo inventore prende nome un’unità di misura della pressione, il Torr, chiamato anche “millimetro di mercurio” (mmHg dove Hg è il simbolo chimico del mercurio), in quanto indica la pressione generata da una colonna di mercurio alta 1 mm). La scelta del mercurio non è casuale: questo materiale, infatti, ha anche allo stato liquido una densità notevole, tale da poter eguagliare la pressione atmosferica con una colonna alta, appunto soltanto 76 cm; ripetendo lo stesso esperimento con dell’acqua, per esempio, sarebbe necessario un tubo lungo 10.33 metri. La pressione è stata storicamente a lungo indicata in millimetri di mercurio (mm Hg) e molti barometri a mercurio ancora ne riportano la scala, anche se attualmente la misura corretta nel sistema internazionale è il Pascal. La pressione atmosferica si misura quindi in ettoPascal (hPa), multiplo del Pascal, corrispondente, quanto al valore, al Millibar (mb), unità di misura precedentemente accettata a livello internazionale (1 hPa = 100 Pa = 1 mb). Questo tipo di barometro offre una alternativa più pratica ed economica rispetto al barometro a mercurio, ma a scapito di accuratezza e precisione. L’elemento sensibile è costituito da un cilindro appiattito in cui è stato praticato il vuoto. Le ampie basi sono corrugate in modo da presentare una ampia escursione per effetto della pressione atmosferica agente su di esse. Un sistema di leve ed ingranaggi trasmettono questo movimento ad un indice che visualizza la pressione su una scala graduata. Il barometro elettronico a cella di carico È costituito da una piccola camera in cui è stato fatto il vuoto, in cui una parete è chiusa da un sensore di deformazione a cella di carico. In funzione della deformazione prodotta dalla pressione, la cella produce un segnale elettrico che può essere elaborato da un microprocessore o visualizzato direttamente da un voltmetro. Torricelli ricavò il valore della pressione atmosferica riempiendo di mercurio un tubo lungo circa un metro, tappandolo con un dito e capovolgendolo in una bacinella anch’essa contenente mercurio.
Lasciato defluire, il mercurio scese nel tubo fino a quando la pressione alla base della colonna di liquido non fu pari alla pressione dell’aria sulla superficie libera del mercurio.  Trovò che al livello del mare l’altezza della colonna di mercurio è circa 760 mm.
La pressione atmosferica, dunque, è data da
Patm = d g hatm
dove d= 13600 Kg/m3 è la densità del mercurio.  Se invece di mercurio si volesse usare acqua, si dovrebbe impiegare un tubo lungo più di 10 metri, in quanto la densità dell’acqua è 1000 Kg/m3

  

Giulia Canini 3°A

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