Miscellanea

FAME NEL MONDO

Un problema che esiste ancora oggi ed è molto grave è la fame nel mondo. Circa il 30 per cento della popolazione mondiale soffre di qualche forma di malnutrizione. Chi non ha cibo non riesce a svolgere una vita sana e attiva e le conseguenze sono malattie molto gravi, si può arrivare anche alla morte. Spesso le popolazioni più povere necessitano di minime risorse per riuscire a coltivare sufficienti prodotti commestibili e diventare autosufficienti. Questo gravissimo problema colpisce i paesi ancora in via di sviluppo. In questi paesi una persona su cinque è cronicamente sottoalimentata. Gli individui più colpiti dalla “malattia della fame” sono i bambini. Numerosi esperti in questo campo, sono convinti che il modo migliore per alleviare la fame nel mondo sia l’istruzione.

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La suddivisione nelle regioni italiane dei settori di attività

In Italia, c’è una grande differenza tra i tre settori di attività: primario (agricoltura), secondario (industria) e terziario (servizi).
Nel settore primario è impegnata solo il 7% della popolazione attiva, nel settore secondario il 33% mentre nel terziario ben 60%.
Soprattutto c’è differenza tra le regioni del nord e del sud. Per esempio, la Lombardia ha solo il 3,5% della popolazione attiva impegnata nell’agricoltura, contro la Basilicata o la Calabria che hanno 17%.
Da questo, si desume che il settore agricolo è più praticato al sud.
L’industria è più sviluppata nelle grandi regioni, come il Veneto (40%) e il Piemonte (41%) contro la Liguria (25%) e la Valle d’Aosta (23,5%).
Per quanto riguarda i servizi e la tecnologia, è un settore sviluppato un po’ in tutte le regioni. Per esempio, la Sicilia ha il 67%, il Lazio il 75% (regione più ricca in questo campo), il Friuli-Venezia Giulia il 62%.

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La moneta

Che cos’è la moneta?
Lo svolgimento dell’ attività economica è reso possibile dall’ uso della moneta,cioè di quel bene che viene accettato dalla collettività come mezzo di pagamento per qualsiasi tipo di scambio economico.
La moneta infatti ha liberato gli scambi dai problemi creati dal baratto.
Nel sistema economico la moneta svolge tre funzioni:
1) E’ INTERMEDIARIA NEGLI SCAMBI
2) E’ MISURA DEI VALORI DI TUTTI I BENI E I SERVIZI
3) E’ RISERVA DI VALORE
1 ) La moneta è intermediaria negli scambi, in quanto viene accettata da tutti i soggetti economici come corrispettivo di qualunque bene o servizio economico. Ad esempio Mauro, bravo disegnatore, lavora in una fabbrica di jeans occupandosi della decorazione dei pantaloni. A fine mese, in cambio del suo lavoro, riceve moneta, lo stipendio e non jeans.
2 ) La moneta è misura dei valori dei beni e servizi in quanto esprime, sotto forma di prezzo, il loro valore .Ad esempio Alberto acquista 1 litro di aranciata e paga 2 euro, mentre Marisa acquista 1 litro di acqua minerale e paga 1 euro, ciò significa che il valore della aranciata è il doppio di quello dell’acqua.
3 ) La moneta è riserva di valore in quanto chi possiede moneta accumula un valore che è utilizzabile in ogni altro momento e luogo, per acquistare qualsiasi tipo di bene.
Ad esempio Carlo, appena ricevuto lo stipendio, può decidere di spenderlo subito oppure può risparmiarlo mettendolo in banca oppure tenerlo a portata di mano per una spesa immediata.

Che cos’e’ il valore della moneta?
Il valore della moneta è dato dal quantitativo di beni o servizi che con essa si possono acquistare, cioè dal suo potere d’ acquisto.
Ad esempio se con 1 euro Mauro compera 1 chilo di mele, ciò significa che il valore di un euro in termini di mele è di un chilogrammo. Se dopo sei mesi per comperare la stessa quantità di mele Mauro deve spendere 2 euro, significa che il valore dell’ euro in termini di mele si è dimezzato. Per acquistare lo stesso bene Mauro deve usare una quantità doppia di moneta. Il potere di acquisto dell’euro si è dimezzato.
Quanto maggiore è la quantità di beni che si possono acquistare con una unità monetaria, tanto maggiore è il suo potere d’acquisto: la moneta “vale di più” .Viceversa, quanto minore è la quantità di beni che si possono acquistare con una unità monetaria, tanto minore è il suo potere d’ acquisto, cioè la moneta”vale di meno” .
Il potere d’acquisto della moneta dipende dal livello generale dei prezzi dei beni e dei servizi e se ad esempio il prezzo delle mele passa da 1 a 2 euro, Mauro per comperarne 1 chilo è costretto a spendere il doppio il potere d’ acquisto si è dimezzato.
Tra il valore della moneta ed il livello dei prezzi esiste perciò una relazione inversa: il valore della moneta aumenta quando i prezzi diminuiscono; il valore della moneta diminuisce quando i prezzi aumentano.

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Globalizzazione

Per globalizzazione si intende l’estensione e la diffusione di una quantità sempre crescente di dispositivi simbolici, materiali, tecniche, procedure, discorsi, logiche e prodotti potenzialmente utilizzabili su scala mondiale.  La globalizzazione sta ad indicare le nuove forme assunte nel mondo dal processo di accumulazione di capitale, soprattutto in questa fine secolo dalla triade Usa, Giappone, Unione Europea per creare un unico mercato e per ottenere profitti su scala mondiale.

La ricerca di spazi globali si è verificata nella storia per rispondere ad esigenze conoscitive, esplorative, militari oppure è legata alla tendenza a trasmettere idee, valori e fedi religiose ma il tema della globalizzazione e l’analisi delle sue conseguenze occupano un ruolo di primo piano nella storia dell’800 e del ‘900 perchè è soprattutto in questo periodo che le spinte globalizzatrici hanno trovato la loro massima diffusione grazie all’apporto delle nuove tecnologie.
Nell’analizzare la globalizzazione e il rapporto tra gli Stati è essenziale tenere in considerazione il fatto che economia, politica, cultura e società sono strettamente interdipendenti e l’evoluzione di uno di questi fattori comporta la trasformazione degli altri.
Come già detto possiamo usare il termine globalizzazione per definire  la combinazione di processi economici, politici, sociali e culturali, che hanno come effetti :
1.      la formazione di un mercato finanziario globale;
2.      l’aumento dell’incidenza delle nuove tecnologie per lo scambio di beni e servizi;
3.      l’iperconcorrenza;
4.      lo sviluppo di un’informazione che insieme al contemporaneo progresso dei mezzi di trasporto unifica il mondo per ridurlo alla dimensione di “villaggio”;
5.      la formazione di una cultura globale;
6.      la perdita di rilevanza dello Stato o del sistema nazionale come punto di riferimento fondamentale nello scenario economico e politico nel nuovo assetto globale.
Globalità significa: viviamo da tempo in una società mondiale e la rappresentazione degli spazi diviene fittizia; parlare di confini ha sempre meno senso perchè il mondo restringendosi grazie alle opportunità offerte dalle nuove tecnologie allarga le possibilità di trasferimento per persone,  merci e idee. La globalità è la nuova condizione della nostra era che da, anche ai Paesi più isolati, nuove finestre sul mondo grazie ai progressi tecnologici .
Mentre per i suoi sostenitori, la globalizzazione presenta aspetti positivi, per i suoi detrattori è dominato da tratti negativi. Per i primi la globalizzazione è una forza positiva, che si nutre di due elementi di fondo, il commercio internazionale e la tecnologia, per diffondere opportunità e benessere a strati sempre più ampi di popolazione mondiale. Per i secondi la globalizzazione è una forza negativa, che favorisce i soliti pochi (i ricchi e le multinazionali) e penalizza i più creando disuguaglianze e ingiustizie.

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Preso dal giornale

Preso dal giornale “Repubblica” del 7/01/04

TRENTA MILIONI DI BAMBINI PREDE PER I TRAFFICANTI DEL MEDITERRANEO

Sfruttati, venduti, ridotti alla schiavitù: un summit di esperti a Genova fotografa il dramma dei minori. Il congresso internazionale “Children and the Mediterranean”,oltre a segnare la nascita dell’istituto mediterraneo dell’infanzia, presenta denuncia sulle condizioni sociali e di salute dei minori dei paesi affacciati sul Mare Nostrum.
Il traffico dei minori del mediterraneo, 400mila sono le ragazze provenienti dai paesi dell’Est, sono costrette a prostituirsi in Europa. 300mila sono albanesi, 7mila sono presenti in Italia.200 Euro è la cifra pagata dai trafficanti per l’acquisto di una donna di età inferiore ai 18anni.8mila sono i bambini che ogni anno interessano i paesi balcanici e l’Italia. 16milioni e mezzo di minori sono sfruttati in Africa,12milioni in Medio Oriente e nel Nord Africa, 5 milioni nel Est Europeo,140 mila in Italia, 4milioni avviati nel lavoro nero.
Sono 400mila, ogni anno le ragazzine che dai paesi dell’Est finiscono sulle strade. Il lavoro nero dei piccoli porta 60 dollari al giorno agli sfruttatori.
Ogni anno i bambini vittime del traffico di esseri umani sono 1milione e 200mila; 8milioni e mezzo ridotti in schiavitù,10milioni di Euro rende ogni anno il traffico di minori, 246milioni di adolescenti sono sfruttati nel mondo secondo l’organizzazione internazionale del lavoro. La vita dei bambini cioè del Medio Oriente e Nord africa è formata dai bambini sotto i 15 anni.20% della popolazione infantile vi è in Europa, il 14% in Italia, 77 per mille è la mortalità dei bambini inferiori ai 5 anni, 7 milioni di bambini malnutriti e 70 milioni di persone sono analfabete.ondo me si dovrebbe iniziare dai paesi più industrializzati ad aiutare i minori o i bambini sfruttati e sacrificati a traffici di esseri umani da persone senza cuore che pur di avere soldi li vendono. Quando invece si trovano in difficoltà o quando, a volte, sono soli ad affrontare la loro “vita”e “adolescenza “, possiamo comunque recuperare le loro vite dando a loro affetto e amore e aiutandoli ad uscire da questo tragico e brutale momento di traffici internazionali.

Salwa

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