L’invenzione dello stetoscopio
235 anni fa nasceva Réne Laennec uno dei primi a usare lo strano strumento medico per auscultare il torace. Consisteva solo di un foglio di carta.
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di Marco V. Principato
La ricerca della Carnegie Mellon sforna il robot che si inghiotte e che, a comando del medico, si ferma esattamente dove serve. E ci resta, finché lo specialista ne ha bisogno. Ed e’ solo l’inizio
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La robopillola interna, con arresto a comando Leggi tutto »
Da Vinci, il robot con l’occhio clinico Leggi tutto »
Dei ricercatori pisani assieme ad altri ricercatori inglesi,
tedeschi e greci, hanno realizzato un prototipo di robot
"intestinale"sofisticatissimo.
Ha la forma di un verme, ma con 12 zampette robotiche
(6 in ogni fianco), e serve per entrare nel colon e striscia-
re delicatamente nell’intestino, grazie a sofisticati sensori.
Arianna Manciassi, una delle ricercatrici di Robotica alla
Sant’Anna, ha detto a New Scientist : "Abbiamo tratto
ispirazione dalla biologia perchè nel particolare ambiente
intestinale, forme tradizionali di locomozione robotica
non funzionano.I vermi invece hanno sistemi di movimento
adatti ad ambienti del genere, scivolosi e morbidi".
Secondo la Manciassi questo robottino potrebbe anche
essere più efficace delle "pillole esplorative", ovvero delle
pillole dotate di una minuscola videocamera, che mostra
le immagini man mano che scende per l’intestino.
Gaudenzio
http://www.ecplanet.com
Fantastic Voyage V Leggi tutto »
Pisa è stata scelta per la sede del convegno da due prestigiose società dell’IEEE, la Robotica and AutomationSociety e l’Engineering and Biology Society, per la qualità delle ricerche in settori attinenti alla biorobotica e per il ruolo pionieristico a livello internazionale di alcuni gruppi di ricerca, in primo luogo quello della Scuola Superiore Sant’Anna, guidato dal professor Paolo Dario, “general chair” di “BioRob 2006” e, quindi, suo “Deus ex machina”, uno degli scienziati più autorevoli a livello mondiale nel settore della robotica.
“BioRob 2006”, conclusosi il 22 febbraio 2006, ha affrontato tutte le fondamentali sfide teoriche e pratiche poste da tematiche quali l’applicazione della robotica e della meccatronica in medicina e in biologia. La “biorobotica” è un settore scientifico e tecnologico emergente, che allarga l’ambito culturale della robotica verso numerosi settori dell’ingegneria e verso le scienze di base e applicate, come medicina, neuroscienze, bio e nanotecnologie, ma anche verso discipline umanistiche, quali la filosofia, la psicologia e l’etica. L’obiettivo della “biorobotica” è analizzare gli organismi viventi da un punto di vista “biomeccatronico”, per comprendere i meccanismi scientifici e ingegneristici alla base delle loro capacità e per realizzare nuovi dispositivi e macchine concepiti per affrontare problematiche di carattere biomedico. Lunedì 20 febbraio, si sono tenute le lezioni magistrali dei professori Alain Berthoz e di Atsuo Takanishi, mentre il professor Marco Zenati, scienziato italiano che lavora al Dipartimento di Chirurgia dell’Università di Pittsburgh, ha presentato in anteprima mondiale, insieme ad altri colleghi, gli “snake robot” dell’ultima generazione che – ha annunciato – “apriranno la strada per offrire tecniche chirurgiche di manipolazione avanzata” e, soprattutto, per “ampliare la base di utilizzo” delle applicazioni robotiche in medicina, finora riservate ai chirurghi. In un futuro prossimo, ha spiegato il professor Marco Zenati, “la chirurgia robotica non sarà più dominio dei chirurghi, ma sarà utilizzata anche da cardiologi interventisti, gastroenterologi e pneumologi per applicazioni sempre più efficaci e sempre meno invasive.
Tra gli eventi correlati a “BioRob 2006”, oltre a brevi simposi sull’etica della robotica e sull’ingegneria del neurosviluppo, si tengono gare di robotica tra gli allievi di alcune scuole medie superiori, nelle quali sono intervenuti docenti e ricercatori della Scuola Superiore Sant’Anna per avvicinare i ragazzi a questa disciplina. E’ in programma anche una rassegna cinematografica presso il cineclub “Arsenale”.