roboticaoggi

Robot tutto fare

Ecco per voi un riassunto sui robot attuali e in progetto.Robot: il migliore amico dell’uomo? Gli ultimi risultati raggiunti da chi si occupa di intelligenza artificiale hanno alle spalle grandi case automobilistiche, colossi informatici e multinazionali pigliatutto. Apparentemente sono pensati per un pubblico giovane e destinati al mercato dell’intrattenimento. Si tratta invece di macchine complesse: d’aspetto rassicurante, ma in grado di svolgere funzioni diversificate, che spaziano dall’aiuto domestico a piccole missioni in odore di pericolo per i comuni mortali.
Fra quelli che ammiccano alle fattezze del corpo umano figurano due produzioni giapponesi, identificabili unicamente mediante una sigla, come da tradizione. La prima riguarda un essere alto un metro e venti, ricoperto da una lamina biancastra, capace di riconoscere gli ostacoli, scendere le scale, aprire porte, accendere e spegnere interruttori, spingere un carrello e applaudire. Quasi un maggiordomo perfetto insomma. Tanto che, superato brillantemente il breve periodo di addestramento gli ideatori del robottino stanno già pensando di trasformarlo in un mini artificiere. Atteso debutto in società invece per l’altra creatura, grande come uno gnomo: quindici centimetri di altezza per cinque chili di peso, ma tanto intelligente. Al posto degli occhi dispone di un paio di telecamere, mentre microfoni e sensori collocati all’altezza delle estremità gli consentono di avere una discreta percezione della realtà esterna. Una volta imparate venti parole preregistrate, la macchina riesce ad eseguire ordini che abbiano alla base quegli stessi vocaboli e di suo sa già comunque giocare a calcio, fare ginnastica e ballare, anche se ovviamente in modo approssimativo. Potrebbe diventare dunque una buona spalla per il tempo libero, così come si è già dimostrato il cagnolino tutto metallo e circuiti elettronici che ha conquistato i bambini del Sol Levante. Il cucciolo abbaia, scodinzola, muove le orecchie, sa riconoscere voci diverse e anche se al posto della massa celebrale ha un microprocessore collegato al corpo da sensori tattili e auditivi, sembra possedere comunque le principali emozioni. Essenziale anche in questo.
Chi sarà in grado di interpretare il nostro comportamentoquasi come un buon psicologo saprebbe fare è invece un oggetto già presentato al grande pubblico. Seguendo il movimento delle pupille, analizzando l’espressione del volto e la quantità di sudore prodotta dalle reazioni dell’interlocutore, il sistema descritto li riconduce a modelli geometrici conosciuti, analizzati in tempo reale. Ottenuto il responso sull’umore di chi gli sta di fronte, interagisce, evitando fin dove è possibile gaffe e incomprensioni. Ruoli invertiti invece per la bambola "partorita" in America da una nota azienda produttrice di giochi e giocattoli. Il batuffolo roseo, biondo e indifeso all’atto dell’acquisto, in breve tempo impara a parlare, e soprattutto a chiedere: la pappa prima di tutto, ma apprende velocemente anche a informare la neo-mamma se il pannolino è da cambiare o se il tempo di veglia è scaduto, per cui deve essere messa a letto.
E se oltre ad accudire un neonato virtuale si vorrà gestire una casa reale, basterà ricorrere al robot-sorvegliante messo in vendita a partire dai prossimi mesi negli Stati Uniti. Ibrido a metà strada fra un carrarmato e una giraffa , questo nuovo prodotto della tecnologia potrà essere telecomandato o seguito a distanza, via Internet. A lui potranno essere sbolognate faccende non sempre ambite come fare la spesa, controllare rubinetti, interruttori e strutture variamente collocate all’interno di un’abitazione.
La piccola Cenerentola d’acciaio ha un solo difetto: non sopporta l’acqua. Bagni da ripulire e giardini da irrigare saranno quindi off-limits.Cosa ne pensate?Aspetto commenti… Comunque per chi vuole cercare articoli sull’informatica o su altro può cliccare qui

 

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umanoidi

Nonostante avessi deciso di concentrarmi sui videogiochi e sul cinema non sono riuscito a resistere,ho dovuto informarvi di questi robot :In Giappone il futuro ,quello da fantascienza, inizia a febbraio, e per tutti i giapponesi trovare lavoro sarà ancora più difficile. Scendono in campo gli umanoidi. È la concorrenza sleale, difficile da battere perché non teme il confronto con gli esseri umani. Lo si era già visto nei film, ma erano sempre sembrate scene lontane dalla realtà. Fino a ieri, quando la People Staff Agency, un’agenzia di collocamento di Nagoya, non ha lanciato la sua offerta: «Avete bisogno di un momentaneo aiuto al banco della reception?Assumete un robot». Il suggerimento è sconcertate, ma in pratica funziona. All’inizio, il datore di lavoro può decidere di concedere un periodo di prova al robot e optare quindi per l’affitto, e solo in un secondo tempo, può decidere di acquistarlo. Otto ore di noleggio al giorno, per meno di 50.000 yen, l’equivalente di 350 euro al mese, una frazione del costo di una sostituzione in carne e ossa, l’agenzia invierà Hello Kitty Robò, un gentile umanoide che accoglie i visitatori, li saluta, risponde con l’efficienza della migliore segretaria alle loro richieste,capace di lanciarsi in una semplice conversazione perché in memoria ha oltre 20mila parole.
Hello Kitty è dotata di una macchina fotografica, con un sensore registra ed elabora la voce del cliente fino a identificarne il sesso e trasmette l’immagine e la voce al computer di un utente in un’altra stanza. L’agenzia, nel pubblicizzare la sua idea, ne raccomanda l’utilizzo negli alberghi e negli ospedali. Perfetto per sostituire il personale di notte e per i turni più scomodi. Stessa cifra per Ifbò il badante.Se volete anche voi cercare informazioni di questo tipo cliccate qui

 

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Ciao a tutti sono ancora io….Fry92!!!!!!!! e spero tantissimo
che il mio post vi piaccia!!!!!
Spero anche che i grandi amanti degli animali non ci rimangano
troppo male!!!!

Tokyo (Giappone) – Può bastare un amico robotico per cancellare
la solitudine nelle grandi metropoli? Toshiba spera di sì.
E punta tutto sulla ricerca di nuove tecnologie per l’automazione,
in risposta al vuoto che affligge molte famiglie nipponiche. Presto
sarà disponibile sul mercato una nuova linea di robot domestici.
I prototipi verranno presentati ufficialmente in occasione dell’EXPO
2005, fiera internazionale sulle nuove tecnologie che si svolge ad
Aichi, nel paese del Sol Levante.
I due prototipi fanno parte di una serie battezzata Apri e sono stati
ideati per andare incontro, almeno così dice Toshiba, alle esigenze
della società giapponese: l’azienda promette che si comporteranno
come animali da compagnia o come babysitter. Dotati di un avanzatissimo
sistema per la mimesi sensoriale, saranno perfetti per vivere in famiglia
e svolgere semplici mansioni. Contando su un numero elevato di sensori
ottici e sonori, i robot Apri potranno identificare con precisione
oggetti e persone. Dei rilevatori ad ultrasuoni faranno sì che possano
muoversi agilmente all’interno dell’ambiente domestico, dribblando con
abilità vasi preziosi e vetrinette di cristallo.
Tutto questo secondo Toshiba, che ricalca le scelte e le mosse di grandi
rivali come Sony, renderà il rapporto tra umani e macchine estremamente
più naturale: questi robot potranno seguire il "padrone", riconoscendone
la voce persino in discussioni a più persone, interpretando le espressioni
facciali degli interlocutori per adattarsi alla situazione.
L’implementazione del Robot Open Control, equipaggiato anche sui PC-BOT,
renderà possibile l’aggiornamento e la modifica delle funzionalità dell’automa.
L’azienda giapponese spera di poter ultimare e commercializzare una versione
definitiva di ApriAttenda, modello ideato totalmente per le famiglie, entro il 2010.
La versione definitiva, promettono alla Toshiba, sarà un vero robot da compagnia.
Quanto verrà rivelato durante l’EXPO sarà semplicemente il primissimo passo verso
l’automazione applicata alle dinamiche familiari. ApriAttenda, dal design accattivante
e simpatico, potrà accompagnare gli anziani durante le passeggiate pomeridiane
e seguire i bambini mentre i genitori sono al lavoro. Amici al silicio?
Questi insoliti domestici elettronici, pronti ad inondare il mercato
giapponese e a sostituire gli animali domestici "tradizionali", aprono
nuovi interrogativi sul futuro delle società più ricche.

Allora vi rendete conto!!!!! Vogliono sostituire i nostri piccoli animali
domestici con dei robot che sarebbero in grado di sostituirli!!!
Non è possibile!!! Immaginate che il vostro gatto o cane venisse
sostituito da un robot…… non sarebbe la stessa cosa….non vi pare!!!!!!!
Scrivete i vostri commenti su questo argomento!!!!! Baci by Fry92

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Nel 2050 una squadra di robot umanoidi potrà giocare il Campionato del Mondo seguendo le regole della Fifa, la federazione internazionale. Lo sostengono gli organizzatori di "Robocup", il torneo di calcio per robot che è in svolgimento a Lisbona, al Pavillao 4 del Parco delle Nazioni, in concomitanza con gli Europei. Prima edizione nel 1997, 36 le nazioni rappresentate. Il futuro è questo, sostengono gli organizzatori: ci sono diverse leghe e c’è anche la "Lega umanoide" con robot con forma umana, quelli che ci sostituiranno dal 2050.  Ma vedremo mai un c.t. robot con la boccetta dell’acqua santa come Giovanni Trapattoni in Corea? Pare che qui in Portogallo avesse un rosario. La verità è che la Fede è una cosa seria e pure il calcio. E le partite si vincono facendo gol, non andando a piedi a Fatima. In pellegrinaggio meglio andare per questioni più importanti. Quanto ai robot, continuo a pensare che i migliori non sono quelli che giocano a calcio. Il pallone è una cosa troppo umana, nel bene e nel male.
www.ilcorriere.it

socrate

 

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Ciao a tutti!!!!Sono Fry92!!!!! Oggi vi volevo parlare di uno stranissimo tipo di robot aforma di scarafaggio!!!!!! 

 

Il suo nome scientifico è Gromphadorhina , proviene dal Madagascar ed è uno scarafaggio gigante. Lungo fino a 8 centimetri, non è dotato di cervello e si muove lentamente. Garnet Hertz, studente canadese trapiantato in California, è riuscito a ravvivare la monotona vita di questa blatta esotica dotandola di una estensione robotica. È il primo insetto cyborg della storia, nato da un interessante percorso di ricerca intitolato "Controllo e comunicazione nell’animale e nella macchina", pronto per essere discusso in sede accademica.
Uno degli obiettivi di questi studi, racconta Hertz sulle pagine del sito ufficiale del progetto, è dimostrare che la robotica contemporanea e gli scarafaggi siano più simili di quanto immaginato fin qui. Hertz sostiene per esempio che molti robot, per muoversi su terreni accidentati, "emulano il modello comportamentale dello scarafaggio, in grado di adattarsi velocemente all’ambiente". Ed il colpo di genio che ha portato alla cyberblatta nasce proprio qui: cosa accade se uno scarafaggio si mette letteralmente alla guida di una macchina?
Hertz ha così costruito un carrello robot dotato di un insolito sistema di controllo automatico: al posto di un cervello elettronico, l’intelligenza della macchina è uno scarafaggio sibilante del Madagascar. Posizionato sopra un trackball modificato, l’insetto è circondato da una serie di diodi. Muovendosi con le zampette sopra la pallina, lo scarafaggio fa spostare il carrello: in caso di collisione, appositi sensori fanno illuminare il diodo corrispondente. Immediatamente, l’animaletto sgambetta nella direzione opposta, fuggendo dalla luce. Infatti gli scarafaggi sono notoriamente "allergici" ad ogni tipo di fonte luminosa: una particolarità che permette questo "metodo organico per sostituire le solite CPU", come sottolinea Hertz.
Lo scarafaggio sul trackball Sembra addirittura che questo cyberscarafaggio riesca veramente ad adattarsi all’ambiente circostante – proprio come se le ruote, il metallo ed il silicio del carrello automatico fossero diventate parte integrante di sè. Il costo complessivo dell’originalissimo dispositivo si aggira intorno ai 1000 dollari ed è completamente autofinanziato dal suo stesso inventore. Lo schema del robot "a scarafaggio" è disponibile liberamente. Hertz non vuole ricevere finanziamenti esterni, nonoostante il DARPA sia interessato a tutte le applicazioni della biorobotica. "Anche se non tutta la ricerca in ambito militare viene utilizzata per uccidere, è ovvio che tutto ciò che è militare ha a che fare con la guerra". L’ambizione dello studioso rimane di "favorire la riflessione sullo scontro tra biologico ed il computazionale, tra natura e tecnologia, oltre i timori di un futuro pieno di robot bioibridi". Di certo, i diritti degli animali non sono un problema percepito dal ricercatore: gli scarafaggi utilizzati nella ricerca vengono punzecchiati ed usati in una maniera che ricorda assai più la vivisezione che non la robotica.

 

Spero che questo post sia stato interessante…… Baci by Fry92!!!!!!!!

 

 

 



P.S. ed ecco a voi il primo scarafaggio robot della storia!!!!!!!!!!!!!!!

 

 

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Ciao a tutti!!!!è da un pò che non scrivo sul blog ma spero di farmi perdonare!!

Lo sapevate che è stato costruito il primo rianimatore automatico, un robot
in grado di praticare un efficace massaggio cardiaco agli infartuati?????
In caso di necessita’ il nuovo dispositivo viene applicato sul torace del
malato, in prossimita’ del cuore, per poter esercitare la pressione ritmica
necessaria a favorire il ripristino della circolazione sanguinea. Il
rianimatore automatico, prevede il quotidiano britannico, si rivelera’
particolarmente utile per il pronto intervento sulle ambulanze, dove i
paramedici potranno occuparsi di piu’ pazienti contemporaneamente. Rapida
ed efficace l’azione del robot, ribattezzato LUCAS CPR system e dal costo
di 9.000 euro, in meno di 20 secondi e’ pronto per effettuare il massaggio
cardiaco. Sono circa 260mila i cittadini britannici che ogni anno subiscono
un arresto cardiaco, il 30% dei quali muore prima ancora di aver raggiunto il
piu’ vicino ospedale. ”E’ stato possibile assistere a casi di rianimazione
durati un’ora con il paziente sotto le cure di LUCAS CPR – ha commentato il
professor Douglas Chamberlain, del Reparto di Rianimazione dell’Ospedale di
Cardiff -. Sarebbe stato estremamente raro un simile massaggio praticato da
un uomo. Il massaggio non e’ affatto facile, spesso e’ troppo veloce o troppo
lento. Il robot e’ programmato per garantire una rianimazione ineccepibile”.
Spero che il mio post sia stato interessante!!!!

A prestissimo by Fry92

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La robotica nella medicina

Negli ultimi anni la robotica e la meccanica hanno fatto molti passi avanti tanto da permettere oggi di creare un robot che possa sostituire il chirurgo nelle operazioni più complesse perfino la neuro-chirurgia.        
Presento qui uno spezzone di un articolo tratto da Laboratorio di informatica.    
Alla fine degli anni ’60 i robot erano poche decine. Oggi i robot per la chirurgia sono circa 300. La chirurgia può indicare le funzioni che potrebbero essere svolte da un robot; partendo dalle richieste specifiche, si può scegliere o inventare il robot più adatto, che si applica con le interfacce grafiche, i calcolatori di elaborazione, le banche dati di gestione.
L’esperienza acquisita nel Progetto e nella costruzione di robot per sofisticate operazioni industriali può essere trasferita nella medicina e nella chirurgia. La presenza dell’essere umano, sia come chirurgo sia come paziente, rende il compito più difficile e significativo. Oggi la robotica chirurgica appare come un’applicazione di frontiera; tra pochi anni, forse con morfologie nuove di robot per ben definite applicazioni, nulla impedisce di presumere che divenga attività quotidiana. Le parole "chirurgia" e "robotica" presentano un’analogia etimologica. Chirurgia è operatività con le mani (radici: chein, mano, e ergon, lavoro, in greco). La etimologia di robot è legata alla parola slava con radice raboti, cioè lavoro.
La robotica esiste come integrazione scientifica di meccanica, elettronica, informatica, sensoristica, controllistica. La chirurgia utilizza anche l’elaborazione delle immagini, la visione endoscopica e l’uso di strumenti ed apparecchi
tecnologicamente diversi dai tradizionali. La chirurgia laparoscopica per prima ha coinvolto il chirurgo in un
ambiente nuovo, con un’immagine del campo operatorio non solo reale ma anche virtuale. Il monitor riporta l’immagine vista dalla endocamera, inserita nel corpo del paziente. La chirurgia robotica ha mostrato alcune
applicazioni nell’uso di robot passivi in neurochirurgia. 

Braveheart22

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L’ultima tentazione

E’  “Breedbot ”, un sistema che permette di far “crescere e moltiplicare” dei robot in un ambiente virtuale e, successivamente,  di trasferire la mente "allevata" all’interno di un robot reale.
Breedbot  è semplice da assemblare e sarà reperibile sul mercato. La base si può realizzare utilizzando il kit robotico Lego Mindstorms, mentre i sensori a Infrarossi (modello sharp) e le interfacce (mindsesnsors robotics) si potranno acquistare via Internet.

Via: Dschola

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